Creato da RETERAGU il 05/05/2013

RETE RAGU

R.A.G.U’. ( Rete Associazioni Genti Unite – rete volontariato di base ) è una rete di incontro e condivisione, spazio di analisi, diagnosi e progettazione del territorio partecipati dalle associazioni di volontariato che ne fanno parte

 

 

ATTIVITA' DICEMBRE 2013

Post n°3 pubblicato il 16 Dicembre 2013 da RETERAGU

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https://www.facebook.com/events/589288984458423/

 
 
 

ATTIVITA' ESTATE AUTUNNO 2013

Post n°2 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da RETERAGU

 
 
 

CHI SIAMO

Post n°1 pubblicato il 05 Maggio 2013 da RETERAGU

LA NOSTRA PROPOSTA DI RETE

R.A.G.U’. ( Rete Associazioni Genti Unite – rete di volontariato di base ) è una rete di incontro e condivisione, spazio di analisi, diagnosi e progettazione del territorio partecipati dalle associazioni di volontariato che ne fanno parte.

R.A.G.U’. si prefigge l’obiettivo di rafforzare l’azione del volontariato sul territorio, incentivare il riconoscimento del volontariato da parte delle istituzioni, rendere partecipati i processi di sviluppo sociale, economico e culturale.

R.A.G.U’. è una federazione di associazioni, nasce dalla volontà di costruire un percorso comune, di offrire servizi e mettere in rete le diverse realtà del volontariato che non trovano rappresentanza e non s’identificano nelle "grandi centrali del volontariato".

R.A.G.U’. rappresenta uno strumento utilizzabile da tutti gli associati, in grado di offrire risposte e soluzioni a problematiche comuni, e capace di segnalare, in tempo reale, informazioni e notizie che permettano a tutti gli associati di usufruire di tutte le opportunità che possano favorirne la crescita.

R.A.G.U’. si prefigge i seguenti obiettivi:

agevolare la conoscenza delle questioni relative agli affari ed ai servizi sociali attraverso lo strumento della solidarietà;

favorire l’informazione, la sensibilizzazione, la formazione e l’aggiornamento degli associati e degli operatori (pubblici e privati) mediante attività seminariali, corsi, convegni, dibattiti, forum ed ogni genere di manifestazioni sul territorio nazionale ed estero;

consentire la conoscenza della composita realtà locale, provinciale e nazionale, favorendo la conoscenza dell’organizzazione pubblica e l’accesso a fondi comunali, provinciali, regionali, statali e comunitari.

Il composito quadro delle associazioni che aderiscono a R.A.G.U’., alcune molto piccole o estremamente giovani, altre importanti e con una lunga esperienza, permette a R.A.G.U’. di svolgere il proprio ruolo tenendo conto delle diverse esigenze, favorendo l’interscambio di esperienze nonché agevolando la creazione di Ati tra gli associati, finalizzate alla realizzazione di specifici progetti.

R.A.G.U’. svolge le seguenti azioni:

trasferimento ed attuazione delle politiche e della programmazione sociale da enti pubblici territoriali verso gli associati;

sostegno alla crescita degli associati.

 

MA PERCHE’ R.A.G.U’. ?

Il Ragù è un termine utilizzato per indicare un sugo o una pietanza composta da numerosi ingredienti che deve cucinare, a fuoco lento, almeno per otto ore. La forza del ragù, quindi sta proprio in questo: nella diversità degli ingredienti che cucinati per tanto tempo insieme producono un piatto superlativo. Una leggenda è legata al famoso ragù napoletano, decantato anche dal grande Eduardo. A Napoli alla fine del 1300 esisteva la Compagnia dei Bianchi di giustizia che percorreva la città a piedi invocando "misericordia e pace". La compagnia giunse presso il "Palazzo dell'Imperatore" tuttora esistente in via Tribunali, che fu dimora di Carlo, imperatore di Costantinopoli e di Maria di Valois figlia di re Carlo d'Angiò. All'epoca il palazzo era abitato da un signore che era nemico di tutti, tanto scortese quanto crudele e, che tutti cercavano di evitare. La predicazione della compagnia convinse la popolazione a rappacificarsi con i propri nemici, ma solo il nobile che risiedeva nel "Palazzo dell'Imperatore" decise di non accettare l'invito dei bianchi nutrendo da sempre antichi e tenaci rancori. Non cedette neanche quando il figliolo di tre mesi, in braccio alla balia sfilò le manine dalle fasce ed incrociandole gridò tre volte: "Misericordia e pace". Il nobile era accecato dall'ira, serbava rancore e vendetta, ed un giorno la sua donna, per intenerirlo gli preparò un piatto di maccheroni. La provvidenza riempì il piatto di una salsa piena di sangue. Finalmente commosso dal prodigio, l'ostinato signore, si rappacificò con i suoi nemici e vestì il bianco saio della Compagnia. Sua moglie in seguito all'inaspettata decisione, preparo' di nuovo i maccheroni, che anche quella volta come per magia divennero rossi. Ma quel misterioso intingolo aveva uno strano ed invitante profumo, molto buono ed il Signore nell'assaggiarla trovò che era veramente buona e saporita.

La chiamò così "raù" lo stesso nome del suo bambino.

 
 
 

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