CHIACCHERE FRA AMICI

Giudicate voi................


Al liceo arriva lo sponsor sul libretto «Speedy pollo»  
VERONA - Prima le comunicazioni di servizio, la conta delle assenze, poi, nell'ultima pagina, sul retro, lo sponsor. Non è il programma di una sagra paesana, ma il libretto ufficiale di un liceo scientifico veronese: il Fracastoro. Lunedì, con l'inizio della scuola, gli studenti l'hanno ricevuto così, con tanto di inserzione pubblicitaria di un noto «snack» a base di pollo.Per molti di loro, così anche per alcuni genitori è stata una sorpresa, anche se la scuola l'aveva annunciato da tempo al consiglio d'istituto e quindi anche ai rappresentanti delle famiglie. Non una boutade, ma una scelta inevitabile: servono soldi e quindi, per far cassa venga pure la reclame, piuttosto che chiedere soldi ai propri iscritti. È la filosofia del preside, Tiziano Albrigi che spiega come questa formula ha aiutato a ridurre il contributo «volontario », la tassa che varia da istituto ad istituto e che è sempre mal digerita dall'utenza. «In questo momento di difficoltà - spiega l'abbiamo abbassata da 180 euro a 150. Non credo l'abbia fatto nessun'altra scuola». Il libretto delle assenze è obbligatorio, ma costa. Per la stampa gli istituti spendono in media dai due a tre euro a copia. «Se pensiamo che gli studenti nella nostra scuola sono 1.800 si capisce come sia una spesa rilevante» nota il dirigente scolastico. La sponsorizzazione è nata quasi per caso. «Si è fatto avanti un genitore che lavora in quella ditta (che ha sede a Verona, ndr) - fa sapere Albrigi - l'abbiamo preso in considerazione e abbiamo fatto le cose seriamente, stilando anche un regolamento ». L'operazione ha consentito, sostiene il preside, «di pagare la metà delle spese di stampa». Un'idea che sarebbe stata ben accolta dai genitori: «Non c'è stata alcuna obiezione in consiglio d'istituto» né dopo l'adozione, ma ha acceso discussioni sul web, dove le foto del libretto con la pubblicità non si è fatta attendere. C'è chi avanza dubbi sull'opportunità di pubblicizzare, dopo tutto l'impegno delle scuole pubbliche per promuovere una dieta sana, un prodotto a base di carne e surgelato. Ma, d'altronde, «quello passava il convento», almeno in questo caso. «Mi sarebbe piaciuto pubblicizzare qualcosa di culturale - spiega il preside - ma si offriva questa possibilità e noi l'abbiamo colta, garantendo un risparmio alle famiglie». Anche perché le spese, nelle scuole, com'è noto non mancano mai. Come se non bastasse la ricerca di fondi per attrezzatura e cancelleria, quest'anno si è messo anche il tempo. «Un fulmine ha danneggiato l'impianto elettrico, anche in questo caso abbiamo dovuto mettere mano al portafoglio - racconta il dirigente - gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, abbiamo dovuto anche mettere in conto il taglio dell'erba, altrimenti i vicini si lamentavano».