Creato da giramondo595 il 14/11/2008

CHIACCHERE FRA AMICI

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Attimi di riflessione e di sane risaate

Post n°730 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da giramondo595

Allarme per l' incendio

Un notte scoppiò un incendio nel villaggio in cui obliava Kichiyomu. L'uomo indossò il kimono, si lavò il viso e. lemme lemme, andò ad avvertire il capo villaggio: «Signore, scusate, è scoppiato un incendio. Signore, ci sarebbe un incendio», diceva con calma e gentilezza. Ma il tono di voce era troppo basso e il capo villaggio non aprì neanche un occhio. Poco dopo si svegliò la moglie temendo un bisbiglio alla porta, andò a vedere chi fosse. Trovò Kichiyomu che. senza perdersi d' animo, Signore, ci sarebbe un incendio ". La donna allarmata, svegliò subito il marito. L' uomo si agitò come un forsennato e in gran fretta si diresse verso il luogo dell' incendio. Quando arrivò il fuoco era ormai spento e i funzionari lo rimproverarono per essere intervenuto così tardi. Lui si scusò in tutti i modi, ma tornato a casa convocò Kichiyomu e gli fece una bella ramanzina: " insomma kichiyomu, non devi usarmi tanti riguardi quando c'è un incendio. Se succede qualcosa di grave nel villaggio, devi affrettarti a venire a bussare alla mia porta e chiamarmi a voce alta". " Va ben, ho capito ", disse Kichiyomu e andò via. Qualche tempo dopo, nel cuore della notte, Kichiyomu arrivò di corsa ansimando alla porta del capo villaggio. Brandendo un pesante bastone che aveva portato con sé, cominciò a colpire ovunque, con botte da orbi, finestre e scorrevoli di legno, spaccando tutto. Infine, urlando a squarciagola, prese di mira i pilastri: Signore, un incendio enorme! Un incendio, un incendio!». Il capo villaggio saltò dal letto: «Kichiyomu ho capito". Smettila con il bastone, mi stai distruggendo la casa. Piuttosto. dov è l'incendio?», chiese sconvolto. Kichiyomu allora con aria innocente: " Signore, va bene se vi sveglio così la prossima volta che ci sarà un incendio?».

Da una novella giapponese

Giorno DI MERCATO E IL CAIRO
Nella capitale d'Egitto c'erano tre negozi si uno accanto all'altro, che si aprivano su una piazza della città e vendevano più o meno le stesse cianfrusaglie. Quello di sinistra apparteneva a un palestinese, quello al centro a un ebreo, quel destra a un egiziano. Gli affari non andavano molto bene e ognuno di loro pensava come poter migliorare. Una mattina arrivò il palestinese affisse sulla porta del proprio negozio un cartello con la scritta: "SALDI". Arrivò l'egiziano, lesse e appese sulla propria porta un cartello a caratteri più grandi: "SALDI ECCEZIONALI". Da ultimo arrivò l'ebreo, esaminò la situazione e scrisse sulla propria porta: "ENTRATA PRINCIPALE
"

La camicia della felicità

C'era una volta un re malato di malinconia: diceva d'avere già i piedi nella fossa, chiedeva aiuto, e prometteva metà del suo regno a chi gli avesse portato la felicità. Tutti i cortigiani erano in riunione notte e giorno, ma il rimedio non riuscivano a trovarlo. Fu chiamato anche il Vecchio della Montagna, il quale dichiarò: «Trovate un uomo felice. Toglietegli la camicia, infilatela al re, e il re troverà subito la felicità». Immediatamente partirono cercatori per ogni parte del regno. Fu suonata la tromba nelle città, nei paesi e nei villaggi, ma gli esseri felici non si fecero innanzi. Chi era povero in canna e soffriva d'astinenza, chi era ricco e sospirava per mal di denti o mal di ventre, chi aveva la moglie bisbetica e la suocera in convulsione, chi la stalla appestata, chi il pollaio in rovina... I cercatori tornarono tutti alla Corte, avviliti e delusi. Una sera il figlio del re uscì a passeggio e, davanti ad una capanna, che aveva il tetto di foglie e di fango, udì una voce sommessa: «Ti ringrazio, buon Dio! Ho lavorato, ho sudato, ho mangiato di buon appetito, ed ora mi riposerò tranquillo su questo letto di foglie. Grazie. Sono proprio felice!». Felice? Dunque c'era un uomo felice! Il giovane principe volò a palazzo. Chiamò le guardie e ordinò di andare a prendere immediatamente la camicia di quell'uomo felice. «Dategli quanto denaro vuole... Fatelo barone, conte, duca... principe, ma ceda la sua camicia». Corsero le guardie alla povera capanna. Offrirono al boscaiolo una fortuna. Macché! L'uomo felice era così povero che... non aveva neanche la camicia.
(Da una novella di Lev Tolstoj)

A quale regno apparteniamo

Un parroco in visita ai bambini delle elementari della sua parrocchia prova ad interrogare una bambina che tiene un fiorellino in mano: «A quale regno appartiene questo fiore?». E la bambina pronta: «Al regno vegetale». Poi, indicando la collanina che la bambina porta al collo, domanda: «E questa?». «Al regno minerale». «E io a quale regno appartengo?», chiede ancora il parroco. Imbarazzo della bambina che non ha il coraggio di dire che il parroco appartiene al regno animale. Allora risponde con un fil di voce: «Al Regno di Dio».

 

 
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 MESSAGGIO PER I GIOVANI

...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

http://spazio.libero.it/SARA28LUGLIO/

 

 

UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI VOI

   BENVENUTI NEL MIO BLOG

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AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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