Creato da prc.amendolara il 16/12/2008

IL "RIFONDINO"

Il giornale on line del PRC di Amendolara Circolo "G. Levato e L. Ciminelli"

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Aggiornamento

Post n°73 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da prc.amendolara

Ci scusiamo se il blog non è aggiornato. Presto toneremo a scrivere.. la redazione

 
 
 

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta

Post n°72 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da prc.amendolara
Foto di prc.amendolara

La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate chenon riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastropasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

 Intrage   scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.

La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.

precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

 L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.

 http://contintasca.blogosfere.it/2010/10/inps-e-ufficiale-i-precari-saranno-senza-pensione-silenzio-dei-media-o-scatta-la-rivolta.html

 
 
 

DOPO 6 GIORNI DI BLOCCO DELLA SS 106 ANCORA TUTTO TACE..

Post n°71 pubblicato il 28 Settembre 2010 da prc.amendolara
 

 

Sono tante le voci, circa 40000, che alternandosi in questi giorni urlano il dissenso al presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti sulla scelta di chiudere il nosocomio di Trebisacce. Il Chidichimo di Trebisacce ricopre un territorio che si estende da Rocca Imperiale e giunge a Villapiana passando dai paesi dell'entroterra come Castroreggio, Alessandria del Carretto e  San Lorenzo Bellizzi.

Il circolo di Rifondazione Comunista di Amendolara è solidale alla popolazione dell'Alto Ionio cosentino che dopo svariati giorni ancora bloccano il traffico. Blocco che purtroppo rimane oscurato dall'omertà dalle maggiori testate giornalistiche e medianiche. Nessuno si preoccupa dei problemi che la chiusura del Chidichimo porterà. Verranno meno posti letto che già a questo stato di cose sono pochi. Verrà meno il servizio di trasporto ospedaliero in quando il pronto soccorso verrà convertito in punto di primo intervento. Bisogna inoltre precisare che l'ospedale di Trebisacce si trova su una delle strade più pericolose di tutta Italia la SS 106 più comunemente conosciuta come strada della morte. I cittadini, i sindaci e noi tutti ci sentiamo abbandonati dai media e dai politici che vista la loro presenza potrebbero portare la questione in parlamento. Siamo tutti certi che la "questione" del nosocomio di Trebisacce sia un problema prettamente politico. L'Onorevole Scopelliti giustifica la sua presa di posizione come un continuo della scelta dell'ex Governatore Agazio Loiero. Un'ulteriore presa in giro verso tutti i cittadini calabresi visto che la giunta Loiero aveva decretato l'ospedale per acuti e non di frontiera (per Loiero l'ospedale a gestione diretta di Trebisacce doveva essere accorpato all'ospedale di Rossano e Corigliano e non chiuso come invece sostiene l'attuale governatore di Calabria).

I cittadini e i sindaci sono esasperati da questo silenzio che ci circonda tanto da comunicare con il nodo in gola e un velo di lucentezza agli occhi che se il Governatore non rivede la sua presa di posizione faranno corso ad un referendum in cui chiederanno ai cittadini il loro parere sul farci integrare dalla regione Basilicata.

 

Anna ROMA responsabile GC

 
 
 

UNITI NELLA LOTTA PER LA TUTELA DEI MALATI

Post n°69 pubblicato il 19 Settembre 2010 da prc.amendolara
Foto di prc.amendolara

Il Partito della Rifondazione Comunista, Circolo di Amendolara, abbraccia la protesta dei sindaci e della società civile dell'Alto Jonio, che li vedono impegnati per la salvaguardia dell'Ospedale “Chidichimo” di Trebisacce, ospedale che copre le esigenze di un territorio vasto che abbraccia il territorio che va da Rocca Imperiale a Cassano allo Jonio. Noi comunisti siamo contrari all'accreditamento delle strutture private a discapito della sanità pubblica, non da meno denunciamo la forte presenta lobbistica a livello regionale che vede in prima persona esponenti del centrodestra calabrese coinvolti nella gestione diretta e clientelare delle stesse strutture private. Oltremodo denunciamo la presenza nella nostra regione di strutture private che superano di gran lunga il numero degli ospedali pubblici. Da qui si sposano tutte le tesi dell'attuale governo regionale, che per nulla tocca gli interessi dei privati, chiudendo di fatto gli ospedali pubblici e danneggiando ulteriormente ogni singolo cittadino e speculando sulla salute pubblica a favore dei soggetti privati. Di fatto il governatore Scopelliti, commissario straordinario della sanità calabrese, decide la morte dell'ospedale di Trebisacce, cercando di cancellare il diritto alla salute SANCITO DALL'ART. 32 DELLA COSTITUZIONE. Un ulteriore strappo da parte di un governo fascista alla DEMOCRAZIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA. La nostra presa di posizione è chiara e ci vede impegnati nella battaglia in difesa degli ospedali pubblici di tutta la regione. La partecipazione della società civile è importante e necessaria per opporci con fermezza e con qualsiasi mezzo democratico e civile di protesta per la salvaguardia del diritto alla salute.


UNITI, QUINDI, NELLA LOTTA ALLA TUTELA DEI MALATI.

 
 
 

RICOMINCIAMO DA SINISTRA CON NICOLA CORBINO SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PRC COSENZA.

Post n°68 pubblicato il 19 Settembre 2010 da prc.amendolara

Il segretario Elena Roma, il comitato direttivo, il collegio di garanzia e i militanti tutti del Partito della Rifondazione Comunista di Amendolara esprimono piena soddisfazione ed entusiasmo per l’elezione a segretario provinciale del compagno Nicola Corbino, avvenuta sabato scorso presso la  federazione provinciale.

Noi del PRC di Amendolara siamo certi che il compagno Corbino sia capace di rifondare Rifondazione nella provincia di Cosenza e di riaprire la questione comunista sul piano politico rilanciando la proposta della Federazione della Sinistra, chiusa dai compagni del PDCI della Calabria con motivazioni non appartenenti alle ideologie comuniste, come già annunciato nel suo intervento di ringraziamento.

Siamo consapevoli che il lavoro che spetta al compagno neosegretario sarà difficile. Sicuramente le polemiche saranno tante dovute soprattutto agli atteggiamenti antidemocratici di qualche correntista ferrariana che ha già cominciato a sputare veleno e menzogne attraverso la stampa. Dunque nulla di quanto è stato dettato alla stampa dal compagno Lucio Cortese. Nessuna rissa, nessun litigio. La elezione del compagno segretario è avvenuta nella piena serenità e nella piena legalità con la garanzia del compagno Salvatore Bonadonna presidente del collegio di garanzia nazionale e questo può bastare per smentire le infamie dette da compagni accecati dal rancore.

Ricominciamo da Corbino a parlare chiaro alla gente, a rendere percepibile e netto il senso di un cammino che vuole dire che la politica della sinistra apre una porta di speranza a coloro che la speranza non ce l’hanno più. Ora più che mai è il momento di riprendere quel cammino che negli ultimi mesi ha visto regnare un po’ di confusione nel nostro partito.

Siamo sicuri che si lavorerà affinché, i valori della sinistra siano sempre colonna portante della nostra società, a fianco dei lavoratori, dei disoccupati, degli studenti, degli operai, e di chi, come noi, sogna un mondo migliore. Noi del PRC di Amendolara auguriamo al neosegretario buon lavoro e buona fortuna.

 

 

 

 

 
 
 

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