RIVOLUZIONE

SEMPRE UNA CITAZIONE DI MICHELE SERRA


SPERO CHE COME ME RAPPRESENTI MOLTI ITALIANI Da quanto tempo non capitava di emozionarsi per un discorso politico? A Barack Hussein Obama devo questo piccolo importante ritorno al passato, a quando credevo che la politica avrebbe potuto cambiare uomini e cose. Ma cè un supplemento di gratitudine:vederlo parlare al mondo mi ha fatto uscire per un istante da quel triste budello che è la politica italiana, sequestrata da un incredibile anacronismo (il potere monocratico di un uomo, per giunta un uomo mediocre) e umiliata dalla sua vanità.Ascoltare Obama aiuta a ricordare quanto grande sia il mondo e quanto piccolo il nostro paese, che in questo momento ha come sospeso il suo diritto di occuparsi delle cose che contano. Sempre più spesso mi ritrovo a fare ansiosamente zapping cercando canali esteri, o quei pochi canali italiani che hanno un minimo di sguardo sull'Europa e sul pianeta. E' come aprire una finestra per dare aria a una stanza asfittica. E quando quel signore, che non riesco neanche più a nominare, dice che "Milano ormai sembra una città africana" (per racimolare qualche voto xenofobo in più) mi capita di pensare: magari fosse vero. L'Africa, almeno, è lontana da lui.