
Avrei voglia di volare,
respirare l'ebrezza di un lancio con il paracadute...
fosse anche lo spazio di minuti.
Libera di sentirmi volteggiare,
persa e leggera prima di toccare terra.
Uno spazio di tempo elastico,
in cui estasi ed ebrezza
rendono labile il confine tra l'immaginazione
e la percezione della realtà.
...
Così sono le sensazioni, in cui spingersi,
toccandole, accarezzandole, godendone...
E starei lì immobile, stringendo calore nel calore...
a guardarti, leggero e svuotato,
annebbiato e confuso,
galleggiare nel torpore languido
che segue il tuo orgasmo.
....
'La notte è appena cominciata' - ti sussurro.
E riprendi a toccarmi, consapevole
che sono già in balia della mia pelle,
sensibile al tuo richiamo a godere di nuovo.