CHIACCHERE FRA AMICI

5^ tappa


La fermata di questa escursioneè Guardia Piemontese, un paesinoa 15 km. da Paola.Attraversata la statale 18 in direzione diSalerno,allo svincolo di Guardia Piemontesesi attraversa la frazione marina del paese, la locaLità di Terme luigiane e si saleverso l' interno.
 Guardia Piemontese (La Gàrdia in lingua occitana) è un comune della provincia di Cosenza.Ha la particolarità di essere una isola linguistica occitana del meridione italiano,insieme a quella di Faeto e Celle San Vitoin provincia di Foggia. Fu fondata nel XII secolo da rifugiati valdesi provenienti da Bobbio Pellice in Piemonte. Era conosciuta in passato anche come Guardia Lombarda.Già nota con il nome di Casale di Fuscaldo, chiamata successivamente Guardia Fiscalda, Guardia dei Valdi e Guardia Lombarda,solo in anni più recenti ha preso la denominazione attuale di GuardiaPiemontese. L'aggettivo "piemontese" del nome, deriva dall'origine valdesedella popolazione locale, la quale a causa della povertà, dell'intolleranzareligiosa e delle persecuzioni subitenelle proprie terre, in Piemonte, dovette fuggire alla ricerca di un luogo più sicuro e ospitale e si trasferìin Calabria dove fondò il paese di Guardia. Altre comunità di valdesi sistabilirono in alcuni paese vicini,a Montalto Uffugo, e a San Sisto dei Valdesi.I Valdesi arrivarono in Calabria tra il XII e il XIII secolo dal Piemonte,provenienti soprattutto dalla Val d'Angrogna e dalla Val Pragelato. Gli abitanti di Guardia Piemontesevissero senza conflitti perdue-tre secoli con le comunità cattolichecircostanti. Dopo la loro adesione alla riforma protestante il cardinale alessandrino Michele Ghislieri (futuro papa Pio V),deliberò che venissero annientati sia i valdesi del Piemonte che quelli della Calabria. Scatenò così contro di loro una crociata e li sterminò.La persecuzione religiosa si portò, in tempi antichi, fino nella parte antica di Guardia (il cosiddetto "paese")con scontri e violenze e l'uccisione di gran parte della popolazione, compresedonne e bambini. I pochi supersiti scampati al massacro furono costretti alla conversione. Rimane a tal testimonianza la porta del sangue,chiamata così dal 5 giugno 1561, oltre ai nomi delle strade che ricordano tali fatti storici.
Il costume delle donne guardiole si presentain un duplice aspetto: quello di tutti igiorni (in uso fino a pochi anni fa)chiamato tramontana e quello da sposa chiamato dournë.Per quanto riguarda quest'ultimo, si osserva che la caratterizzazione principale è costituita dall'assenza di vita e dal grembiule che stringe il corpo al disopra del seno.In questa caratteristica, alcuni autori vedono una inquietante rassomiglianza conl'abitello penitenziale (sambenito), di origine spagnola, imposto ai guardioli dopo la strage del 1561.Tale ipotesi sull'origine di questo costume pare essere confortata da altre osservazioni. La vita alta appiattisce ilineamenti del corpo e, dato il peso considerevole della stoffa usata, finisce con il causare l'abbassamento dei seni (l'indumento forse era legato a pratiche di espiazione imposte dai domenicani!). Inoltre il copricapo (pënalh) costituito da una pesante corda a forma di cuore aveva la particolarità di strappare col tempo i capelli finoa condurre alla calvizie.Quale che sia la sua origine, questo costume è molto bello da ammirarsiEsso si compone di:camicia bianca (chamizë) indossatadirettamente sulla pelle, con collettorotondo (gourgìerë) e maniche lunghe con sbuffi (bof).sottabito (camëzoùël) di colore rosso.abito (gounèlë) della stessa lunghezzadel sottabito e di colore verde o blu.lungo grembiule (fodil) di colore rossoannodato al di sopra del seno con ampiofiocco sul davanti posto a destra o a sinistra a seconda che si trattasse didonna nubile o sposata.fazzoletto (moucalourë a la band) che pende dall'alto e infilato nel grembiule in posizione opposta al fiocco.mezze maniche (mézë manu) di colorerosso e con alti risvolti del colore dell'abito
 Questa è la Porta del sanguePorta principale d'ingresso il cui nome ci rimanda immediatamente ai giorni bui della repressione. L'innocente sangue dei Valdesi uccisi in loco, nella tragicanotte del 5 giugno 1561 dal castellosi riversò nelle viuzze, fino ad oltrepassare la porta principaled'ingresso che dal 1561 venne chiamata La porta del sangue.È composta prevalentemente da ciottoli di diversa grandezza, frammenti di laterizio e di pietre rozzamente squadrate legate con malta di diverso spessore.
Questa è la Chiesa del SS.Rosario, ex convento dei DomenicaniFondato dai domenicani nel 1600e consacrato nel 1616. Di notevole pregio artistico è l'antico coro ligneo scolpito a mano alla metà del XVII secolo. Composto da 33 scanni divisi in due ordini di posti: 21 superiormente e 12 più in basso. I pannellimeravigliosamente scolpiti sono divisi da alte colonne.I braccioli degli scanni rappresentano figure femminili.Alle spalle dell'altare si trovala tomba di Mario Spinellifiglio del marchese Salvatore Spinelli, morto nel 1636. Le mura abbellite da tipiche e antiche tele su cornici artistiche presumibilmente di epoca del sec. XVI e da colossali e vivaci affreschi 
  Questa è la  Roccia di Val PellicePosta nella Piazza Chiesa Valdese così denominata perché ivi anticamente sorgevail tempio Valdese. Lastrone di rocciaalpina collocata a specchio su unabase di cemento armato. Fu portata dai monti di Torre Pellice (TO) nel 1975. Vi è incisa una scritta molto significativa per il popologuardiolo tratta dal verso del Profeta Isaia (51.1): «Considerate la roccia da cui fostetratti» Il 5 giugno 2008 l'amministrazione comunale ha istituito "LA GIORNATA DELLA MEMORIA" in ricordo dell'eccidiodel 5 giugno 1561. Sotto la Roccia èstata posta una lapide, su cui sono riportati i 118 nomi dei martiri guardioli uccisi inquella tragica notte del 5 giugno 1561. 
Questa è la Chiesa di Sant'AndreaApostolo. Dedicata al Patrono di Guardia Piemontese. Interessante da vedere è il portale di tufo sormontato dallo stemma di Guardia Piemontese La Torre
  Questo è lo stemma del portale della Chiesa.Carissimi amici, permettetemiuna piccola divagazione.La vista di questa chiesa, mi ha fatto venire alla mente il mio paese natio sullacosta Ionica catanzarese.Qualcuno si starà chiedendoche c'azzecca?... tutto ciònella narrazioneEcco spiegato l' arcano. Sant' Andrea Apostolo è il protettore del mio paesionatio ed a questo santo è dedicatauna splendida chiesa. Perciò sonostato felicissimo di vederla.Inoltre ho scoperto che ilsanto originario di Patrassoin Grecia è anche il santoprotettore di questa cittadinaChe ne dite non è splendidotrovare in un' escursionecosì tante analogie?!..Per i curiosi, eccociò di cui vi parlavoLa chiesa di S.Andrea Apostolo 
ed il santo 
ed ora continua l' escursione per Guardia Piemontese 
Questa è la Torre di Guardia, Risalente intorno all'anno 1000. Come tutte le torri ubicate sui promontoridella costa aveva la funzione di segnalarel'eventuale presenza di navi saracene, che in quel periodo infestavano il Mediterraneo. 
Questo è un  Bassorilievo. Opera dello scultore Giuseppe Tarantino. Offerto al comune di Guardia Piemontese dalla Regione Piemonte su richiesta del Presidente dell'Associazione Piemontesi nel mondo di Pinerolo (TO).Rappresenta la storia dell'emigrazione piemontese ma anche di quella calabrese.Inaugurato il 17 luglio 2000, rappresentaper il popolo guardiolo la continuitàdelle proprie radici che lo legano al Piemonte.
Per concludere questa escursione, sulla via del ritorno incontriamo questa splendidafamigliola di gattiCome scrisse un celebre filosofoturco, " Larga la foglia, strettala via, dite la vostra che io ho dettola mia ". Questa piacevolissima ( lo spero tanto ) escursione finiscequi. Il resto alla prossima. Per la precisione la 6^.Non mancate!.....
  Bacioni a tutti coi carissimi amici