Pensiamo a Rescaldina, e facciamolo Insieme.
Rescaldina come il nostro Paese, il nostro Comune, la nostra Amministrazione, i nostri bisogni, le nostre esigenze, la nostra famiglia, la nostra casa, i nostri figli, i nostri genitori, il nostro lavoro, il nostro svago, il nostro territorio, i nostri boschi, etc. , ma l'importante è farlo Insieme.
Pensare Insieme ai Rescaldinesi: con chi questa Rescaldina la sente propria e quindi degna di attenzione e non come un qualcosa di cui servirsi: da usare ed abbandonare, da sporcare, da denigrare e poi dare le responsabilità ad altri. Con chi la vuol cambiare in meglio, ma soprattutto per il meglio di chi ci vive e lavora.
Pensare a Rescaldina, ma farlo Insieme.
RIpensiamoci liberi da preconcetti di sorta, così da riuscire a costruire un percorso condiviso per saper cogliere bisogni ed offrire soluzioni. In questo caso il tempo non è tiranno: vediamo di riuscire a seminare per poter raccogliere.
Non è difficile! Dipende da quanti ci impegnamo a RIpensare!
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Sì, sì, credo che l'identificazione sia stata corretta, anche perché i dati presenti non lasciano spazio ad interpretazioni... diamoci quindi pure del tu!
Sono d'accordo sul fatto che manchi ancora una significativa informazione alla cittadinanza ed in questo senso ritengo prezioso questo blog, pubblicizzato sul periodico cittadino "Partecipare", attraverso cui io stesso ne sono venuto a conoscenza. Concordo anche sul fatto che occorra ben selezionare ed accudire i semi, per poi sperare di avere un buon raccolto. Tuttavia, mi permetto di dissentire sulla questione del "tempo". Infatti, se quanto mi è stato riferito in merito all'ultimo Consiglio Comunale è corretto, è stata chiusa ogni possibilità di un acquisto della struttura in un periodo a breve (e medio?) termine. Ora, tale scelta potrebbe indurre l'attuale proprietario del Cinema Teatro "La Torre", la Parrocchia, al fine di impedire un ulteriore deterioramento della struttura e al tempo stesso allo scopo di reperire fondi per avviare i lavori di ristrutturazione degli oratori (perlomeno quelli minimi indispensabili per garantirne il funzionamento), ad intraprendere trattative di vendita con terzi, che potrebbero non farne un uso "appropriato", ossia che non garantirebbero che la struttura in questione venga utilizzata secondo quanto previsto da chi l'ha progettata. Sicuramente l'investimento in questione è considerevole, ma sono certo che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini lo appoggerebbe, non solo alla luce dei tanti interventi già effettuati, ad esempio proprio dalle colonne di "Partecipare", ma considerato anche il valore stesso della struttura, che viene percepita come "rescaldinese d.o.c.". Ciò sia in un'ottica di ricordo del ruolo da essa svolto nel passato, quando il Cinema Teatro ha ospitato diversi illustri personaggi (per fare due esempi: Franco Battiato e i Pooh), sia nell'ottica di possedere una struttura che possa sotto più aspetti rilanciare la vita sociale, ad oggi seriamente compromessa, del nostro paese. (E poi... perché non si è pensato allora di coinvolgere i rescaldinesi anche nelle "operazioni preliminari"? La cittadinanza è stata forse informata delle decine di migliaia di euro spese per valutazioni dell'immobile da parte di studi professionali? Non avrebbe dovuto già esprimersi in merito a questa spesa?).
Occorre quindi, in conclusione, prendersi cura al più presto del destino del Cinema Teatro "La Torre" per riscattare questo bene comune a cui larga parte dei rescaldinesi sono legati e per impedire che ancora una volta risulti vincente la logica dell'"ubi maior, minor cessat", che tu stesso accusi in un tuo articolo in merito ai rifiuti. In quest'ottica colgo dunque il tuo appello a RIpensarci insieme, ma prima che sia troppo tardi...
A RIsentirci,
Gianluca |
(Rispondi)
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