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IL DUBBIO

Post n°1160 pubblicato il 28 Novembre 2009 da anonimomiliziano

Quel che piu' mi fa paura dei tuoi messaggi e' che non traspare nessun dubbio che quello che Berlusconi dice ogni giorno puo' non essere vero.

Anche quello che tu scrivi non sempre e' vero. Ad esempio non e' vero che i magistrati ed i giudici fanno parte di una casta di intoccabili.

La nostra Costituzione offre diritti e doveri a tutti i cittadini e cosi' i magistrati nell' esercizio delle loro funzioni hanno forse piu' diritti di un carabiniere ( ma cmq se i loro comportamenti non sono giusti alla fine ne dovranno pur rispondere a qualcuno ad esempio il CSM )ma hanno anche piu' doveri. Pero' tu paragoni un magistrato nell' esercizio delle sue funzioni a Berlusconi che deve rispondere di cose che non ha commesso nell' esercizio delle sue funzioni perche' anche berlusconi nell' esercizio delle sue funzioni di PRESIDENTE DEL CONSIGLIO gode di piu' dirittti rispetto ad un  carabiniere o ad un normale cittadino. E cosi' rimanendo nel tuo esempio se un magistrato fuori dal suo ambito lavorativo va a casa di una persona qualunque lo preleva e lo porta chissa' dove dovra' rispondere come un normale cittadino del crimine commesso.

Comunque da piu' di 10 anni il nocciolo della questione e' : C'e' un complotto da parte della giustizia contro Berlusconi?

In realta' dei magistrati che ogni giorno Berlusconi attacca noi sappiamo ben poco ma basta scorrere il loro curriculum per capire che nella vita non hanno solo dato la caccia a Berlusconi.

Ilda Boccassini

La sua prima inchiesta di rilevanza nazionale viene denominata Duomo Connection e ha come oggetto l'infiltrazione mafiosa nell'Italia settentrionale. L'inchiesta è portata avanti con la collaborazione di un gruppo di investigatori guidati dall'allora tenente Ultimo, il capitano divenuto poi famoso per l'arresto di Totò Riina. Sono gli anni delle prime collaborazioni anche con il Giudice Giovanni Falcone, che sfoceranno in un legame di profonda amicizia.Dopo le stragi di Capaci e Via D'Amelio, nel 1992, chiede di essere trasferita a Caltanissetta dove rimane per circa tre anni sulle tracce degli assassini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Collabora nuovamente con Ultimo alla cattura di Riina e scopre, in collaborazione con altri magistrati applicati a quelle indagini, mandanti ed esecutori delle stragi Falcone e Borsellino. Dopo una breve parentesi alla Procura di Palermo torna a Milano e, su richiesta del Procuratore Borrelli, si occupa dell'inchiesta denominata Mani pulite subentrando ad Antonio Di Pietro dimessosi dalla magistratura il 6 dicembre del 1994. Collabora, quindi, con i colleghi Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Armando Spataro e Francesco Greco, seguendo in particolare gli sviluppi delle inchieste riguardanti Silvio Berlusconi e Cesare Previti.Attualmente Ilda Boccassini continua ad operare presso la Procura di Milano dove si occupa di indagini sulla criminalità mafiosa e sul terrorismo. Ha diretto a partire dal 2004 le indagini della DIGOS

Gerardo D'Ambrosio

ha sostenuto l’accusa nei primi processi per terrorismo e nel processo conseguente allo scandalo dei petroli. Ha condotto inoltre le istruttorie relative agli illeciti del Banco Ambrosiano, che vedeva tra gli altri imputati Roberto Calvi. Dal 1992 è tra i protagonisti (insieme a Francesco Saverio Borrelli, Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo) del Pool che si occupa dell'inchiesta Mani pulite: sono gli anni di Tangentopoli, che gli dà grande notorietà.

Nel 2002 è stato collocato a riposo per limiti di età.

In occasione delle Elezioni politiche 2006, accetta la candidatura proposta dai Democratici di Sinistra, di un seggio al Senato, risultando eletto nella Regione Lombardia.

È componente della II Commissione permanente ("Giustizia") del Senato.

Tra gli altri interventi in Aula, vanno menzionati quelli contro un provvedimento (poi approvato nell'estate 2006) d'indulto che prevedeva sconti di pena di tre anni. D'Ambrosio sosteneva che la quantificazione della riduzione di pena era eccessiva, in quanto sarebbero stati scarcerati molti più detenuti (secondo la stima di D'Ambrosio, circa 24.000) del previsto (la stima era di 10.000 scarcerazioni).

Alle elezioni del 2008 è stato confermato senatore del PD.

Almeno per questi 2 magistrati non traspare nessun accanimento contro

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Commenti al Post:
Gentleman_G
Gentleman_G il 29/11/09 alle 09:35 via WEB
Caro Anonimo, tu sei uno di quelli per cui BERLUSCONI è un'ossessione. Tanto che non riesci a vedere e giudicare più nulla senza includervi BERLUSCONI. Sforzati di non pensare a lui. Prova a dibattere su un argomento prescindendo da qualsiasi coinvolgimento di BERLUSCONI nello stesso. In merito a quello che hai scritto, ti rispondo. Primo, non ho mai paragonato alcun magistrato a BERLUSCONI. Semmai ho paragonato un magistrato a me stesso, come privato cittadino. Secondo, considero Ilda BOCCASSINI una parassita. Che ha fatto la carriera sul nome di morti eccellenti. Terzo, saprai sicuramente che l'allora capitano Ultimo è attualmente indagato per favoreggiamento a cosa nostra proprio per il periodo in cui gli era vicina la BOCCASSINI. Delle due l'una. O egli è innocente, e quindi i magistrati che lo indagano oggi sono in malafede. Oppure è colpevole. Ed allora la BOCCASSINI si teneva stretto stretto un favoreggiatore di cosa nostra. Detto ciò, io penso che sia assolutamente innocente. Quarto, se un magistrato come D'AMBROSIO, per non dire DI PIETRO o BORRELLI o altri ancora, che si è distinto per una attività di indagine che ha portato alla caduta di un intero sistema politico, a termine di ciò, intraprende a sua volta la carriera politica (indipendentemente dal partito che abbraccia), io lo considero un fatto gravemente inopportuno. Perchè, questo sì, ingenera il dubbio. Che quello che ha fatto prima, come magistrato, potrebbe non averlo fatto in buona fede. Ma non pretendo che tu sia d'accordo con me. D'altronde tra qualche anno, quando BERLUSCONI sarà sparito dalla scena politica, forse riuscirai a capire che ci sono cose sbagliate e cose giuste indipendentemente dal fatto che sia BERLUSCONI o meno a farle.
 
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