Zona libera

NON IN MIO NOME


Fermate il treno voglio scendere. Voglio scendere da un paese, che ripropone “leggi razziali”, che preferisce, come al solito, colpire nel mucchio. Ieri gli ebrei, oggi i lavavetri e i rumeni, l’Italica ipocrisia non conosce confini, mentre la nostra vergogna è sconfinata. Le leggi ci sono già, bisogna applicarle. Invece si reclama sempre più rigore, sempre più polizia, i sindaci che vogliono fare gli sceriffi, in un vortice perverso di una politica incapace di affrontare e risolvere i problemi. Vi dico che fate questo “non in mio nome”. Saluti Riddik