Creato da giramondo595 il 14/11/2008

CHIACCHERE FRA AMICI

DI TUTTO UN PO'

 

 

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Ritorna Giufà con le sue avventure

Post n°564 pubblicato il 28 Luglio 2012 da giramondo595

Carissimi amici, con l' augurio di farvi
trascorrere un lieto fine settimana, voglio
condividere con voi un' altra avventura di Giufà

La tela

Un' altra volta la madre chiamò Giufà e gli disse: - Vediamo se sei buono, almeno, di vendermi questa tela. - E gli dette certa tela di cui voleva disfarsi. - Se ti capita qualche chiacchierone non gliela dare, che quello t' imbroglia certamente. Devi venderla a qualcuno di poche parole.
- Và bene.
Giufà piglia la tela e si mette a girare il paese, gridando la sua merce: - Chi vuol comprare la sua tela!
Lo ferma una donna: - Fammi vedere. - E dopo che l' ebbe vista: - Quanto vuoi?
Allora lui: Tu chiaccheri troppo. Mia madre non vuole che dia la tela alla gente chiacchierona.
E sene andò. Più in là incontrò un' altra donna, che gli fece le stesse domande; ma lui con la scusa che parlava troppo, non gliela dette. E così con tutti; poiché pareva che tutti parlassero troppo.
Passò davanti a un palazzo, e vide in fondo al cortile una statua; le si avvicinò e le chiese se voleva comprare la tela.
La statua non rispose, e lui tutto contento di avere trovato una persona come diceva sua madre, le lasciò la tela, attorcigliandogliela al collo: - Quando vengo a prendere il denaro?
In questo momento, una cornacchia che stava appollaiata dietro la testa della statua, spaventata fece: crai, crai, così che Giufà credette che la statua dicesse: domani, domani. - Hai detto domani? - chiese- Và bene, domani ci rivedremo.
E ritornò a casa. La madre appena lo vide gli domandò:
- E la tela?
- L' ho venduta.
- A chi?
- Ad una donna che non parlava?
- E i denari?
- M' ha detto di ripassare domani
- E dove abita questa donna?
Dalla risposta di Giufà la madre capì che si trattava della statua del palazzo, e afferrata la stanga cominciò a suonargliele, gridando: - Brutto scimunito, mi hai rovinata!
Basta, Giufà riuscì a scappare, e cose subito nel palazzo della statua a farsi ridare la tela. Ma la tela non c'era più.
- Dammi la tela o il denaro- gridò Giufà
Ma la statua non rispondeva: allora Giufà arrabbiato, afferrò un sasso e lo lanciò contro la statua. La colse nella testa, che si ruppè, spargendo intorno una grande quantità di monete d' oro. Giufà le raccolse in men che si dica, e in una corsa fu a casa.
- Mamma guardate!
- Chi te le ha date?
- La statua.
- E come hai fatto per averle?
Giufà le raccontò pane pane, vino vino, tutta la storia della sassata. Allora la madre gli disse: -
Per carità, non dire niente a nessuno che hai rotto la statua.
E lui: Siete contenta, eh, di tutti questi quattrini?
- Ma che quattrini, questo è tutto ferravecchio.
Poi prese il mucchio di denaro e lo nascose sotto il letto; quindi gli disse:
- Aspettami qua, intanto io vado a stendere la biancheria al sole.
La madre però, andò sul tetto, e cominciò a buttar di tra le tegole, uva passa e fichi secchi.
Giufà allora si mise a gridare: - Mamma, mamma! Piove uva passa e fichi secchi!
E la madre dal tetto - Ma che, tu sogni!
- Sì mamma; piove uva passa e fichi secchi.
E la madre seguitando a buttar dentro: - E tu mangia, allora, mangia.
Intanto pel paese si vociferava qualche cosa della statua rotta; e già si sapeva che l' autore di
ciò era Giufà.
La polizia volle veder chiaro in quelle dicerie; e mandò a chiamare madre e figlio.
La madre, prima di entrare dal giudice, aveva raccomandato a Giufà, che non dicesse niente;
ma Giufà appena il giudice gli domandò se era vero quello che si diceva, rispose:
- Sissignore - E la madre: - Non è vero!
E il figlio: - Ma sì, mamma, non vi ricordate quando portai a casa il mucchio di monete d' oro, che poi era ferravecchio?
La madre negava sempre. Allora il giudice domandò al figlio in che giorno era stato.
E Giufà: Quel giorno che pioveva uva passa e fichi secchi.
E solo così il giudice si persuase che quello era veramente uno scemo e rimandò a casa madre e figlio.
Qualche giorno dopo la madre uscì per certe sue faccende; e durante la sua assenza il figlio chiamò un cencaiolo che passava, per dargli tutto il ferravecchio.
- Così leviamo quiest' ingombro - pensava
Il cencaiolo, figuratevi se non fu contento dell' affare: gli dette in cambio una manata di soldini, lucidi, lucidi, e se ne andò più svelto che potè.
Quando la madre fù di ritorno, il figilo le andò incontro tutto giulivo: - Eh mamma, oggi, spero sarete contenta di me.
- Che cosa hai fatto di bello?
- Ho venduto tutto quel ferravecchio. Vedete quanti bei soldi ho avuto?
A questa notizia la madre gliene suonò tante e tante sulle spalle, che fù proprio un miracolo se non l' ammazzò

Bacioni a tutti voi 

  

 

 
 
 
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...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

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UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI VOI

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AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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