CHIACCHERE FRA AMICI

Giochino autunnale parte 6^ ed ultima


Dopo aver simpaticamente ri - battezzato i due capolavori, adesso diamo sfogo alla fantasia ed inventiamoci una bella storiella.Per scrivere la storiella, o parte di essa potete prendere spunto dal post precedente. E' ovvio che non è ammesso il copia - incolla del messaggio precedente, o da siti simili..La storiella deve essere un racconto di fantasia.
Cari amici, partecipate numerosi. Bacioni a tuttiRingrazio Margherita 88 per aver accettatoil mio invito di scrivere una storia sui bronzimargherita88 il 28/11/14 alle 13:32 via WEB"Ma quanto siete fighi" esclamò la cougar di fronte ai magnifici bronzi di Riace. Poi, chiuse gli occhi e... Io ho iniziato la storia. Adesso, vediamo chi la continua, caro il Pasquale birichino. Buona giornata.Forza amici, diamo un seguito alla storia!.....Antonella ha lasciato il seguito alla storia di Margheritaalba.estate2012 il 30/11/14 alle 14:51 via WEBNon so se una frase come la mia può partecipare al gioco comunque... Uno dei Bronzi dice all'altro.. come si fa a restare fermi come statue di bronzo con tutte le belle ragazze che ci passano di fronte e pensano cose proibite?. Un abbraccio e felice domenica. Ciao AntonellaForza amici, date un seguito alla frase di Antonella..questi baldi giovanoitti, che fanno?!.. chi vuole proseguireLa nostra amica Enza 1956 ci ha llasciato questa bellissima storia..sono davvero contento Buonasera Pasquale…Stanotte ho fatto un sogno… mi trovavo in un’isoletta greca stesa a prendere il sole in riva al mare… quando…vedo 2 aitanti giovanotti di circa 16/17 anni, che poco prima stavano giocando sulla sabbia insieme ad un gruppo di coetanei… balzare sopra una piccolissima e malconcia barchetta e prendere il largo in alto mare all’improvviso. Dopo giorni e giorni di navigazione, in balia delle onde tranquille di agosto, i ragazzi felici per quella vacanza intrapresa all’insaputa delle famiglie, assaporando quell’improvvisa libertà e ammirando paesaggi sconosciuti e bellissimi che avevano fino ad allora solo immaginato, arrivarono sulle coste siciliane. Mentre attraversavano lo stretto di Messina puntando verso la costa calabrese per esplorare la terra italica, la loro barca fu travolta da un’improvviso nubifragio. I ragazzi furono travolti e scaraventati dentro le acque gelide dello stretto… acque sempre fredde a causa delle forti correnti che attraversano quel lembo di mare….cadendo uno dei due ragazzi fu colpito da un remo all’occhio destro… che presto uscì dall’orbita oculare lasciandolo cieco…. Per il dolore perse i sensi e fu inghiottito dalle onde… Il suo amico cercando di salvarlo e trascinarlo a riva, non troppo di stante da loro, annegò a sua volta pagando con la vita il suo gesto di generosità. Sprofondarono negli abissi marini… dove un’orca marina che di professione faceva la maga, in un’impeto di generosità e di pietà per non farli decomporre e farli rimanere uniti nei secoli, li trasformò in bronzi. I due bronzi rimasero negli abissi fino a pochi decenni fa… ritrovati per caso da un subacqueo inesperto. E grazie all’orca marina e al subacqueo improvvisato, che ora noi possiamo ammirarli in tutta la loro maestosa bellezza. Bene Pasquale.. questa è la mia storia dei bronzi di Riace. E con questa mi rovino definitivamente la reputazione nel mondo del web… ^___^... tanto ormai!!! Un abbraccio e un sorriso per te… Buon fine settimana…. Smacccckkkkk Enza. arw3n63 il 05/12/14 alle 15:28 via WEBOk ci provo se è troppo...in tutti i sensi ;-) non pubblicarla. Nessuno poteva immaginare che i due giganti di bronzo erano vittime di un tremendo sortilegio da parte di una maga e da più di duemila anni la loro anima era stata imprigionata nelle fattezze bronzee di due statue gigantesche, loro che in un passato ormai remoto e dimenticato furono eroi di battaglie, vincitori di gare olimpioniche dove gli atleti si misuravano nelle gare completamente nudi, gare che si tenevano ad Olimpia. Dopo essere naufragati sull'isola della maga tratti in inganno, espresso il desiderio di diventare eroi famosi per essere ricordati in eterno come eroi, dopo una notte...di baccanali con la maga... risvegliandosi si ritrovarono prigionieri in un corpo freddo e duro, impossibilitati a muoversi, a comunicare. Sempre meglio che finire trasformati in porci, pensò il più anziano di loro, si ma da lì non potevano uscire e la condanna era quella di vivere per sempre dentro a quel corpo di bronzo, bello sì, che metteva in risalto la perfezione delle forme, gli attributi ma pur sempre una prigione. I magnifici bronzi ad abbellire la villa della maga, non poterono far altro che arrendersi al loro destino. Passati secoli e secoli e generazioni ora si trovavano lì al centro di quel salone, vendute dal museo ad un ricco miliardario si vedevano sfilar davanti donne molto diverse dall'epoca in cui furono uomini, dagli abiti molto più succinti, molto disinibite che non potevano fare a meno di fermarsi ad ammirare le statue nella loro nudità e virilità esposta. Virilità ridotta, si potrebbe dire ai giorni nostri, ma segno di distinzione nell'antica Grecia tra uomini di nobili origini da comuni plebei. "Rocco" all'epoca di Ulisse non sarebbe stato un personaggio tanto famoso, la moda imponeva attributi più piccoli. Fino a quando una giovane bellissima che si distingueva per altezza, dai tratti nordici, tale che pareva un'antica valchiria, si avvicinò prima ad uno, poi all'altro bronzo ,e incominciò a far scorrere le dita lungo il petto di uno di questi, accarezzando sensualmente ogni piega del petto e poi giù... L' eroe di bronzo si sentì risvegliare un antico desiderio che non poteva esplodere imprigionato dentro all'armatura di bronzo in cui era stato confinato. "Che terribile, dolorosa e al tempo stesso piacevole tortura!" Pensò. La stessa cose accadde per la seconda statua, il più giovane che maledì il suo destino! Essere tra le braccia di una donna stupenda, sentirne il profumo, il fiato sul petto e non poterla, stringere, non poterla avere! Nessuna donna li aveva accarezzati così da tantissimo tempo, neanche le mani delle restauratrici , intente a riportarli all'antico splendore avevano avuto lo stesso effetto su di loro. Possibile non ci fosse un modo per rompere l'incantesimo? Condannati dentro a quel bronzo per l'eternità? Un clic dopo l'altro e gli scatti si susseguivano mentre la modella si atteggiava a pose sensuali abbracciando prima uno, poi l'altro bronzo. Finiti gli scatti, realizzato il servizio fotografico, spente le luci, il salone piomba nel silenzio ed oscurità. Al mattino quando le donne delle pulizie si recano nel salone dove erano collocate le due statue, si trovano davanti due piedistalli vuoti. Dove sono finiti i bronzi? Un furto? E' a qual punto che uno degli eroi guerrieri greci rientra in sé, catapultato nella sua epoca e si trova sull'imbarcazione davanti all'isola della maga...è stato solo un sogno? O una premonizione?