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La sposa bianca e la sposa nera

Post n°753 pubblicato il 08 Febbraio 2014 da giramondo595

La sposa bianca e la sposa nera

  Fratelli Grimm.

Un giorno il Signore scese sulla terra, prese l'aspetto di un povero viandante e si incamminò lungo una delle tante strade del mondo. Passò vicino a un prato dove una donna e sua figlia falciavano l'erba, mentre poco lontano la figliastra la raccoglieva con il rastrello.
- Potreste indicarmi la strada che porta al villaggio?- chiese il Signore per mettere alla prova il cuore delle due donne.
- La strada per il villaggio! Indovinala, grullo!- rispose la madre ridendo.
- Gettate per aria il cappello e guardate dove cade: quella è la direzione giusta - rincarò la figlia.
Allora il Signore le guardò severamente e, puntando l'indice verso di loro disse:
- Possiate diventare nere e brutte come è nera e brutta la vostra anima.
Subito le due donne divennero orribili e nere come il carbone, ma la figliastra, che intanto si era avvicinata, ebbe compassione del povero vecchio e gli propose:
- Buon uomo, venite: vi accompagnerò io.

Il viandante la seguì e, giunto nei pressi del villaggio, si fermò e disse :
- Io sono il Signore, e voglio ricompensare la tua buona azione: chiedi tre cose e le avrai -.
La buona fanciulla restò pensierosa un momento.
- Vorrei essere bianca e bella come il sole. - confessò
- Cosi sia - mormorò il Signore; e subito la ragazza divenne una bellezza abbagliante ed ebbe la pelle bianca come la neve.
- Vorrei avere in tasca un borsellino sempre pieno di denaro - continuò .
- Così sia. Ma cerca, ora, di non dimenticare la caso più importante. Talvolta la bellezza e ricchezza portano sventura.
- Vorrei raggiungere la salvezza eterna - balbettò la fanciulla confusa, e il Signore per la terza volta:
- Così sia - Poi sparì.

La sventura che la bellezza può portare seco incominciò subito per la ragazza; infatti, non appena tornò al campo, vi trovò la matrigna e la sorellastra che si guardavano sbigottite, imprecando, perché erano diventate nere e brutte come tizzoni d'inverno. Vedendo lei così bella e così bianca schiattarono di rabbia e incominciarono subito a coprirla di male parole, poi decisero di tenerla sempre chiusa in casa affinché nessuno la vedesse e di farle sbrigare i lavori più faticosi, nella speranza che, col tempo, tanta bellezza finisse con l'avvizzire. Da allora la ragazza non poté più uscire di casa e sgobbava dalla mattina alla sera lavorando per quattro: ma nonostante le fatiche sembrava diventare ogni giorno più bella.
Ella aveva un fratello che si chiamava Reginaldo ed era cocchiere alla corte del re. Il giovane veniva a trovarla ogni tanto, perché le voleva molto bene. Un giorno prese la tela e i pennelli e le fece un ritratto, poi lo portò a palazzo reale e lo collocò nella sua cameretta. Quando era libero dal lavoro, andava lassù per contemplare la radiosa immagine e gli sembrava di avere vicino la sorella.
Gli altri servi, incuriositi, vollero sapere che cosa il cocchiere custodisse nella sua stanza, e quando videro il bellissimo ritratto ne parlarono al re.

- Sire, il vostro cocchiere tiene in camera sua il ritratto di una fata o di una principessa di una bellezza straordinaria.
Allora il re chiamò Reginaldo e gli ordinò di mostrargli quel ritratto, poi esclamò:
- Ecco la fanciulla che vorrei sposare. Ma chi è?
- E' mia sorella - rispose il cocchiere - non è una principessa e non ha sangue reale nelle vene.
- Eppure soltanto lei è degna di diventare regina - affermò il sovrano che se ne era subito innamorato - Prepara il cocchio reale e va a prendere tua sorella. Le porterai in dono un abito tessuto di fili d'oro e un diadema di perle.
Reginaldo, felice, ubbidì, e poco dopo arrivò a casa e consegnò alla sorella l'abito e il diadema.
- Indossali subito - esortò - Poi vieni con me al palazzo perché il re vuole sposarti.
La buona fanciulla corse a vestirsi, ma la sorellastra divenne livida di rabbia.
- Vedi che fortuna ha lei! - gridò rivolta alla madre - Diventerà regina . E io? - E incominciò a piangere lacrime di dispetto.
La madre che era anche un po' strega, la consolò :
- Lascia fare a me. Ti assicuro che non sposerà mai il re.
E subito con le sue arti magiche annebbio la vista del cocchiere affinché non distinguesse più una persona dall'altra e fece diventare la buona fanciulla sorda da un orecchio.
Poi tutte e tre salirono nel cocchio e Reginaldo guidò i cavalli verso la reggia. Lungo la strada incominciò a cantare:

" Copri, copri, sorellina, quel vestito da regina, che tu giunga al tuo signore bianca e bella come un fiore ".

La giovinetta non capì, perché era sorda da un orecchio, e chiese alla matrigna :
- Che cosa dice, mio fratello?
- Dice di levarti l'abito d'oro e di regalarlo a tua sorella.
La fanciulla fu meravigliata, ma ubbidì subito ; indossò il modesto vestito da casa della sorellastra che si mise indosso il sontuoso abito di fili d'oro. Poco dopo il cocchiere ricominciò :

" Copri , copri, sorellina, quel vestito da regina, che giunga al tuo signore bianca e bella come un fiore "

- Che cosa dice, mio fratello? - chiese di nuovo la giovinetta alla matrigna.
- Vuole che tu dia a tua sorella il diadema di perle - le rispose, e la ragazza ubbidì.
Infine passarono sopra un fiume vorticoso, il cocchiere ripeté le solite parole.
- Tuo fratello desidera che tu ti affacci allo sportello - spiegò la matrigna. La ragazza si affacciò e subito madre e figlia l'afferrarono e la gettarono di sotto.
Ella scomparve nell'acqua, si trasformò in un'anatrella bianca e si allontanò nuotando.
Rimaste sole, la matrigna coprì la figlia con un fitto velo, poi proseguirono il viaggio. Non appena il cocchio entro nel cortile della reggia, il re che aspettava ansioso, corse a incontrare la sua promessa sposa e la pregò di togliersi il velo ; ma non appena vide quell'orribile ceffo nero come il carbone si rivolse sdegnato al cocchiere:
- Ti sei fatto beffe di me! - gridò ; e comandò alle guardie di gettare Reginaldo in prigione.
Ma la strega con le sue arti magiche offuscò anche la vista del re. Il quale non riuscì più a vedere bene in faccia la brutta ragazza e non ebbe il coraggio di rispedirla a casa sua. L'accolse alla reggia assieme alla madre, ma da quel giorno divenne triste e pensieroso.
Sotto le finestre della cucina del castello scorreva un ruscello dove i cuochi attingevano l'acqua. Un giorno uno sguattero che voleva prenderne un po' per lavare i piatti, vide avvicinarsi alla sponda un'anatrella che gli domandò :
- Dov'è mio fratello Reginaldo?
Sbigottito, rispose che il cocchiere era in prigione, e l'anatrella chiese ancora:
- Dov'è la sposa nera?
- A palazzo, vicino al re - rispose il servo. L'anatrella si mise a piangere, poi si allontanò. Ritornò il giorno dopo, e l'altro ancora , fino a quando lo sguattero si decise a raccontare tutto al re.

Allora il re prese la spada e si appostò vicino al ruscello; quando vide arrivare l'anatrella le taglio la testa.
Subito apparve una fanciulla bella come il sole, bianca come la neve, proprio quella del ritratto.
Tutto fu spiegato, naturalmente: Reginaldo uscì di prigione, dove invece entrarono la malvagia matrigna e la figliastra; il re mise l'anello al dito della sua sposa bianca, e fu felice per sempre con lei.

 

 
 
 
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...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

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AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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