RIVOLUZIONE COPERNIC

LA RIVOLUZIONE COPERNICANA NEL PIATTO. Anche l'alimentazione onnivora sotto accusa, quale ultimo corollario della visione antropocentrica dell'Universo. Se l'uomo può fare a meno della carne, come già dimostrato dalla Scienza, non è ammissibile che gli sia ancora concessa la possibilità di uccidere solo per un sapore in bocca.. CREDI DAVVERO CHE X UNA BISTECCA NE VALGA LA PENA? guarda l'immagine del blog

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

TESTIMONIANZE

 

La dieta che fa bene al clima

Post n°141 pubblicato il 18 Settembre 2008 da simoveganblu
 
Foto di Rivoluzione_Copernic

QUESTA SERA C'E' UN'ALTRA INIZIATIVA per FAR RESPIRARE IL PIANETA.  Si deve attuare tutte le sere, almeno per un mese.

"Se si vuole salvare il pianeta, tutto quel che si deve fare e' smettere di mangiare carne. Questa e' la singola azione piu' importante che potete compiere. E' stupefacente, se ci si sofferma a pensarci! La scelta vegetariana aiuta a combattere cosi' tante cose in un colpo solo: la devastazione dell'ambiente, la fame nel mondo, la crudelta'". Paul McCartney

Albert Einstein
Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana.
Secondo la FAO, la produzione di bestiame e pollame è responsabile di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra, più di quelle causate dall'intero sistema dei trasporti. Uno studio giapponese, invece, ha dimostrato che un taglio di carne da 1 kg produce tanto diossido di carbonio quanto una automobile in 250 chilometri e brucia l'energia sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt.

Ecco perché essere vegetariani fa bene a noi ma è vitale per il pianeta!
10 giugno 2008 - redazione Avi
Fonte: L'Idea vegetariana - giugno 2008 - 22 maggio 2008

Il 22 aprile scorso si è festeggiata in 174 paesi del mondo la 38ma edizione dell’ Earth Day - Giornata Mondiale della Terra.
Sullo stato della terra, molti sono i fattori che preoccupano gli esperti: lo sciolgimento del 70% dei grandi ghiacciai, l’innalzamento di oltre un metro del livello dei mari previsto dall’IPCC (il Panel Onu sul cambiamento climatico), l’aumento della siccità nei paesi del sud del mondo, e l’incremento delle precipitazioni nell’emisfero Nord.
A livello sociale, inoltre, le risorse alimentari che ormai da molto tempo scarseggiano, rischiano di venir ulteriormente compromesse dalle recenti politiche a favore dei biocombustibili.
Questi sono i principali motivi che hanno spinto a incentrare l’edizione dell’Earth day di quest’anno proprio sulla componente ambientale.

In Italia, per l’occasione, la Coldiretti ha lanciato un decalogo per aiutare i consumatori a tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, con piccoli accorgimenti da applicare ogni giorno anche facendo la spesa e nel scegliere quali alimenti consumare.
Scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre al minimo gli imballaggi, fare acquisti di gruppo, riciclare le buste della spesa, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella preparazione dei cibi sono, assieme alla raccolta differenziata, sono alcuni dei comportamenti suggeriti dal decalogo.
Ogni famiglia può arrivare a ridurre di 1000 chili le emissioni di gas a effetto serra con il semplice acquisto di prodotti locali e di stagione. L'utilizzo di buste riciclabili ci fa risparmiare altri 200 chili ogni anno..
Ogni pasto percorre mediamente circa duemila chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. I lunghi trasporti sono responsabili dell'emissione di gas serra addirittura su scala globale. Per questo è importante preferire gli alimenti di stagione e che vengono coltivati a poca distanza da dove vengono consumati.
A tutti questi dati diffusi da Coldiretti, è doveroso aggiungere e ricordare il danno provocato dagli allevamenti animali, responsabili di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra.
Il decalogo di Coldiretti: ecco come mangiare bene, con un occhio al pianeta

“Clima: istruzioni per l'uso”.
dieci regole per un consumo sostenibile


1. Preferire l'acquisto di prodotti locali che non devono subire lunghi trasporti con mezzi inquinanti.
2. Scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano energia per la conservazione.
3. Ridurre le intermediazioni fino a fare acquisti direttamente dal produttore per evitare passaggi di mano del prodotto che spesso significano inutili trasporti.
4. Privilegiare i prodotti sfusi che non consumano imballaggi.
5. Acquistare confezioni formato famiglia rispetto a quelle monodose per ridurre il consumo di imballaggi per quantità di cibo consumato.
6. Fare acquisti di gruppo, anche in condominio, per ridurre i consumi di energia nei trasporti per fare la spesa.
7. Riutilizzare le borse per la spesa e servirsi di quelle fatte con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale o di tela invece di quelle in plastica.
8. Ottimizzare l'energia consumata nella preparazione e conservazione dei cibi con pentole e frigoriferi a basso impatto.
9. Evitare di servire a tavola con piatti e bicchieri di plastica che consumano energia e inquinano l'ambiente.
10. Fare la raccolta differenziata per consentire il recupero di energia dai rifiuti prodotti.

 
 
 

NULLA DARA' PIU' POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVENZA SULLA TERRA CHE IL PASSAGGIO A UNA DIETA VEGETARIANA

Post n°140 pubblicato il 18 Settembre 2008 da simoveganblu
 

Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana.
Albert Einstein

PER VANNUCCI.

Devi ricordarti che le proteine vegetali servono PER LA MAGGIOR PARTE a sostenere il metabolismo degli animali: servono per farli respirare, per far battere loro il cuore, per farli digerire, per farli defecare, E UN'ALTRA PARTE andrà a costituire parti non commestibili come corna, becchi, zoccoli, pelli e piume.

Solo il 15-20% andrà a trasformarsi in carne e molta di questa carne andrà gettata via nel pattume in quanto le proteine animali sono molto più velocemente deteriorabili di quelle vegetali.

Un bacio. (Guarda che ci fai più bella figura a dire che Ti sei sbagliato che non a continuare a sbattere la testa contro il palo in eterno. Anche Einstein ha detto che nulla darà più possibilità di sopravvivenza sulla Terra che non il passaggio a una dieta vegetariana. E Eintein penso abbia avuto più tempo di me e Te messi assieme per pensare a queste cose.).

 
 
 

VANNUCCI... Se le cose non le sai, informati senza stracciare i cosiddetti a chi ha poco tempo e sta lavorando..

Post n°139 pubblicato il 17 Settembre 2008 da simoveganblu
 

RISPONDIMI A QUESTE 2 SEMPLICI DOMANDE: 1) se sei convinto di ciò, perchè non macelli il tuo cane? (ah no: si fanno distinzioni razziali: il cane no, i polli sì.. già già... come dire: i cani sono animali di serie A e i polli e i conigli di serie B. Ma ci sono dei motivi obiettivi o solo soggettivi?).  2) esiste il NEIC: Nutrition Ecologic International Center:  sai cos'è e cosa dicono? Se non lo sai vai a dare un occhio al loro sito e non stracciare i cosiddetti a chi ha poco tempo e sta lavorando. Grazie.

P.S.:
RIFLETTI E RICORDA: Se i vegetali fossero direttamente destinati al consumo umano si potrebbero nutrire molte piu' persone. Durante la trasformazione dei cibi vegetali in cibi animali (carne, latticini, uova) si ha una notevole perdita di proteine e di energia dato che una parte dei nutrienti serve a sostenere il metabolismo degli animali e a produrre anche tessuti non commestibili. In termini numerici: destinando un ettaro di terra all'allevamento bovino otterremmo in un anno 66 chilogrammi di proteine; destinando lo stesso terreno alla coltivazione della soia otterremmo nello stesso tempo 1848 chilogrammi di proteine, cioe' 28 volte di piu'.

 
 
 

NUOVA PROTESTA, QUESTA VOLTA PER UNICEF, a causa del suo comportamento a dir poco "incoerente".

Post n°138 pubblicato il 15 Settembre 2008 da simoveganblu
 

Dal 19 al 22 settembre si tiene a Roma un'agghiacciante manifestazione, il MEATing 2008, un simposio di macellai e allevatori:
http://www.meat-ing.org/def_ita.asp


Ecco come questi individui descrivono la loro manifestazione:

------------------
MEATing 2008, tutta la filiera della carne in mostra

MEATing 2008: Tutto il mondo della carne si presenterà a Roma dal 19 al 22 settembre 2008 nella prima fiera B2B internazionale dedicata alla filiera della carne e derivati. MEATing 2008 non è un'altra fiera del food bensì un evento di settore. [...]

MEATing 2008: un appuntamento che toccherà i diversi gradini della filiera della carne per creare contatti, stimolare confronti e scambi di idee sulle azioni comuni da intraprendere per incentivare e valorizzare nel migliore dei modi il lavoro degli operatori professionali del settore. E' a MEATing 2008 che gli addetti ai lavori, dagli allevatori ai produttori di carni e salumi fino ai professionisti della lavorazione, della distribuzione e della logistica, avranno l'occasione di incontrarsi ed esporre i propri prodotti con la possibilità di aprire nuovi rapporti commerciali.
[...]
-------------------

Inutile andare a protestare presso di loro: la fiera non è aperta al pubblico, a persone qualsiasi che potrebbero essere sensibilizzate perché non sanno, o non hanno mai pensato a cosa accade negli allevamenti o nei mattatoi. La fiera è per "addetti ai lavori", cioè persone che sanno benissimo come gli animali vengono fatti soffrire e ammazzati.

Ma la cosa che lascia veramente l'amaro in bocca è la collaborazione di questo evento con l'Unicef:

Durante MEATing 2008 sarà presentato il progetto dell'Unicef "diritto alla scuola e al gioco in Kirghizistan", al quale saranno anche dedicati parte degli incassi della fiera.

E' veramente una vergogna che l'Unicef si presti a questo, ad associarsi ad allevatori e macellai, in un evento che vuole incentivare il consumo di carne, quando il già smodato consumo di carne e altri alimenti animali è una delle prima cause di sprechi di cibo, terreni e acqua a livello mondiale, per non parlare dei disastri per l'ambiente, dell'impatto sui cambiamenti climatici, ecc.

Esiste anche una petizione internazionale che chiede alle Nazioni Unite, di cui l'Unicef fa parte, di prendere in considerazione il grave danno che gli attuali consumi di carne hanno sul problema della fame nel mondo:
http://un.evana.org/index.php?lang=it

La petizione fa notare:
"Non è accettabile che un'enorme percentuale dei raccolti disponibili sia ancora utilizzata per nutrire gli animali d'allevamento, anche nella triste situazione in cui la fame e la malnutrizione uccidono quasi sei milioni di bambini ogni anno."

Chi non l'ha ancora firmata, a proposito, la firmi per favore:
http://un.evana.org/sign.php?lang=it

Quindi, scriviamo all'Unicef, per dire che non approviamo affatto questa loro collaborazione coi macellai, e che anzi, se vogliono proteggere i bambini (ma anche gli adulti) che vivono nei paesi poveri, quello che devono fare è incentivare a una DIMINUZIONE dei consumi di carne e altri alimenti animali nei paesi ricchi, e nelle classi abbienti dei paesi in via di sviluppo, non certo a un AUMENTO, come vorrebbero macellai e allevatori!

Scriviamo a:

info@unicef.it

OGGETTO: MEATing2008

TESTO DELLA MAIL:

Buongiorno,

intendo sottoscrivere la seguente petizione:

All'Unicef

In merito alla vostra collaborazione con l'organizzazione del MEATing-2008 (fiera che intende incentivare il consumo di carne) attraverso l'accettazione da parte vostra di parte dei proventi di quell'evento:

DATO CHE:

- La metà dei cereali e il 90% della soia coltivati nel mondo non va a nutrire le persone, ma gli animali d'allevamento, e la situazione è destinata a peggiorare nel futuro, esacerbando la competizione "cibo contro mangimi" già oggi insostenibile.

- Per produrre 1 kg di carne servono in media 15 kg di vegetali coltivati appositamente su terre fertili.

- Non è accettabile che un'enorme percentuale dei raccolti disponibili sia ancora utilizzata per nutrire gli animali d'allevamento, anche nella triste situazione in cui la fame e la malnutrizione uccidono quasi sei milioni di bambini ogni anno.

- Una comunità globale responsabile non può più permettersi di sottrarre risorse a tutti per la produzione di carne destinata a pochi. Più possibilità accessibili e sostenibili sono disperatamente necessarie al fine di garantire il cibo a tutti.

I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO

Che l'Unicef non si presti mai più a collaborazioni con iniziative che invece hanno lo scopo di incrementare il consumo di carne già oggi smodato, e che annulli al più presto l'attuale collaborazione con MEATing2008.

In fede,

(nome e cognome)

 
 
 

ALLARME AMBIENTALE: CHIUDIAMO GLI ALLEVAMENTI DI POLLI.

Post n°137 pubblicato il 12 Settembre 2008 da La_Vergine_Irrequiet
 

Rifiuti tossici prodotti ogni giorno dagli allevamenti di polli: 120 milioni di chili.
http://www.vegan3000.info/

(Curiosità e approfondimenti / Alcune cifre per riflettere)

 
 
 

che qualcosa si stia muovendo???

Post n°136 pubblicato il 08 Settembre 2008 da simoveganblu

(grazie Wolf)

L'appello di Pachauri, presidente dell'Ipcc, premio Nobel per la pace 2007 con Gore
"Rinunciare alla fettina almeno una volta alla settimana avrebbe un impatto notevole"Onu: "Mangiare meno carne
per salvare l'ambiente"

LONDRA - Rinunciare a fettina o bistecca (sia bianca che rossa) una volta alla settimana per salvare l'ambiente. Perché facendo sparire da tavola la carne almeno un giorno ogni sette si combatte il surriscaldamento globale. L'appello è rilanciato dall'Onu per bocca di Rajendra Pachauri, economista indiano, vegetariano, e una delle voci più autorevoli in materia di clima: presidente dell'Ipcc, il panel intergovernativo sui mutamenti climati delle Nazioni Unite, lo scorso anno ha ricevuto insieme ad Al Gore il premio Nobel per la pace.

L'impatto di quella che appare come una modesta rinuncia sarebbe notevole, più di quello che i non addetti ai lavori possono pensare: l'allevamento di bestiame, infatti, è responsabile del 18% delle emissioni complessive di gas serra, molto più del settore trasporti cui è attribuito il 13%. E, se per molte persone rinunciare all'auto può diventare molto problematico, scegliere insalata, frutta e verdura almeno una volta ogni sette giorni è decisamente più fattibile.

E anche più conveniente per l'ambiente. I numeri parlano chiaro: la produzione di un chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di metano, 23 volte piu dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai processi digestivi degli animali da allevamento.

Pachauri, che aveva già lanciato l'allarme all'inizio dell'anno a Parigi, ne parlerà domani a Londra nel corsodella annual lecture della 'Compassion in World Farming', un'associazione animalista britannica che ha chiesto al governo di impegnarsi per ridurre il consumo di carne del 60 per cento entro il 2020. Se l'industria della carne denuncia di essere ingiustamente nel mirino, la causa promossa dall'Onu ha già testimonial famosi, come sir Paul McCartney e il Italia l'ex ministro della Sanità Umberto Veronesi. E acquista una urgenza particolare, alla luce delle stime della Fao: secondo l'agenzia Onu per il cibo e l'agricoltura, il consumo di carne è destinato a raddoppiare nel 2050.

(7 settembre 2008)

 

 
 
 

UNA PETIZIONE CHE FARA' TREMARE L'ONU...:  “CIBO CONTRO ALIMENTAZIONE ANIMALE”

Post n°135 pubblicato il 20 Agosto 2008 da simoveganblu
 

UNA PETIZIONE X CONTRASTARE LA FAME NEL MONDO E LA DEVASTAZIONE ATTRAVERSO LA PROMOZIONE DELLA DIETA VEGETARIANA

Egregio Sig. Segretario Generale,

nel 1996, la “Rome Declaration of World Food Security” (Dichiarazione di Roma sulla Sicurezza Alimentare Mondiale) riaffermava “il diritto di ciascuno ad avere accesso ad un cibo sano e nutriente”. I firmatari impegnavano anche la loro volontà politica “a sradicare la fame in tutti i Paesi”.

Nel 2008, la malnutrizione e la fame stanno non solo aumentando in molte parti del mondo ma sono pronte a toccare nuovi picchi di sofferenza. Raccolti sprecati e in diminuzione, prezzi che salgono rapidamente, insostenibili pratiche agricole sono solo alcuni dei fattori che si legano per esporre a rischi mortali la vita delle persone vulnerabili.

Non è accettabile che un’enorme percentuale dei raccolti disponibili sia ancora utilizzata per nutrire gli animali d’allevamento, anche nella triste situazione in cui la fame e la malnutrizione uccidono quasi sei milioni di bambini ogni anno.

In nome dell’umanità, una comunità globale responsabile non può più permettersi di investire 7-16 kg di grano o semi di soia, fino a 15.500 litri d’acqua e 323 metri quadrati di terra da pascolo per la produzione di un solo chilo di carne bovina per coloro che hanno i mezzi per pagarla. Più possibilità accessibili e sostenibili sono disperatamente necessarie al fine di garantire il cibo a tutti.

Sfortunatamente, anche se gli esperti della FAO considerano “Il bestiame come una grave minaccia per l’ambiente”, consigliano semplicemente tecniche di allevamento differenti, alcune delle quali implicano il rischio di danneggiare ancora di più, forse irrimediabilmente, un ambiente già vulnerabile.

Tutte le persone affamate, molti milioni di vegetariani e quelli che sono in cerca di sane alternative alle tradizioni distruttive hanno il diritto di aspettarsi da coloro che prendono decisioni, da governi ed organismi internazionali, un’indagine scientifica di tutte le opzioni disponibili, incluso il vegetarismo. Questa risorsa – e stile di vita volto a preservare la vita- merita una ricerca obiettiva e un impegno promozionale, non da ultimo per la sua capacità di decidere della violenta battaglia del “cibo contro l’alimentazione animale” in favore dell’umanità.

Per questa ragione, ci appelliamo alle Nazioni Unite ed alle sue rappresentanze al fine di smettere di ignorare il vegetarismo e per studiarne invece i poliedrici benefici, con l’intento di incorporarli in future strategie per un mondo senza fame.

Cordialmente,

firma

FIRMA QUI:  http://un.evana.org/index.php?lang=it

 
 
 

BLOG TEMPORANEAMENTE CHIUSO PER PROTESTA CONTRO LIBERO.

Post n°134 pubblicato il 07 Agosto 2008 da Rivoluzione_Copernic

LIBERO HA OSCURATO IL SEGUENTE BLOG:

TOP VEGAN MODELS e il connesso profilo.

Chiediamo di conoscere i MOTIVI (così da comprendere e farci un'idea...)

e, se questi non esistono, CHIEDIAMO L'IMMEDIATA RIAPERTURA DEL BLOG.

Chiediamo la partecipazione in massa degli altri blogger.

Grazie a tutti.

 
 
 

FONTE: La Repubblica. La Terra salvata dai vegetariani

Post n°133 pubblicato il 04 Agosto 2008 da Rivoluzione_Copernic
 

 
 
 

consigli ecologisti per l'estate

Post n°132 pubblicato il 29 Luglio 2008 da rigitans

spesso gli ecologisti-quelli nudi e puri-vengono tacciati per
catastrofisti che non sanno nulla di quel che dicono e non ragionano,
cioè difendono le proprie idee ecologiste senza usare la logica.
a
me, che interessa salvare l'umanità e il pianeta da questo strisciante
pericolo, importa poco di queste stupide voci. ma per non dare adito a
certe polemiche, e per darvi la possibilità di informarvi, vi lascio questo link del convegno "Ritorno al nucleare. Conviene?Risolve?" ,
dove oltre che qualche politico e qualche amico degli industriali
parleranno anche molti esperti che vi daranno una panoramica sulla
questione piu' scientifica.

questo era per ricollegarsi alla questione nucleare dei post precedenti.

andando avanti, voglio parlare di alcune cose che potremmo fare in quest estate per ridurre il nostro impatto sull ambiente.
innanzitutto...dovete
comprare un frigo nuovo? se si, oltre a consigliarvi quelli classe a, a
basso consumo, e possibilmente delle dimensioni di cui avete
bisogno(non esagerate con le dimensioni), vi consiglio quelli con il
dispenser per l'acqua, così quando è estate avrete dell'acqua bella
fresca senza bisogno di aprire e chiudere il frigo in continuazione e
senza sprecare acqua. vi consiglio inoltre di riepire una brocca di
acqua a temperatura ambiente, così quando dovete bere prendete metà di
acqua della brocca e metà di quella fredda per averla alla temperatura
ideale.

...ma l'acqua voi, la riciclate?io si. quando devo
farmi la doccia, oltre a starci il meno possibile(max 10 min),  prendo
una bacinella per recuperare l'acqua prima che si scaldi. può essere
usata sia per innaffiare le piante, sia per buttarla nel water al posto
dello sciacquone, risparmiando così doppiamente acqua.
se lavate i
piatti a mano, potreste dopo l'insaponatura fare un primo sciacquo
veloce per togliere il sapone, e poi un bel risciacquo raccogliendo
l'acqua in una bacinella o un contenitore da usare nel water oppure per
innaffiare piante non"alimentari".

un
consiglio finale. avete un attività di somministrazione di alimenti?
conoscete eprsone che hanno un bar, una pizzeria, un ristorante o
qualsiasi attività in cui può accadere di avere cibo in eccesso che
andrebbe buttato diventando uno spreco?


ANDATE SUL SITO SITICIBO.IT
, E TROVERETE VARIE INFORMAZIONI PER COGLIERE DUE PICCIONI CON UNA
FAVA!AIUTARE GENTE BISOGNOSA ED EVITARE DI SPRECARE CIBO INUTILMENTE.

(è una notizia ascoltata su lifegate radio)

blog.libero.it/rigitans

 
 
 

PETIZIONE tofu e seitan per tutti (grande distribuzione , mense)

Post n°131 pubblicato il 29 Luglio 2008 da Rivoluzione_Copernic
 

L'universo dei vegani e vegetariani chiede a gran voce di poter trovare, comodamente e ovunque, le fonti proteiche di chi non fa uso di derivati animali: tofu e seitan(freschi e biologici) di almeno 3 tipi al naturale, e di almeno due tipi già cucinati (chiaramente sempre biologico).
E con ciò non ci riferiamo alla solita "cotoletta di soia" per nulla buona che già si trova più o meno sempre , ma a qualcosa di meno banale e meno industriale .

FIRMA:   http://www.firmiamo.it/tofueseitanpertuttigrandedistribuzionemense


Questo non solo per agevolare gli acquisti di chi già conosce i benefici di una alimentazine priva di derivati animali ma, soprattutto, per DIFFONDERE la conoscenza di tofu e seitan, promuovendo una nuova cultura del cibo (con grande vantaggio per l'ambiente, oggi soffocato dall'inquinamento causato dagli allevamenti).

Vegetariani e vegan chiedono anche che in tutte le mense (di lavoro, scolastiche, asili, altro ) sia disponibile un pasto( primo e secondo con contorno) VEGAN (cioè privo di derivati animali) bilanciato e completo.
Questo sempre sia per consentire di usufruire della mensa da parte di chi ha deciso nutrirsi senza derivati animali, sia per portare sempre più alla ribalta la conoscenza di piatti privi di colesterolo e grassi animali, ma ugualmente gustosi e saporiti, contrastando la comune credenza che i veg si nutrano esclusivamente di lattuga.
Si veda in proposito questo video
http://it.youtube.com/watch?v=TxvWHE6lycw


I risultati di questa petizione saranno portati a conoscenza di istituzioni, grande distribuzione, associazioni di commercianti, sindacati e datori di lavoro.

Qui un altro significativo video sulla scelta veg
http://it.youtube.com/watch?v=cvHk0Y7sI2k



Grazie per la collaborazione.

 
 
 

QUALCUNO MI HA SCRITTO...

Post n°130 pubblicato il 25 Luglio 2008 da simoveganblu

"Se è per difendere gli animali o le piante da maltrattamenti ci sono, ma se è per sottrarli al macello no!"

ECCO LA MIA RISPO:

Ti dirò. uno dei primi motivi x cui lotto CONTRO il consumo di carne è proprio per una questione di protezione degli alberi!!

Leggi qui:
http://www. viverevegan. org/FAQclean. htm#05

Questo è quanto ho riportato tempo fa sul mio blog TOP VEGAN MODELS:

sono solo riflessioni... ma spero possano essere utili...
...soprattutto x fare aprire gli occhi a chi si batte tanto x una pelliccia o x un singolo maltrattamento, e quindi è chiaro che ama gli animali, e poi nella sua pancia, anziché trovarsi pasta, riso, mais, piselli, legumi, seitan, etc. (come nella pancia del Prof. Veronesi e di altri 600 milioni nel Mondo), ci sono ogni anno centinaia di cadaveri di animali, oltre che maltrattati, anche seviziati a morte e uccisi pezzo dopo pezzo.Gli animali non vengono uccisi prima del "trattamento", ma la loro morte sopravviene in conseguenza di esso!In pratica vengono EVISCERATI, SQUARTATI, BOLLITI VIVI!!!, muoiono pezzo dopo pezzo...

E solo perchè a noi NON va di mangiare legumi (si contano ben 18 qualità differenti), o seitan, o pasta (il grano apporta anch'esso una quantità apprezzabile di proteine).


http://blog. libero. it/TOPVEGANMODELS/

Un bacio (scusa se ho scritto tanto, spero leggerai lo stesso!).
smuackkkk

 
 
 

Post N° 129

Post n°129 pubblicato il 22 Luglio 2008 da Scopri_me

LA DIETA
CHE FA BENE AL CLIMA




 



Secondo la FAO, gli allevamenti intensivi 
sono responsabili di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra,
più di quelle causate dall'intero sistema dei trasporti.
Uno studio
giapponese, inoltre, ha dimostrato che
un
taglio di carne da 1 kg produce tanto diossido di
carbonio quanto una automobile in 250 chilometri
e brucia l'energia
sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt.

Ecco perché essere vegetariani fa bene a noi ma è vitale per il pianeta!



  



http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/1987.html

 
 
 

Dal Corriere della sera del 20 maggio 2008

Post n°128 pubblicato il 09 Luglio 2008 da Rivoluzione_Copernic
Foto di Rivoluzione_Copernic

Dal Corriere della sera del 20 maggio 2008, così Veronesi: "L'umanità rischia un effetto a catena distruttivo: esaurimento di energia, di acqua potabile, di alimenti base per soddisfare consumismi alimentari errati. In Cina e in India è aumentato il consumo di carne, così come non si ferma in Occidente. I conti non tornano. Sei miliardi di abitanti, tre miliardi di bovini da macello (ogni chilo di carne brucia 20 mila litri d'acqua), 15 miliardi di volatili da alimentazione, produzione di combustibile dai cereali. Tra un po' non ci sarà più cibo. Grano, soia, riso, mais costano sempre di più e vanno a ingrassare gli animali da allevamento. Dobbiamo fermarci ora."

Continua l'articolo: In realtà, se aumenterà il consumo di materie prime per la catena alimentare basteranno pochi decenni per restare a secco. Con un 20% dell'attuale popolazione mondiale (ma non resteremo fermi a 6 miliardi) ipernutrita e quindi, malata... e un 80% denutrita e, quindi, malata. Senza contare le malattie infettive di ricchi e poveri.

Una visione pessimistica, ma reale che mi auguro si voglia e si possa scongiurare con responsabilità.
Cosa rispondono i signori che hanno finanziato con risorse pubbliche, e continuano a farlo, la filiera mortifera?
Cosa rispondono gli Assessori, i Sindaci e i Presidenti di Provincia con la carne tra i denti?
Cosa ci dicono gli strateghi al colesterolo delle associazioni Industriali, Commerciali, Artigianali, ecc, dell'infausta riproduzione cancerogena per il profitto?
Cosa ci dicono i Consorzi Dop, Igp della ignoranza tutelata e promossa? Quella dei Festival!

Avete di che riflettere sul danno responsabilmente causato, ignorando e emarginando chi richiamava su questi temi la vostra attenzione.

Saluti vegani!!

(Parma, 21 maggio 2008)

Luigi Boschi

 
 
 

Umberto Veronesi avverte: tutti vegetariani o sarà un disastro per l'umanità

Post n°127 pubblicato il 04 Luglio 2008 da simoveganblu
 
Foto di Rivoluzione_Copernic

Umberto Veronesi, noto oncologo di fama mondiale e neo senatore del partito democratico, ha annunciato che farà una battaglia a favore dell'alimentazione vegetariana.
20 maggio 2008
Fonte: Aduc

Il professor e neo senatore Umberto Veronesi ha annunciato che farà una battaglia a favore dell'alimentazione vegetariana. Le argomentazione di Veronesi partono dalla constatazione che con una popolazione mondiale in aumento, allevare il bestiame necessario a sfamare sempre più persone sarà sempre più oneroso, anche perché continueranno ad aumentare i prezzi degli alimenti base come grano, riso soia e mais.

Pesce e latte sono più che sufficienti a fornire l'apporto proteico, secondo Veronesi.

Senza la rivoluzione vegetariana il mondo si avvierà a una catastrofe, dove il 20% della popolazione sarà sovralimentata (e quindi malato di obesità) il restante 80% sarà denutrito e ugualmente malato.

qui

 
 
 

Effetto serra: vince l'alimentazione vegetale sul consumo "locale"

Post n°126 pubblicato il 04 Luglio 2008 da simoveganblu
 


Per risparmiare gas serra, molto più potente mangiare "vegetale" che "locale".
Uno studio di due ricercatori della Carnegie Mellon University, pubblicato nel numero di aprile 2008 della rivista scientifica Environmental Science and Technology, mostra che "comprare locale" ha un'importanza limitata, per risparmiare gas serra, mentre è molto più "potente" la scelta di consumare cibi vegetali anziché animali, consentendo un "risparmio" fino a 8 volte maggiore.

http://www.nutritionecology.org/it/news/news_dett.php?id=491

 

 
 
 

Una crudeltà per gli animali e per noi stessi - di Umberto Veronesi

Post n°125 pubblicato il 01 Luglio 2008 da simoveganblu
 
Foto di Rivoluzione_Copernic

Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d' amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c' è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele. La pratica della macellazione poi è un rito ripugnante: l' animale viene stordito per poi essere sgozzato in modo che la morte avvenga per dissanguamento, affinché la sua carne prenda un colorito più chiaro. Rinunciare alla carne inoltre è per me anche una forma di solidarietà e responsabilità sociale. In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento. Senza contare che il consumo eccessivo di carne è nocivo per la salute. Le cosiddette "malattie del benessere" (diabete non insulino-dipendente, aterosclerosi, obesità) colpiscono chi abusa di pasti copiosi e ricchi di grassi animali, mentre è dimostrato che una dieta ricca di vegetali ci protegge e ci aiuta a mantenere più a lungo il nostro benessere. Sono scientificamente convinto che il vegetarianesimo è una scelta non solo opportuna, ma obbligata. Per nutrire una popolazione in aumento costante saremo costretti a diventare vegetariani, ritornando in fondo alla nostra natura originaria. In termini evoluzionistici l' uomo discende dalla scimmia: il nostro organismo è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi e il nostro metabolismo è come quello dell' orango che si nutre di cereali e vegetali. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente, e ci rimetterebbe in armonia con gli equilibri naturali perfetti del nostro pianeta. - UMBERTO VERONESI

 

 
 
 

Diventate vegetariani e salverete la Terra

Post n°124 pubblicato il 01 Luglio 2008 da simoveganblu
 
Foto di Rivoluzione_Copernic

Altro articolo su Repubblica!!! Oltre a quello di Veronesi, qui sotto..

MILANO - Un giorno di cibo vegetariano alla settimana per salvare la Terra dall' effetto serra. La crociata viene rilanciata da Paul McCartney: per dare un futuro al mondo bisogna rinunciare alla bistecca. «Lo dice persino l' Onu», sostiene l' ex Beatles. Un giorno d' insalata alla settimana per salvare il pianeta. Nell' era dell' effetto serra, dei prezzi alimentari alle stelle e del Polo Nord che si scioglie come un ghiacciolo all' orzata nella canicola d' agosto, Paul McCartney - risolti i suoi guai patrimonial-matrimoniali - rilancia la vecchia crociata della scelta vegetariana. Una volta era questione di religione (come per i 150milioni di indù che non mangiano carne) o di moda. Oggi, dice lui, il problema è un altro: c' è da garantire un futuro al mondo. Come? Dando l' addio alla bistecca. «Lo chiede persino l' Onu - ha proclamato l' ex-Beatles, che da anni ha scelto un regime alimentare "verde" - Se vogliamo combattere i cambiamenti climatici dobbiamo mangiare meno carne. Magari eliminandola dalla nostra dieta del lunedì. È un' abitudine da prendere, come andare in palestra e per di più si fa del bene al globo». Dargli torto - dati alla mano - è difficile. Certo, vista dalla tavola di casa nostra la situazione non sembra poi così nera: un vassoio di salumi, un filetto al sangue o un pollo ai ferri sembrano piatti normali, sono buoni e (in apparenza) sani. Eppure, scientificamente parlando, Paul McCartney ha ragione. Un carpaccio di manzo inquina più di un Suv. Un hamburger divorato al tavolino di un fast food rischia di essere più destabilizzante per gli equilibri geopolitici mondiali di un conflitto locale nel Corno d' Africa. E i vegetariani (centinaia di milioni nel mondo, 2,9 milioni per l' Eurispes in Italia) sono i nuovi Gandhi del terzo millennio. Terrorismo gastronomico? Tutt' altro. La tavola è un business e la carne è il suo status symbol più ambito, il termometro della ricchezza di un paese. Nel 1961 il mondo ne consumava 71 milioni di tonnellate, oggi siamo a quota 248 milioni di tonnellate, cifra destinata a raddoppiare nel 2050. Niente di male, naturalmente, se non fosse che questa metamorfosi alimentare ha cambiato per sempre il pianeta, mettendo in allarme non solo l' ex-Beatles e le comunità salutiste ma anche i grandi organismi internazionali come la Fao. Il problema - al di là del rispetto per la vita degli animali - è quello più pragmatico dell' allocazione delle risorse. Una bistecca ne consuma molte più di una scodella di insalata o di un piatto di pastasciutta. E - come dimostra la folle corsa dei prezzi delle materie prime alimentari di questi mesi - non si tratta di risorse inesauribili. Prendiamo l' acqua: per produrre un chilo di carne se ne consumano 20mila litri contro i 200 circa che bastano per mettere in tavola un chilo di lattuga. Passiamo al frumento, protagonista negli ultimi dodici mesi di un rialzo (+170%%) che non ha nulla da invidiare a quello del petrolio. Nel 2008 (stime Fao) il mondo ne produrrà circa 2,13 miliardi di tonnellate di cui però solo 1 miliardo verranno trasformate in pane, spaghetti o biscotti. Circa 100 miliardi, invece, andranno ad arricchire l' industria dei biocarburanti mentre ben 760 milioni finiranno nei silos e nelle mangiatoie degli allevamenti di bestiame in tutto il mondo. Peccato che per far ingrassare di mezzo chilo un manzo servano circa quattro chili di cereali e che un vitellone ben pasciuto da 475 chilogrammi arriva al macello dopo aver ruminato nella sua breve vita quasi 1.300 chili di derivati dal frumento. Uno spreco "energetico" che diventa un rischio sociale in quei paesi del terzo mondo dove la corsa dei prezzi del grano non è solo una questione di dieta ma piuttosto di sopravvivenza quotidiana. L' inglese "The vegetarian Society" ha calcolato che la Gran Bretagna riuscirebbe a sfamare tutti i suoi abitanti con un regime vegetariano coltivando la metà (3 milioni di ettari) della terra che si lavora oggi senza riuscire - peraltro - a regalare al paese l' indipendenza alimentare. Il lunedì verde di McCartney però ha un altro obiettivo. Un mondo vegetariano - o perlomeno un mondo che consuma meno carne - è un mondo più pulito. Anche in questo caso basta un dato a fotografare il problema: gli allevamenti di bestiame sono responsabili per il 18% della produzione dei gas che causano l' effetto serra. Più di quelli prodotti dalle macchine, dai camion e dagli aerei sulle strade e nei cieli del mondo. L' economista Jeremy Rifkin è categorico: «La carne inquina più del petrolio, andrebbe tassata come la benzina». Non ha tutti i torti: l' istituto superiore di Agricoltura e allevamento di Tokyo ha calcolato, per rimanere in tema, che un chilo di manzo (più o meno il taglio di un buon arrosto sulla tavola di una famiglia italiana la domenica) genera emissioni di diossido di carbonio pari a una macchina che viaggia per 250 chilometri e brucia l' energia necessaria per tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt. Senza contare i vantaggi ambientali derivati da un miglior uso della terra: per l' università di Cornell una dieta vegetariana "impegna" la produzione di mezzo ettaro di terra l' anno contro gli 1,3 di chi si trova nel piatto due etti e mezzo di carne al giorno. Senza contare che mucche, pecore, capre e maiali occupano oggi da soli il 26% delle terre emerse non coperte da ghiacci. Non è un caso forse se la bandiera di un' alimentazione a base vegetale - prima che si scomodasse l' ex Beatles - è stata sventolata anche da una testa fine come Albert Einstein: «Nulla darà più possibilità di sopravvivenza alla terra quanto un' evoluzione verso una dieta vegetariana», diceva con la solita preveggenza. Un pianeta con meno bistecche e più insalata, però, non è solo una garanzia di lunga vita per il pianeta ma anche, meno prosaicamente, per chi sceglie di seguire i consigli di McCartney. I vecchi luoghi comuni secondo cui un' alimentazione priva di carne partorisce uomini scheletrici e fanciulle esangui sono scientificamente sfatati da tempo. L' American Dietetic Association ha riabilitato la dieta "verde" dal 1990 definendola «equilibrata». Il resto lo dicono le statistiche. Uno studio della Oxford Vegetarian society su 11mila persone durato 20 anni ha dimostrato che i morti per malattie cardiache sono il 43% in meno tra i vegetariani. Merito, come ovvio, del minor tasso di colesterolo nel sangue. Gli avventisti del settimo giorno - una confessione dove il no alla bistecca è una questione religiosa - sono uno dei campioni di popolazione a stelle e strisce dove l' incidenza di ischemie e di tumori al colon e alla mammella è minore. E quanto ai fisici scheletrici, il problema del terzo millennio, come sappiamo, è l' opposto: l' obesità. E anche qui i numeri la dicono lunga: il girovita abbondante è un problema per il 18% degli americani ma solo (si fa per dire) del 6% di quelli che mangiano solo vegetali. Cifre importanti che per un Occidente che spende l' 1% del Pil per combattere le conseguenze sanitarie e sociali della pinguedine. Statistiche e ritorni economici non sono però l' unica stella polare che guida l' esercito in crescita (soprattutto tra le teen-ager) dei vegetariani. L' utopia resiste ancora. «Come sarebbe la terra se nessuno mangiasse carne? La prima immagine che mi viene in mente è quella di un pianeta senza conflitti», dice Carmen Somaschi, presidente dell' Associazioni vegetariani italiani. Fare l' amore e non la guerra, come si diceva all' epoca dei figli dei fiori. E se proprio si è vegetariani e non si trova l' anima gemella, non ci sono problemi. Il futuro è già qui: il sito "www. greensingles. com" organizza appuntamenti galanti per accoppiare gli sfidanzati anti-bistecca. Se ci si affretta, magari, si trova anche McCartney in lista. - ETTORE LIVINI
 
 
 

Ricevo una mail.... interessante.... da Luigi.

Post n°123 pubblicato il 27 Giugno 2008 da Rivoluzione_Copernic
 

LEGGETE QUESTO ARTICOLO: Diventate vegetariani e salverete la Terra
(Repubblica 25/06/2008)

Cosa aggiungere alla perseverante stupidità dell'economia della carne, ma anche a quella del latte, delle uova, dei polli, dei pesci, ecc.? Il loro danno ormai è palese! Cosa ancor più grave è che queste ormai assurde economie sono sostenute con risorse pubbliche!! La dice lunga sulla qualità dei nostri politici e imprenditori!!

Ma non è solo un problema ambientale, salutistico, sociale (fame nel mondo), economico... è principalmente un problema etico nei confronti di esseri che hanno diritto alla propria vita, nei confronti dell'umanità affamata!
Non c'è più tempo!

No qui a Parma si fa Novemberporc, in ogni occasione si celebra prosciutto, salame, salumi, parmigiano reggiano, ecc

Provate a invitare, viste le ingenti somme finanziate per il Festival Verdiano, o a quello della Poesia, Paul McCartney... Renderebbe Parma più consapevole e meno mortifera!... per tutti e finalmente qualche lira pubblica sarebbe anche ben spesa...

Azzali, manda questo articolo ai tuoi associati imprenditori (UPI)? Che ne dici?
Malanca, Vedrini (Ascom e Confesercenti) provate a divulgarlo davanti alla grande distribuzione o ai negozi alimentari!!

Ubaldi (ex Sindaco) sei ancora convinto del 40° anniversario del "Dolce Parma" in piazzale della Pace?
Bernazzoli e Ferrari (Prov. PR) come la mettiano con il vostro impeterrito sostegno a questa economa devastante!!

La storia e i fatti vi stanno rendendo ridicoli!

Luigi Boschi

visita il blog: www.luigiboschi.it 

 
 
 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Rivoluzione_Copernic
Data di creazione: 23/08/2007
 

IL FATTO E' CHE C'E' CHI VIVE SENZA CARNE...

 

...NON SOPPORTO PROPRIO...

...ki accarezza cani e gatti e poi fa 

la fila dal macellaio xfar uccidere altri animali 

 

 

L'UOMO NON HA ALCUN BISOGNO...

L'UOMO NON HA ALCUN BISOGNO DI MANGIARE CARNE...

CONTINUA a leggere QUI 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

pecoraroenricodaniscxdadicantonitommy0082roberth_milanoiceman_5132chiariste1982MolteniAlessandroAdolciolinaelenafaracabietta2008unamamma1andrea.iaianicercotechiaraducciodelia.miao
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963