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QUANTI HANDICAPPATI VOTANO A SINISTRA?

Post n°1162 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da Gentleman_G

Miei amorevoli e stimati amici, torno a scrivervi due righe. E vi pongo una questione, quella nel titolo, che vi dimostrerò essere meno bizzarra e provocatoria di quanto sembra. La scorsa domenica un uomo ha aggredito Silvio BERLUSCONI. Immediatamente dopo le immagini del volto insanguinato del presidente sotto choc hanno fatto il giro del mondo. E sono entrate anche in casa mia. Nonché in casa vostra. Non so quale sia stata la vostra reazione. Ma so cosa ho provato io. L’orrore. Prima di ogni considerazione, l’orrore. Avrei voluto scrivervi subito, ma poi ho desistito. Ero troppo turbato. In serata e nei giorni a seguire, stimata la gravità dell’accaduto, quasi tutto il mondo politico, culturale e spirituale, non solo italiano, ha espresso incondizionata solidarietà al Presidente del Consiglio. Quasi tutto. E qui è bene limitarsi all’esame dei fatti. Uniformemente giornalisti e politici di sinistra hanno promosso la toria del folle, dell’opera di uno squilibrato senza cervello e senza mandanti. Trovandomi perfettamente d’accordo. Non può che essere così. Non mi piacciono le dietrologiche teorie sui responsabili morali, né voglio occuparmene in questo ragionamento. Di fatto il Massimo TARTAGLIA è malato di mente. Un malato di mente che girava pericolosamente libero, che guidava inopportunamente una macchina, che potenzialmente ed incoscientemente poteva anche generare dei figli, se voleva. Soprattutto un malato di mente che andava a votare. Ed andava a votare, come tutti nella sua famiglia, il PD. Non ci sono dubbi su questo, lo ha detto il padre. Senza potersi dare pace. Non dimostra nulla. Ma è un fatto. E non c’è da aversene a male, amici miei. D’altronde chissà quanti squilibrati e dementi votano per il Popolo della Libertà. Naturalmente in buona compagnia di mafiosi, puttanieri, truffaldini di ogni fatta e fasce più ignoranti della popolazione. Perciò rimaniamo ai fatti. Mentre Pierluigi BERSANI si recava personalmente  all’ospedale San Raffaele di Milano per rendere la propria solidarietà a Silvio BERLUSCONI e, riscuotendo unanime plauso, esprimeva incondizionata condanna dell’aggressione, su Facebook e networks simili già diverse decine di migliaia di persone avevano aderito a fan clubs che glorificavano il folle TARTAGLIA. E si compiacevano dell’aggressione al presidente. Finanche inneggiando alla violenza sociale ed auspicando azioni simili e più gravi. Non un manipolo di imbecilli, ma diverse decine di migliaia di ritardati di mente. Almento su questo mi auguro siate d’accordo con me. Decine di migliaia di handicappati, quindi, al pari del mentecatto di Cesano Boscone. Decine di migliaia di folli che certamente non votano per il Popolo della Libertà. Forse proprio quelle decine di migliaia di dementi che amano films e romanzi dai titoli come “L’omicidio Berlusconi”, “Ho ammazzato Berlusconi”, “Shooting Silvio” e compagnia bella. Anche questo è un fatto. Di cui però io non mi scandalizzo, siccome non mi sorprende più nulla. O quasi. Tenetene conto quindi voi, amici miei, quando affermate che le persone per bene, gli intellettuali, gli artisti, le persone moralmente integre votano a sinistra. Ricordatevi che anche decine di migliaia di handicappati mentali votano a sinistra. Anche decine di migliaia di handicappati mentali votano a sinistra. E alla sinistra non dispiace. Sento quindi ora il desiderio di parlare di alcune persone che insane di mente non sono. Anzi. Il primo è Antonio DI PIETRO. Il quale infatti ha più che ben dimostrato le sue straordinarie capacità arruolandosi da giovane in Polizia, nel frattempo laureandosi, divenendone dirigente, poi vincendo il concorso in magistratura, diventando il magistrato più noto d’Italia, scardinando più o meno interamente una classe politica, fondando un partito, vincendo le elezioni e ricevendo la nomina a ministro. Se avesse voluto, ho ragione di ritenere, sarebbe anche stato capace di imparare la lingua italiana. E, se avesse voluto, certamente in occasione dell’aggressione a Berlusconi avrebbe potuto usare parole diverse da quelle che ha usato, o magari opportunamente tacere. Lo stesso dicasi per l’avvenente Rosi BINDI, la quale per sopravvivere a tanti mutamenti politici, mantenendo il proprio (piuttosto corposo) bacino di elettori ed infine guadagnandosi la nomina a presidente del Partito Democratico, di certo stupida non è. Anche lei, pur ancora offesa dalla spiritosaggine del premier sulla sua intelligenza, sono sicuro che, se avesse voluto, avrebbe potuto trovare parole diverse per esprimersi dopo il raccapricciante attentato, oppure di conformarsi al proprio segretario BERSANI nella scelta della solidarietà e della condanna senza ulteriori commenti. Invece il DI PIETRO e la BINDI hanno inteso fare una scelta precisa con le loro parole volutamente farneticanti, quella di porsi come riferimento per quell’elettorato con la bava alla bocca, tra cui evidentemente anche i cinquantamila squilibrati dei TARTAGLIA fan clubs della rete, caratterizzato dal massimalismo antiberlusconiano, il quale elettorato rischiava di rimanere digiuno della consueta rassicurante dose di insulti ed odio. Ma soprattutto, siccome è da una vita che il buon Silvio si accaparra i rincoglioniti (ed i loro voti) con le telenovelas ed i grandi fratelli, così anche loro non hanno voluto tralasciare di aggiudicarsi qualche handicappato mentale. Il cui voto serve alla causa. Tanto più quanti più sono gli handicappati. E poi c’è Marco TRAVAGLIO, senz’altro il migliore giornalista italiano. Anch’egli mentalmente normodotato. L’infallibile inquirente e censore obbiettivissimo, il saccente affabulatore, ne sono sicuro, utilizzerebbe le medesime parole che ha usato a commento del vigliacco assalto al premier se qualche ritardato di destra, equivalente del TARTAGLIA, un giorno tirasse in faccia a lui (a Travaglio, intendo) un sampietrino rompendogli labbra, naso e denti. Perché nella vita è così. La ruota gira. Un folle di là, un pazzo di qua, e le cose degenerano. A meno che all’indomani di un fatto come quello di domenica sera, pezzi di merda come TRAVAGLIO evitino di dire “non c’è nessuna legge che istituisca il reato di odio… la morte di un politico si può volere”. Dopo questi fatti avrei voluto scrivervi, amici fraterni, ma poi ho realizzato che era mercoledì. Che giovedì ci sarebbe stata un’altra illuminante ed obbiettivamente obbiettiva puntata di ANNOZERO sull’argomento. E quindi ho atteso ancora. In apertura di trasmissione Michele SANTORO ha fatto gli auguri di Natale. E li ha fatti proprio a Travaglio che, dopo le sue paciose esternazioni, era gravemente stato fatto oggetto di critiche! E li ha fatti a Repubblica, all’Unità ed all’Espresso, che liberamente fanno giornalismo ed esprimono opinioni! Loro solamente! E li ha fatti infine a Gaspare SPATUZZA, mafioso pentito e quindi non più mafioso, del cui sincero pentimento peraltro il Santoro minimamente dubita, assassino di decine di persone, carceriere di un bambino sciolto nell’acido (poiché figlio di un pentito!), estortore, organizzatore di stragi, farabutto riconosciuto, tuttavia pronunciatore della parola BERLUSCONI associata a quella MAFIA (ovviamente preceduto eda un bel MI HA DETTO e non da un IO SO), quindi redento, quindi meritevole di ogni stima ed anche, ovviamente, dei migliori auguri per un Santo Natale. Erano passati cinque minuti dalla sigla e mi veniva voglia di spegnere la tv. Poi ho desistito perché, in questo differenziandomi da voi, amici miei, non ci sono cose che non voglio sentire. Anche non condividendole. A questo punto concludo. E faccio un augurio di Buon Natale anch’io. Lo faccio ai genitori di Massimo TARTAGLIA, i quali penso siano persone per bene a cui è caduto il mondo addosso. Sono certo che purtroppo il loro insano figliolo non guarirà con qualche meritato anno di carcere, ma che uscendo (come peraltro ha già fatto in una lettera inviata al presidente ricoverato) proclamerà l’orrore e il pentimento per il gesto vigliacco che ha commesso. Nonché il disprezzo più sincero per i cinquantamila handicappati di Facebook e per le parole dei DI PIETRO, dei TRAVAGLIO, dei SANTORO e delle BINDI. Scommettiamo?

Tristemente vostro, Gentleman_G

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Commenti al Post:
anonimomiliziano
anonimomiliziano il 19/12/09 alle 21:33 via WEB
Orrore no io non l'ho provato. Ho sentito un grosso dispiacere per Berlusconi, ho visto un uomo spaventato ma nel contempo con una grande dignita' quando ha cercato di salire sulla macchina forse per rassicurare la tanta gente che in quel momento temeva per la sua salute. Orrore lo provo quando vedo le scene di quei disperati chiusi nei camion che tentano di varcare il confine. Poi non mi sono posto il perche' dell' avvenimento. Prima ancora che si parlasse di uno squilibrato ( che per me non lo e', e' solo un coglione ! ) io non ho trovato strano una tale aggressione. in tutto il mondo i leader di vari PAESI sono state e sono vittime di attentati. Quindi non riesco a capire cosa ci provi di orrendo o anomalo...
 
 
skiante
skiante il 04/04/10 alle 00:22 via WEB
Siete dei veri fascisti. Parlate bene di un uomo che sostiene le vostre misere e meschine vite con promesse fasulle e che stringendo patti con la mafia sta trascinando il paese verso il fondo. Ma non vi rendete conto che c'è gente ogni giorno che soffre e muore per colpa di questo idiota? E non provate a ribattere parlando male di prodi o di pietro o travaglio o chicchessia (quella sparata su Travaglio del sampietrino te la potevi risparmiare, picchiatore fascista). Provate a riflettere su quest uomo che tutto il mondo identifica come un criminale. Ogni maledetto giornale del mondo ne parla male.... Quindi le strade sono 2. O aprite gli occhi una buona volta, o continuate a rimanere sulle vostre convinzioni e a vivere la vostra vita bigotta e spocchiosa come Silvio Berlusconi di Arcore.
 
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