IL "RIFONDINO"

La natura insorge e non perdona


AMENDOLARA - Immagini inedite, effetti surreali: l'atmosfera è spettacolare. Ha dell´incredibile ciò che si è registrato negli ultimi giorni: strade e argini erosi, alberi sradicati, lidi inondati a causa della forte mareggiata che si è abbattuta su Amendolara e sul resto del circondario.Uno scenario davvero insolito, che non si verificava da oltre vent´anni, come testimoniano gli abitanti del posto.La singolare burrasca ha causato copiosi danni alle popolazioni residenti in prossimità del mare.Nella cittadina di Amendolara, i danni maggiori si sono riscontati sul lungomare San Francesco.Le onde anomale, scagliandosi, hanno mutato il regolare profilo del litorale, smantellando i blocchi di cemento che sostenevano la strada circostante. Le palme, poste lungo la costa, si sono lacerate. Altri massi, posizionati a largo per frenare la forza distruttrice delle onde, sono stati smembrati dalla tempesta. Inondato il centro subacqueo Ogigia Diving Center. Nella limitrofa Trebisacce, diversi lidi sono stati invasi dalle acque e le imbarcazioni posteggiate in località `108´ sono state sbalzate sull´adiacente manto stradale. Una situazione davvero preoccupante per la popolazione dell´Alto Jonio Cosentino interessata dai disagi, che nei prossimi giorni dovrà stimare il valore dei guasti.La natura non è stata clemente e perciò il conto da saldare sarà salatissimo. Certo è che bisognerebbe tenere conto dei fenomeni della natura e avere criterio nella realizzazione di opere pubbliche e private nel rispetto delle norme di sicurezza. Prima o poi la natura insorge e non perdonaDAVIDE TUCCI