RIVOLUZIONE COPERNIC

Per i tedeschi carne solo a Pasqua.


I tedeschi dovranno rinunciare agli amati wurstel e schnitzel? Non fino a questo punto, però l’agenzia governativa che si occupa dell’ambiente (Uba) ha consigliato ai suoi concittadini di mangiare carne solo la domenica e nelle altre feste comandate.
Questo invito a cambiare abitudini alimentari non deriva dal fatto che all’Uba siano diventati tutti vegetariani, ma per il semplice motivo che l’allevamento è responsabile in Germania del 15% delle emissioni di gas serra ed è il settore del comparto agricolo che richiede più energia. I tedeschi poi sono i più grandi consumatori di carne a livello europeo. Nella loro dieta il 39% delle calorie proviene proprio dalla carne. All’altro estremo della classifica ci siamo noi italiani con il 25% delle calorie. «Dobbiamo ripensare la nostra dieta» dichiara Andreas Troge, presidente Uba «e sarebbe auspicabile che i tedeschi adottassero le abitudini alimentari mediterranee. Non penso che gli italiani siano meno felici perchè consumano poca carne». Ovviamente l’uscita di Troge si è attirate le “simpatie” del settore: «Le dichiarazioni dell’Uba stanno screditando tutto il comparto dell’allevamento tedesco. Un atteggiamento populista e da boicottaggio. Lasciamo decidere al consumatore cosa vuole mangiare» dichiara Edmund Geisen, consulente agricoltura per il partito Liberale. Un plauso invece arriva dall’associazione vegetariana VeBu: «É giusto che organi istituzionali finalmente si rendano conto che il nostro consumo di carne è insostenibile. Non è normale mangiarla tutti i giorni, sia per l’ambiente, sia per la salute». Comunque al di là delle raccomandazioni Uba, qualcosa sta già cambiando nella dieta dei tedeschi. Infatti il consumo di carne annuale pro capite è passato dai 64Kg del 1991 ai 58.7Kg di oggi, mentre i vegetariani sono ormai il 10% della popolazione, nel 1983 erano appena lo 0.4%. Luca Bernardinil.bernardini@slowfood.it Fonte :The GuardianBlogeko.info http://sloweb.slowfood.it