CHIACCHERE FRA AMICI

Oggi è il 6° compli blog


Colgo l' occasione per ringraziare tutti coloro che sono passati da qui, a lasciare il looro pensiero, e tutti quelli che vorrano lasciare un commento. ..siete stati talmente tanti, che mi rende difficile ricordarvi tutti.. Mi dispiace che parecchi di voi, sono spariti . Mi auguro che prima o poi possano tornare a lasciare anche solo un breve saluto.Dopo i doverosi ringraziamenti, desidero condividere due favole, gli autori sono alcuni studenti di una Scuola Media del mio paese.La favola di Christopher e PouC'erano una volta due giovani topi: Cristopher e Pou. Essi erano fratelli ma il primo viveva in una fabbrica e il secondo in una fogna. Caratterialmente erano molto diversi, Pou era sempre scontroso, egoista e prevaricatore, infatti viveva da solo isolato da tutti; Christopher era gentile, altruista, generoso ed era circondato da amici. Christhofer voleva molto bene al fratello e poiché' la fabbrica aveva chiuso i battenti, un giorno chiese a Pou se poteva procurargli del formaggio. Pou rispose in modo sgarbato e gli disse che l'indomani glielo avrebbe dato. Per Pou era arrivato il giorno della vendetta e, poiché vedeva il fratello come un nemico, pensò di avvelenarlo mettendo del veleno sul formaggio. Quando s'incontrarono, Christofer si accorse che c'era qualcosa di strano. Pou trascinava il formaggio con una fune... era come se avesse paura di toccarlo!!!! Christopher invitò il fratello a mangiarlo prima di lui, ma Pou, sgarbatamente, rispose di no, allora Christopher capì che il fratello lo aveva ingannato e da quel giorno non lo volle più vedere.La morale e': fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.Una scelta d' amoreC'era una volta un gatto di nome Matisse che aveva come padrone un bambino di nome Ade, che lo maltrattava. Matisse era un gatto molto buono, faceva sempre le fusa e non si ribellava mai perché capiva che Ade era solo un bambino e non si rendeva conto di fargli male.Di sera Matisse usciva spesso per stare tranquillo e rilassarsi, però una sera, mentre passeggiava smarrì la strada. Vagò per diversi giorni in cerca di cibo e di un rifugio.Un giorno, passando davanti ad una casetta vide una finestra aperta e ci saltò dentro.Nella casa c'era una vecchina che viveva in solitudine da anni.-"Chi sei"? Chiese la vecchina.-"Mi chiamo Matisse e ho smarrito la strada di casa"--"Stai tranquillo da oggi potrai rimanere qui con me. Piacere io mi chiamo Peppina"! I giorni passavano e Matisse si trovava bene con Peppina e dato che viveva da sola, era molto felice di avere qualcuno con cui trascorrere la giornata.Un giorno la nonnina uscì per fare la spesa lasciando la porta di casa socchiusa.Ade, che già cercava il suo gatto da giorni, passando da lì, vide Matisse accoccolato sulla poltrona. Vedendo il gatto entrò nella casa per portarlo via. Ma mentre stava uscendo udì una voce:- "Chi sei, perché sei entrato in casa mia"?- disse Peppina.-"Mi chiamo Ade e sono il padrone di questo gatto disubbidiente", rispose Ade in modo sgarbato e continuò -"Matisse deve subito tornare a casa mia". Così Peppina, seppure a malincuore, acconsentì dicendo:-"Vai Matisse, lui è il tuo padrone, ed è solo un bambino. Non farlo arrabbiare e toma a casa".Matisse se ne andò. Una volta a casa sia lui, sia la vecchina erano molto tristi e delusi. Ade finalmente si accorse che Matisse si era affezionato a Peppina, così lo lasciò libero di decidere e Matisse scelse di tornare da Peppina.Morale: Se ami qualcuno lascialo andare, se veramente ti ama tornerà da te.