CAREZZA...

Cosa voglio veramente???


 Camminando per strada, incrocio gente, mi piace guardarla, mi piace studiarla, entrare un pò dentro di loro per capire come sono, la loro storia ma vista dal di fuori, la scruto nei movimenti, come si veste, il tipo di scarpe che hanno, come curano il proprio aspetto, quello che hanno in mano, riviste, giornali, la borsa, tutto quello che comunque fa parte del loro quotidiano, persino come si pongono verso gli altri. Ti capita di vedere la donna che vuole fare la ragazzina, la vamp, il fico con il capello tirato, il ragazzo sportivo che segue la moda, il palestrato e quello che se solo gli fai vedere una palestra gli prende un accidente, la casalinga con la borsa della spesa o la manager che divora in fretta un panino pensando al prossimo appuntamento, c'è chi si guarda continuamente intorno, chi invece cammina senza neanche una meta magari perchè non ha nulla da fare, chi si mette in ghingheri ma ha le scarpe sporche, quello che ti rovescia un mare di parole come se fossero appena uscite da un vocabolario ma che è solo parole e niente altro, c’è chi sorride, chi è triste, chi è pensieroso, c’è il distratto, il nervoso che anche un alito di vento gli da fastidio, l’innamorato che sembra camminare su una nuvoletta, c'è il giovane, il vecchio, il disilluso, il sognatore, il complicato, il semplice....già...proprio il semplice.  A volte mi faccio rabbia, guardo la gente e mi faccio rabbia, perchè non vorrei essere così come sono, non vorrei sentire, guardare entrare dentro le cose, rabbia perchè questo mio sentire, spesso mi porta ad avere un animo inquieto.....per dire la verità il mio animo è sempre stato inquieto...o meglio...irrequieto …MA COSA CAVOLO VOGLIO VERAMENTE?  Bambaren in un suo libro scrive:"Non so neanche dove sto andando, bene, questo è il miglior modo per raggiungere posti dove non sono mai stato".  Ecco cosa cavolo voglio realmente, raggiungere posti dove non sono mai stata, la voglia sempre di lanciare lo sguardo oltre quel benedetto orizzonte, con la curiosità di sapere cosa c'è e scoprire magari colori diversi da quelli che ho sempre visto.