CHIACCHERE FRA AMICI

Buona befana a tutti!!.. Parte 2^


Con un viaggio nelle tradizioni popolari in italia e nel mondoper questa solenne ricorrenza cristiana che ricorda la venutadei Re magi a Betlemme da Gesù Bambino e che gli hanno portatoin dono Oro, incenso e mirra .La prima ce la offre la nostra amica Zelda ed il suo blog Pregi e difetti....secondo me ha moltissimi pregi e zero difetti.Tratta di una regata storica nella magica Venezia. Nel messaggio, mi sono permesso di inserire anche la storia della mascareta.VENEZIA: LA REGATA DELLE BEFANE
 
In occasione dell' epifania, ogni 6 gennaio, a Venezia si svolgerà la Regata delle Befane, giunta ormai alla sua trentatreesima edizione.Questa bella manifestazione è organizzata dalla Canottieri Bucintoro, nota società remiera veneziana, fedelissima alle tradizioni della Serenissima.Dopo aver superato una selezione, cinque veterani del "remo" di età superiore ai 55 anni, travestii da befane, si sfidano lungo il Canal Grande, la "strada acquea" maggiore di Venezia, in una breve ma intensa gara in mascareta ad un remo.Come sempre accade, centinaia di appassionati della voga alla veneta, ma anche semplici curiosi e turisti, si affolleranno lungo le rive del Canal Grande, soprattutto vicino al Ponte di Rialto, punto previsto per il traguardo.Probabilmente anche quest'anno, vicino all'arrivo, sarà allestito il pontile per le premiazioni ed un banchetto dove si serviranno gratuitamente cioccolata calda, caramelle per i bambini e, data la temperatura, il molto gradito vin brulè.E' questa la prima regata dell'anno, che da anche il via alle varie manifestazioni per il carnevale. E' questa la prima regata dell'anno, che da anche il via alle varie manifestazioni per il carnevale. Per i più curiosi vorrei dare qualche informazione sulla mascareta un imbarcazione Veneziana, comunemente detta sandoli.La mascareta, imbarcazione veneziana, è un tipo di sandolo leggero, utilizzato principalmente per la pesca, ma anche per le regate e il diporto lagunare. Ha una lunghezza che può variare tra i 6 e gli 8 metri circa. La lunghezza dipende in base al numero di vogatori, che possono essere da 1 a 4.È larga al massimo un metro e 18 centimetri, la fiancata invece è alta 38 centimetri. Il peso si aggira sui 120 chilogrammi. Tra i vari tipi di sandoli, la mascareta è oggi sicuramente quello più diffuso in tutta la laguna di Venezia. Tale primato è dovuto sia alle sue doti di leggerezza e di manovrabilità sia, alla sua essenzialità costruttiva, che da come risultato un costo realizzativo più contenuto rispetto a quello delle altre tipologie di sandoli.A due o a quattro remi, la sua lunghezza varia dai sei agli otto metri circa. Leggenda vuole che il suo nome derivi dal frequente uso che ne facevano le prostitute mascherate. Per la sua "semplicità" strutturale, la mascareta viene spesso realizzata da dilettanti che, ignorando i dettami della tradizione costruttiva veneziana, danno vita ad imbarcazioni ibride, con forme e strutture che lasciano al quanto a desiderare. La mascareta viene oggi utilizzata nelle competizioni femminili e dei giovani, ed apparve per la prima volta in Regata Storica nel 1931.
 
 
 
Dal blog: La vita è bella - vivi il tuo sogno http://blog.libero.it/belladentrosdella nostra amica SandraA Firenze, come ogni anno, il 6 gennaio l'Opera di Santa Maria del Fiore organizza la rievocazione storica della Cavalcata dei Magi. Il solenne corteo con in testa i Re Magi a cavallo, in sontuosi abiti di seta ispirati a quelli dell'affresco di Benozzo Gozzoli, sarà composto da circa 700 figuranti, tra cui quelli della Repubblica fiorentina. Dopo la partenza da Piazza Pitti, alle ore 14.00, il corteo si snoderà lungo le strade del centro di Firenze fino ad arrivare in piazza Duomo, alle ore 15.30. Qui, dopo il saluto dei figuranti e lo scoppio della colubrina, i Re Magi deporranno i loro doni ai piedi delPresepe vivente. All'intervento di Franco Lucchesi, Presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore, seguirà la lettura del brano del Santo Vangelo dei Magi e il saluto S. Em.za Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo Metropolita di Firenze. Quest'anno per la seconda volta prenderanno parte al corteo i rappresentanti di alcune comunità etniche presenti a Firenze nei loro abiti tradizionali.A partire dall'anno 1997, in coincidenza col VII° Centenario della fondazione della Cattedrale, il Capitolo e l'Opera di S.Maria del Fiore hanno voluto riprendere un'antica tradizione fiorentina: la "festa de' Magi". Si sa che il calendario cristiano, in Oriente ed in Occidente, da epoca antichissima, dedica il giorno 6 gennaio, dodicesimo dopo il Natale, alla festa dell' EPIFANIA. Questa parola, di origine greca, significa "manifestazione". Si riferisce all'episodio narrato dal Vangelo secondo Matteo (2,12) della visita di "alcuni Magi" a Gesù appena nato; a loro, sebbene pagani, egli si manifesta come Messia d'Israele, e, sia pure indirettamente, come Figlio di Dio. A Firenze, per tutto il XV° secolo, fu la confraternita o "compagnia" dei Magi (detta anche "La stella", con riferimento all'astro guida di cui parla il Vangelo), ad organizzare ogni tre anni (dal 1447 ogni cinque) un solenne corteo con fastoso apparato, che intendeva, appunto, rievocare l'arrivo dei tre saggi stranieri nella piccola Betlemme, alla ricerca del Re-Messia.
La prima menzione di questo sodalizio è in un documento del 1417, anno nel quale la Signoria della Repubblica decide di sovvenzionare "la compagnia de'Magi, che si riunisce nella chiesa fiorentina di S.Marco" dei frati domenicani. Risulta che della confraternita, negli anni d'oro della famiglia Medici, fecero parte tutti i suoi componenti, oltre che personaggi vicini ai signori di Firenze, come gli umanisti Cristoforo Landino e Donato Acciaiuoli, il poeta Luigi Pulci e, probabilmente, il letterato e canonico di S.Maria del Fiore Angelo Poliziano.
"La Cavalcata dei Magi" di Benozzo Gozzoli (1459) in Palazzo Medici-Riccardi - Firenze.Ad ulteriore dimostrazione della venerazione di casa Medici verso i Magi, si può ricordare il celeberrimo ed allegorico viaggio e "cavalcata" di questi personaggi, che Cosimo fece affrescare da Benozzo Gozzoli, nel 1459, nella cappella del palazzo di via Larga: vi compaiono i membri della famiglia, compresi Giuliano e, probabilmente, Lorenzo. Inoltre, perfino quando Cosimo si ritirava in S.Marco, egli era ospitato nella cella affrescata dall'Angelico con le figure dei Magi; addirittura, pochi anni dopo, (1482), il filosofo "mediceo" e canonico del Duomo fiorentino Marsilio Ficino componeva il trattato "De stella Magorum".Nel parlare popolare la parola "Epifania", difficile e probabilmente incompresa, divenne "Befania" (e poi "Befana"), ed in questa occasione prendeva avvio il Carnevale, con cortei mascherati, che derivavano dalle sacre rappresentazioni rievocanti il viaggio dei Magi.La "Compagnia dei Magi" fu appunto, a Firenze, l'organizzatrice di questa rievocazione, per la verità più mondana che pia.Tre cortei separati si riunivano davanti al Battistero (in seguito, dal 1429, in Piazza della Signoria) e proseguivano uniti fino alla chiesa domenicana di S.Marco, dove si venerava, recitando testi religiosi, Gesù bambino. La "Compagnia dei Magi" venne soppressa nel 1494, dopo la cacciata dei Medici da Firenze, presumibilmente in seguito al giudizio severo del Savonarola nei confronti della famiglia e dello stesso sodalizio della "Stella", "creatura"medicea.
Ogni anno, (a partire, come si è detto, dal 1997) si svolge di nuovo la "CAVALCATA DEI MAGI", che parte nel primo pomeriggio del 6 gennaio, solennità dell'Epifania, da palazzo Pitti; passa da piazza della Signoria e giunge in piazza del Duomo, nella zona detta anticamente "il Paradiso", fra la Cattedrale ed il Battistero. I "Magi" a cavallo, che indossano abiti rinascimentali ispirati all'affresco di Benozzo Gozzoli, sono preceduti da un corteo di centinaia di persone in costume, cui partecipano il Calcio storico fiorentino e rappresentanze dei Comuni della Provincia di Firenze con cavalieri, sbandieratori, valletti , gonfaloni.La lettura del brano del Vangelo di Matteo commentato dall'Arcivescovo, fa da cornice all'offerta dei doni simbolici (oro, incenso, mirra) che i Magi, accompagnati da bambini sempre numerosissimi, presentano al piccolo Gesù, personaggio principale di un presepe vivente, nel quale non mancano bue ed asino, giunti dalla campagna toscana.
 
Per tutto il tempo natalizio fino alla domenica successiva all'Epifania, (festa del Battesimo di Gesù), è visibile in Duomo un altro "Presepio" voluto dal Capitolo e dall'Opera di S.Maria del Fiore a partire dal 1995: in una capanna posta nella navata centrale ed ispirata all' "Adorazione dei Magi" di Domenico Ghirlandaio, trovano posto undici figure in terra cotta derivate da originali cinquecenteschi (di Benedetto e di Santi Buglioni) e modellate dall'artigiano fiorentino contemporaneo Carlo Reggioli. Nella notte di Natale, dopo la liturgia eucaristica solenne, l'Arcivescovo, accompagnato dal clero di S.Maria del Fiore, vi depone simbolicamente l'immagine del neonato Redentore
"Adorazione dei Magi" (XV sec.) - Domenico Ghirlandaio Spedale degli Innocenti - Firenze."Ecco, io faccio nuove tutte le cose", dice il Cristo nell'Apocalisse (21,5). Il Quattrocento fiorentino ha spesso illustrato questa verità collocando la nascita del Salvatore in mezzo a rovine antiche; altre volte, come nella "Adorazione" del Ghirlandaio appena ricordata e conservata nello Spedale degli Innocenti, in una capanna costruita sui resti di un edificio classico, dai pilastri eleganti. Colui che è figlio del "sommo Padre ed Architetto", come Giovanni Pico della Mirandola denomina Dio, e che fa "nuove tutte le cose", edifica, fra le rovine di un mondo pagano morente, un "tempio nuovo" che è il suo corpo nato dalla Vergine Maria.Tradizioni italiane ed origini sulla festa della befanaQuando già a Roma la nascita di Cristo si celebrava il 25 dicembre, nella Chiesa d'Oriente si continuò per molto tempo a celebrarla il 6 gennaio, e questo allo scopo di sostituire una precedente festa pagana dedicata alla nascita di un Dio, identificato col sole, e consacrata con la benedizione delle acque.dato che non si conosceva la data del Redentore, era stata scelta quella del suo battesimo nel Giordano, che essendo la prima manifestazione (che in greco significa epifania) divina, diede il nome alla festa. Quindi: possiamo sostenere che anche l'Epifania è una festa d'inizio anno ed è collegata col Natale. Poi: dato che, nell'ambito della religione mitriaca, il 6 gennaio si festeggia la venuta dei Magi, sacerdoti persiani, la Chiesa di Roma ha concluso il ciclo natalizio dedicando quel giorno all'adorazione dei Re Magi. Da qui discendono le tradizioni popolari relative alla Befana. Nell'ambito della religiosità popolare, l'Epifania rievoca la venuta dei Magi, specialmente nell'Italia settentrionale con particolari espressioni nelle Tre Venezie. Nella settimana antecedente, solitamente di sera, una comitiva gira per le case del paese, preceduta da una persona che regge una pertica, su cui è appesa una stella di carta, contenente al centro un lumicino.Tutta la compagnia canta in coro: "Dall'Oriente siam partiti con la guida d'una stella". Un'altro gruppo viene formato da tre bambini che, inginocchiandosi davanti alle porte delle case, incominciano: "Noi siamo i tre Re vegnudi tutti tre vegnudi dall'Oriente per adorar Gesù..." e continua, con diretto riferimento al presepe, "Cosa portasti in quel cestelo? Una fassa e un paniselo per fassare Gesù belo". Anche in Liguria la venuta dei Re Magi viene collegata al presepe: le famiglie compiono il tradizionale giro di Presepi dove i bambini recitano poesie per l'occasione.In Piemonte, a Tortona, un grandioso corteo a carattere drammatico accompagnava i tre Re a cavallo.A Milano, nel 1336, si solennizzò l'Epifania con un corteo dei Tre Re incoronati, preceduti da una stella d'oro e seguiti da paggi in costume: la processione dava luogo a vere e proprie scene, e si concludeva nella chiesa di S. Eustorgio, dov'era il presepe e il grande sarcofago che la tradizione vuole contenesse le reliquie dei Magi.Ma le tradizioni popolari più tipiche, la Befana le offre come festa d'inizio anno. In alcune regioni, come la Romagna e il Veneto, viene chiamata "Pasquetta", con allusione alla Pasqua come massima festa del nuovo ciclo annuale, di cui l'Epifania è la prima manifestazione.La BefanaL'usanza dei doni è tipica di queste feste e da essa ha inizio la personificazione della Befana. Questo personaggio ci viene dalla tendenza propria della mentalità primitiva del popolo che simboleggia la festa con i suoi riti e i suoi significati creandone il relativo personaggio: la stessa cosa è avvenuta anche per Babbo Natale, Carnevale, la Quaresima, ecc...La Befana è una specie di fata, o strega, e quindi benefica, ma talvolta, anche malefica : così ai bambini buoni porta dolci e giocattoli, mentre a quelli cattivi porta per lo più carboni spenti.Per i bambini, la Befana è colei che porta i regali, di cui essi svegliandosi, troveranno piena la calza esposta la notte, proprio per questo scopo. Sempre per quando riguarda i riti d'inizio di un ciclo annuale, troviamo i prodigi e i presagi.In Romagna, una leggenda dice che alla notte dell'Epifania, le mura diventino di ricotta; nelle Marche, nell'Abruzzo e in altre regioni si dice che le bestie acquistino la favella ma chi osasse ascoltarle e riferire morirebbe il giorno stesso; a Palermo, che i Rè Magi attraversassero l'isola e tacessero fiorire per incanto gli aranceti brulli per un nevicata. In Calabria le ragazze, prima di addormentarsi la vigilia, recitano una canzoncina augurale: se sogneranno una chiesa parata a festa, o un giardino fiorito, sarà per loro un anno fortunato. In Toscana i contadini infilano il capo sotto la cappa del camino; se riescono a scorgere tre stelle, sturano il vino buono perché è segno d'annata buona.Anche per l'Epifania troviamo le tradizioni relative a "lis cidulis" e agli annunci di prossime nozze. Nel giorno dell'Epifania si accendono ancora i fuochi: nel Veneto si facevano falò di spini (detti bugoli nel padovano) intorno a cui i fanciulli saltavano gridando "brusa la veda" (= la strega, la befana).Nel Friuli, si solennizza con fuochi nelle campagne. È uso anche correre per i campi lungo i filari delle viti con fasci di canne accese, gridando: "Pan e vin, pan e vin la grazia di Dio gioldarin" (che significa: godremo).L'Epifania segna anche l'inizio del Carnevale: in Sicilia c'è il proverbio: "Per i Tre Re tutti olé".Soprattutto a Roma, in Piazza Navona, la Befana presenta le più caratteristiche espressioni del Folklore, anche a sfondo carnevalesco: con una gazzarra indiavolata di giovani, nella notte della vigilia, con fischietti e altri strumenti e con scherzi piuttosto arditi, ammessi soltanto perché "di carnevale ogni scherzo vale". Con la ricostruzione del presepe, presso cui si fermano in permanenza i biferari, con le bancarelle di doni e giocattoli e di tiro a segno e con la più vasta partecipazione di popolo, Piazza Navona sintetizza il ciclo natalizio in un'intensa e piacevole espressività popolaresca.La chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio. Secondo la leggenda i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka ,una simpatica vecchietta.DaL blog pensieri in libertà un po' di tutto, ieri, oggi...domani di faustina.spagnol il panevinE' bello portare avanti le tradizioni che ci hanno lasciato i nostri nonni e il "panevin" è una di queste. E' un falò propiziatorio che viene acceso la sera del 5 gennaio. Nella nostra zona questa tradizione è ancora molto sentita, sarà dovuto anche alla leggenda che ci gira intorno. Il panevin è composto da un cumulo di legna, sterpaglie e quant'altro sia inutile e destinato ad essere bruciato. Nelle nostre campagne si usano i tralci della vite dopo la potatura e le piante secche dopo la raccolta del granoturco. Molto spesso sulla suo sommità viene messo un fantoccio con le sembianze di una vecchia signora, la "vecia", responsabile di tutte le sfortune e i malanni dell'anno precedente; bruciando nel falò si porterà via la cattiva sorte. Ricordo che quando ero bambina, ogni famiglia faceva il suo piccolo falò mentre adesso, siccome servono i permessi dalle autorità per farlo, ci sono delle associazioni o dei gruppi di persone che si riuniscono e insieme preparano dei grandi falò intorno ai quali ci si riunisce. Una delle principalitradizioni legate al panevin, è quella di osservare in quale direzione vanno fumo e faville; in base a questo i contadini trevigiani predicono come sarà il raccolto durante l'annata. "falive a matina tol su el sac e va a farina" (se la direzione di fumo e faville è il nord o l'est, prendi il sacco e vai ad elemosinare) "falive a sera de poenta pien caliera" (se la direzione è ovest o sud, il raccolto sarà buono quindi la pentola sarà piena di polenta). Fra storia e leggendaLa tradizione del panevin fonda le sue radici nel lontano periodo celtico (circa V sec. A. C.) presso l'antico popolo dei Veneti; questo falò serviva per evocare il ritorno del sole sulla terra, cioè l'allungarsi delle giornate che inizia col solstizio d'inverno. Il fuocoserviva per celebrare questo giorno che col calendario Giuliano coincideva col 25 dicembre. Nel Medioevo, con l'evangelizzazione delle campagne venete, il Panevin perse le sue origini pagane assumendo una connotazione cristiana. Il falò venne spostato al giorno dell'Epifania per ricordare i Re Magi che portarono i doni a Gesù Bambino. Secondo la leggenda i falò della campagna veneta, furono loro utili per trovare la via di Betlemme essendosi persi. Al loro ritorno, racconta sempre la leggenda, non vedendo nessuna luce nella campagna, si persero nuovamente nella pianura Padana andando a morire nel Milanese come testimonia la presenza di un sarcofago nel Duomo di Milano, con la scritta "trium Magerum". Nella notte del 5 gennaio nel Medioevo, come anche oggi, l'occasione del panevin fornisce al popolo un momento di unione e ritrovo con tutta la comunità contadina davanti ad un buon bicchiere di vin broulè ed una pezzo di pinza (dolce tipico)
L' amica Giò  ( La moretta ) , mi ha suggerito una festa della befana ad Urbania in provincia di pesaro ed Urbino nelle Marche. Ecco il programma completoLa festa della Befana a Urbania (PU) PROGRAMMA XVII EDIZIONE FESTA DELLA BEFANA2 - 6 GENNAIO 2014GIOVEDI' 2 GENNAIODALLE 14.30 INIZIA LA FESTA!!Incontro con la Befana nella sua casa (p.zza S. Cristoforo) e sfilata lungo il corso...tra canti, balli e spettacoli itinerantiConsegna delle chiavi e spettacolo di apertura della festa (Palco Centrale - P.zza S. Cristoforo)Urbania chiama... Befana Risponde...in coro dalle finestre della città per un incantesimo....Si aprono gli stand (piazza del Cioccolato, Emporio della Befana, Cortile dell'arte)Largo ai piccoli...apertura Laboratori per bambiniBefane artigiane, esposizioni: la filiera della lana, la tintura della lana, la stampa su tela La Befana incontra Pinocchio nella bottega di Geppetto, P.zza del Mercato si trasforma nel Paese dei Balocchi (www.bartolucci.com)Ore 16.30: Spettacolo di danzaDALLE 17.30LE ACROBAZIE DELLA BEFANA...Sfilata della grande calza: un tappeto magico per giocolieri e mangiafuocoLa Befana arriva dalla torre Campanaria tra fuochi e acrobazie: Discesa dalla torre Campanaria, giochi pirotecnici, e spettacolo di danza verticaleORE 20.30 - GARA DI BRISCOLA E TORNEO DI BURRACOVENERDI' 3 GENNAIOAfrica chiama, Befana risponde...giornata di solidarietàSpazi d'incontro con le Associazioni attive nel campo degli aiuti umanitari in AfricaDALLE 10.00Si aprono gli stand (piazza del Cioccolato, Emporio della Befana, Cortile dell'arte)Befane artigiane, esposizioni: la filiera della lana, la tintura della lana, la stampa su telaDALLE 10.30APERTURA STAND, PROIEZIONI VIDEO E INIZIATIVE SOLIDALI a cura delle Associazioni La Befana incontra Pinocchio nella bottega di Geppetto, P.zza del Mercato si trasforma nel Paese dei Balocchi (www.bartolucci.com)DALLE 15.00 TUTTI A CASA DELLA BEFANA!Sfilate, canti, balli e spettacoli itineranti per le vie del centroLargo ai piccoli...apertura Laboratori per bambiniSpettacoli di musica e danze africane, laboratorio di percussioniDALLE 17.00ARRIVA LA BEFANA...Sfilata della grande calza: un tappeto magico per giocolieri e mangiafuocoLa Befana scende dalla torre Campanaria con spettacoli di fuoco DALLE 21.00Cena di beneficenza e spettacolo di musica e danze africaneTradizionale Tombolone dell'OratorioSABATO 4 GENNAIODALLE 10.00Si aprono gli stand (piazza del Cioccolato, Emporio della Befana, Cortile dell'arte)Befane artigiane, esposizioni: la filiera della lana, la tintura della lana, la stampa su telaDALLE 10.30Pompieropoli, la sicurezza si apprende giocando:Pompieri per un giorno...imparare giocando (speciale percorso didattico per i più piccoli)La Befana incontra Pinocchio nella bottega di Geppetto, P.zza del Mercato si trasforma nel Paese dei Balocchi (www.bartolucci.com)ORE 11.00: DegustazioniDALLE 15.00 TUTTI A CASA DELLA BEFANA!I bimbi incontrano i personaggi delle favole...Biancaneve, Pinocchio, Cenerentola e Peppa Pig aspettano tutti in Piazza Duomo - con spettacolo teatraleSfilate, canti, balli e spettacoli itineranti per le vie del centroLargo ai piccoli...apertura Laboratori per bambiniDALLE 16.00 UN GIRO CON LE BEFANE tra vicoli e ponti infuocatiAlla scoperta degli angoli più suggestivi di Urbania, un giro con le Befane tra vicoli e ponti accompagnati da spettacoli pirotecnici lungo il fiume....16.30: Spettacolo di danzaDALLE 17.30ARRIVA LA BEFANA...Sfilata della grande calza: un tappeto magico per giocolieri e mangiafuocoLa Befana scende dalla torre Campanaria con spettacoli di fuocoOrazio Bindelli costruisce il forno per la realizzazione della grande Befana in ceramica di UrbaniaORE 20.30 - UNA SERATA CON LA BEFANATeatro Bramante: Pinocchio - compagnia G.Art di UrbaniaDOMENICA 5 GENNAIODALLE 10.00Si aprono gli stand (piazza del Cioccolato, Emporio della Befana, Cortile dell'arte)Befane artigiane, esposizioni: la filiera della lana, la tintura della lana, la stampa su telaORE 10.30 Caccia al TesoroORE 10.30 danze folkloristiche itinerantiLa Befana incontra Pinocchio nella bottega di Geppetto, P.zza del Mercato si trasforma nel Paese dei Balocchi (www.bartolucci.com)ORE 11.00 DegustazioniDALLE 15.00TUTTI A CASA DELLA BEFANA!I bimbi incontrano i personaggi delle favole...Biancaneve, Pinocchio, Cenerentola e Peppa Pig aspettano tutti in Piazza Duomo - con spettacolo teatraleSfilate, canti, balli e spettacoli itineranti per le vie del centro Largo ai piccoli...apertura Laboratori per bambiniOre 15.00 - Teatro Bramante, Miriam Dubini presenta Leila Blue, la streghetta più pasticciona che ci sia (lettura a cura dell'autrice - ed. mondadori)Ore 16.00 - Teatro Bramante - la regina delle Fate - spettacolo teatrale con la Gioacchino Orchestra e le Piccole voci durantine16.30: Spettacolo di danzaDALLE 16.30 ARRIVA LA BEFANA...IN PIAZZA DUOMO!!Discesa in cordata di 4 Befane - dal Campanile del DuomoDALLE 17.30 - ARRIVA LA BEFANA...Sfilata della grande calza: un tappeto magico per giocolieri e mangiafuocoLa Befana arriva dalla torre Campanaria tra fuochi e acrobazie: Discesa dalla torre Campanaria, giochi pirotecnici, e spettacolo acrobaticoDALLE 19.00ACROBAZIE... Esibizione di teatro verticaleScopriamo la grande Befana di ceramica durantina - apertura del fornoDALLE 20.00UNA SERATA CON LA BEFANA20.00 - 22.00: Le Befane nelle case e in camper...consegna regaliPer info e prenotazioni Sede Proloco CastelduranteLUNEDI' 6 GENNAIO Urbania saluta la befana ORE 9.00 - Befane in corsa, gara a cura del gruppo podistico di UrbaniaDALLE 10.30Si aprono gli stand (piazza del Cioccolato, Emporio della Befana, Cortile dell'arte)Befane artigiane, esposizioni: la filiera della lana, la tintura della lana, la stampa su telaLeila Blue, la streghetta pasticciona, a casa della Befana - lettura e laboratorio a cura dell'autrice Miriam Dubini (Ed. Mondadori)La Befana incontra Pinocchio nella bottega di Geppetto, P.zza del Mercato si trasforma nel Paese dei Balocchi (www.bartolucci.com)Danze folkloristiche itinerantiORE 11.00 DegustazioniOre 14.30 Palio della Befana Sfilata delle squadre lungo il corso e ritrovo in P.zza del Duomo per dare il via alla garaDALLE 15.00TUTTI A CASA DELLA BEFANA!I bimbi incontrano i personaggi delle favole...Biancaneve, Pinocchio, Cenerentola e Peppa Pig aspettano tutti in piazza Duomo - con spettacolo teatraleLeila Blue ospite della Befana - lettura e laboratorio a cura dell'autrice, libreria ‘Parole al Vento'Sfilate, canti, balli e spettacoli itineranti per le vie del centroLargo ai piccoli...apertura Laboratori per bambiniDALLE 16.30ARRIVA LA BEFANA...IN PIAZZA DUOMO!!Discesa in cordata di 4 Befane - dal Campanile del Duomo16.30: Spettacolo di danzaDALLE 17.30ARRIVA LA BEFANA...Sfilata della grande calza: un tappeto magico per giocolieri e mangiafuocoLa Befana scende dalla torre Campanaria con spettacoli di fuocodalle 18.30Premiazione del rione vincitore del Palio e Ballo finale19.30 spettacolo di chiusura con proiezioni architetturali in p.zza S. Cristoforo A FINE SERATA ESTRAZIONE LOTTERIA