Creato da RIN.TOCCHI_MENTALI il 25/05/2013

RIN.TOCCHI MENTALI

Suoni nel silenzio

 

7.2014

Post n°40 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da RIN.TOCCHI_MENTALI

"Fiabe" 

 La sirena del lupo di mare, dicono che con la bassa marea
si avvicinasse alla spiaggia, ma solo nelle notti senza luna
e che ballasse sulla sabbia, in silenzio, al ritmo delle onde. 

Sapeva intrecciare i suoi capelli come i pescatori le reti. 
E così, vestita di sé stessa, camminava per ore,
godendo dei suoi passi e delle percezioni diverse
che i piedi scalzi le riportavano al cervello.
La ruvidezza dell’asfalto, la tenerezza dell’erba,
l’umidità del sottobosco.

I suoi sensi si dilatavano alle estremità temporanee,
raccoglievano informazioni e restituivano brividi. 


Oltre la collina, poco prima che diventasse montagna,
due piccole luci gialle le facevano strada.
Lui era fermo, immobile, gli occhi non cedevano alle palpebre,
dovevano essere fari sicuri.
Pochi metri, qualche scivolone e poi l’avrebbe avvolta nel suo mantello scuro,
che sapeva di saliva e di buio.
Si mescolava bene col profumo del mare.


Poche ore per un abbraccio che voleva, senza limite, tendere all’infinito.

All’alba scendevano insieme alla spiaggia.
La luce accorciava le unghie di lui e schiudeva le squame di lei.

Poi era acqua per pescare e per cantare.

(dal web) 

 

* La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi:
essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove (G. Rodari) *

 
 
 

6.2014

Post n°39 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da RIN.TOCCHI_MENTALI

"Raggio di luce"

 

Vorrei esser lì a guardare il tuo volto ora,
vedere le immagini e i pensieri passare nel retro dei tuoi occhi.

 Il lampo lucido dell’emozione che si stringe nella pupilla
come le dita a pugno in una mano.

 Sprigionare un sorriso malizioso e divertito, 
alimentarti di un sospiro,

e serrare le gambe a voler trattenere
il caldo piacere del desiderare e sentirsi desiderate.

 Ho sempre trovato poco interessante la morale,
che  ci trattiene dove siamo.

Contro ciò che stimola e scalfisce l'armatura dell'anima,
ho deciso da tempo di non fare nulla e dal suo potere mi lascio attrarre
senza alcuna resistenza, senza alcuna difesa.

Sarò nuda davanti a te,
... raggio di luce ...

 
 
 

Photo Thinking

Post n°38 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da RIN.TOCCHI_MENTALI
 

"Ostacoli"


Come il tronco che sbarra la strada a quella bambina ...
Il quotidiano è un confronto continuo con un sistema che non funziona
e deve essere scavalcato ...
Eccessiva burocrazia,  legislazione contraddittoria e sovrabbondante,
pressione fiscale indecorosamente alta, lentezza della giustizia civile,
pregiudizi, miopia, staticità, negligenza  e indolenza...
Il degrado del capitale (anche) umano.

 
 
 

5.2014

Post n°37 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da RIN.TOCCHI_MENTALI


... così aveva finito per pensare a lui
come non si era mai immaginata che si potesse pensare a qualcuno, presagendolo dove non stava, desiderandolo dove non poteva essere, svegliandosi improvvisamente con la sensazione fisica
che lui la contemplasse nell'oscurità mentre lei dormiva,
così che il pomeriggio in cui sentì i suoi passi decisi
sul rigagnolo di foglie gialle del giardinetto,
a stento credette che non fosse un altro scherzo della sua fantasia...


(G. G. Marquez
)

 
 
 

4.2014

Post n°36 pubblicato il 08 Gennaio 2014 da RIN.TOCCHI_MENTALI

 

Il mare sussurra e parla…

 Poco importa se è il suono di un immenso oceano,
 l’eco rilasciato dal fragore sugli scogli,  in un porto inospitale,
da onde bianche eppure rabbiose,
 il tonfo di onde gonfie e spumose che si rompono contro una falesia,
 il lieve sciabordare in un piccola e chiusa baia,
 o la melodia di dolci increspature che emettono un confidenziale sussurro.

 

Io mi perdo ad osservarlo, ascoltarlo, annusarlo, in qualsiasi stagione,
promettente, seduttivo, come una pagina bianca, non ancora scritta,
che si riempie a poco a poco di sillabe.

 Una distesa luminosa, turchese sfumata e sconfinata,
un moto continuo dell’onda in un inizio che non ha fine;
onda che il suo mare lascia libera di muoversi, stendendo il suo braccio,
perché possa raggiungere le spiagge, accarezzarle,
e la ritrae di nuovo a sé per abbracciarla di nuovo,
perché è a Lui che intimamente appartiene…

 Racchiude l’irrequietezza del dolore e della paura in un abisso
sconosciuto alla superficialità
e la preserva al riparo nella sua importante e profonda regione dell’anima.

 E così quel mare, forse non dice nulla,
ma i miei pensieri prendono forma
in una trasparenza e una nitidezza
che li fa scintillare argentei alla luce del sole che sorge,
in un nuovo giorno.

 

® t M 

 

 
 
 

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