Creato da giramondo595 il 14/11/2008

CHIACCHERE FRA AMICI

DI TUTTO UN PO'

 

Messaggi di Dicembre 2013

Quest’ anno per gli auguri di buon anno

Post n°740 pubblicato il 31 Dicembre 2013 da giramondo595


Ho pensato di condividere questo splendido messaggio scritto dalla nostra amica Zelda.

 

AUGURI A TUTTI!!!
pubblicato da zelda.57

 

Ho pensato, vista "la natura virtuale" dei nostri rapporti, di unire agli auguri personali per un sereno 2014, un augurio speciale per i nostri blog.
Ai blog umoristici che mi fanno sorridere, auguro di non rimanere mai senza materiale da proporci, perché il sorriso è un'ottima terapia generale.
Ai blog d'informazione auguro di pubblicare notizie all'insegna della solidarietà e del miglioramento della vita quotidiana.
Ai blog di cucina di non smettere mai di deliziarci con tante gustose e tradizionali ricette.
Ai blog di opinione auguro di avere sempre del materiale a disposizione, perché soltanto attraverso il confronto permetteranno la crescita di ognuno di noi.
Ai blog che parlano delle proprie esperienze auguro lunga vita, perché aiutano tutti ad aprirci e a parlare un po' di più tra noi e di noi.
Ai blog che scrivono in difesa degli animali, auguro di poter scrivere tante storie a lieto fine, ce n'è davvero molto bisogno.
Ai blog che si espongono in difesa dei più deboli, perseguitati e maltrattati, a Voi grazie di esistere e auguro che nessuna censura possa mai colpirvi:abbiamo tanto bisogno di Voi.
Ai blog che parlano di politica auguro di parlare sempre meno con un linguaggio partitico e sempre più politico, al servizio del popolo.
Ai blog che parlano d'amore il mio augurio è scontato ^_*!
Ai blog di poesia auguro di non perdere mai ispirazione e fantasia...c'è bisogno di poesia in questo mondo!
Ai blog come questo del caro Pasquale, che considero un blog culturale e di contenuto, auguro di non perdere mai la voglia di aggiornarci e di fare di noi persone migliori.
Da profondo del mio cuore a tutti un augurio di un 2014 davvero migliore.

 

Mi raccomando, durante i festeggiamenti del capodanno evitiamo di sparare i botti, per il bene dei poveri cani, che soffrono

 

 

 

Anche io dico no ai botti di capodanno per evitare inutili bollettini di guerra e per l' ambiente.

Dulcis in fundo..una cariolata di risate..ci vuole

Un maresciallo osserva attentamente un carabiniere nuovo e gli chiede:-rossi...perche' ha una supposta sull'orecchio?- e il poveretto,con aria preoccupata:-cavolo, allora dove ho messo la matita?- :-


Due cani passeggiano per strada. Ad un certo punto vedono un negozio, ma sulla porta d' entrata c'é un cartello che dice:"Vietato l' ingresso ai cani". I due animali si guardano e uno dice:" Senti entriamo lo stesso, tanto non é obbligatorio che i cani sappiano leggere!!!".

la maestra dice a pierino di studiare i nomi delle 4 operazioni, lui va a casa e dato che non aveva ascoltato studia quattro frasi a caso che sono: buon compleanno!; e chissene frega!; col passeggino chicco si va più veloci; rinascerooo!!
cosi va a scuola e la maestra lo interroga e lui dice:"buon compleanno!!!" e la maestra:" ma oggi non è il mio compleanno!" pierino :"e chissene frega!" la maestra:" guarda che ti mando dal preside!" pierino:" col passeggino chicco si va più veloci!" la maestra:" se continui ti lancio dalla finestra!!!" pierino:" rinascerò!!!!!"


Perché Dio creò prima l'uomo poi la donna?
Perché un vero artista crea prima lo schizzo e poi il capolavoro!

Ci sono 3 persone su un aereo:Berlusconi,il papa,Obama e uno scout con lo zaino delle merende
L' aereo sta precipitando e ci sono solo 3 paracadute .
Obama dice: io ho un intero popolo da amministrare. Prende il paracadute e si butta.
Berlusconi dice:io sono l uomo più intelligente del mondo.prende il paracadute e si butta
Il papa dice allo scout:prendi tu il paracadute , tu sei ancora giovane ,io sono vecchio invece.
Lo scout risponde:non è necessario ,intanto l' uomo più intelligente del mondo ha preso lo zaino delle merende!!!


la mamma arriva da Pierino e gli dice:
la nonna è caduta giù dal balcone ed è andata in cielo
Pierino le risponde:
urca!che rimbalzo!!!

un' anatra chiede all'altra:
-dove abiti?
e l'altra risponde:
-qua!!!!!!!!!!!!!!

Il capo militare dice ai suoi allievi:
- Che ci fate con tutta quella colla?
- Attacchiamo i nemici!

il comune di napoli vuole dimostrare che anche a Napoli ci sono dei bravi guidatori e allora assegna ad un a macchina della polizia il compito di trovare dei bravi guidatori napoletani.Il primo guidatore che la polizia vedrà rispettare tutte le leggi verrà premiatao con 10 000 euro. L' auto parte la mattina ma tutte le macchine passano col rosso non mettono la freccia e vanno controsenso. la sera tardi notano un guidatore che si ferma allo stop, mette la freccia per girare, e percorre la strada correttamente. lo fermano e li dicono che ,visto che guida bene, ha vinto 10 000 euro. Il guidatore esulta : evvai, posso comprarmi la patente!


Un uomo con un sacco va in banca, e si avvicina al banco coi soldi. Apre la mano destra, e fa vedere una piccola rapa.
"Attenzione, questa e' una rapina!"
Poi apre l'altra mano con sopra un piccolo grillo.
"Nessuno si muova o premo il grilletto!"


In un modesto ristorante, un cliente deluso chiama il proprietario per lamentarsi
-Ho ordinato una minestra di asparagi e non c'era neanche un asparago!
-E allora-replica il ristoratore in modo aggressivo-quando ordina la 'torta della nonna', si aspetta forse di trovarci dentro una nonna?


Su un aereo ci sono un francese, un americano e un napoletano. Il napoletano dice:
-Facciamo una scommessa. Chi riesce a indovinare dove siamo vince cento euro.
Tocca al francese, che mette la mano fuori dal finestrino. Dice:
-Siamo a Parigi!
-E tu come lo sai?
-Beh, ho toccato la Torre Eiffel.
Tocca all'americano:
-Siamo in America!
-E tu come lo fai a sapere?
-Ho toccato la Statua della Libertà.
Infine tocca al napoletano, che dice:
-Siamo a Napoli!
-E come lo sai?
-M'hanno fregato l'orologio!


Un giorno dei medici decidono di visitare tre matti per constatare se possono uscire dal manicomio.
Chiamano il primo matto e gli posizionano davanti un coniglio. Il matto lo prende per le orecchie,gli salta sulla schiena e parte facendo: "Brummmmm Brummmm..." I medici lo riacchiappano e lo tengono in manicomio.
Chiamano il swecondo matto e si ripete la scena.
Chiamano il terzo matto,gli posizionano davanti un coniglio e il matto comincia ad accarezzarlo, a spazzolarlo e a dargli le carotine.
I medici si congratulano con lui dicendogli: "Bravo! Tu sei libero,non hai fatto come i tuoi compagini che sono partiti!"
Ed il matto: "COME?!?! Sono già partiti?!?! Brummmm brummmm..."


Alla fermata del tram passa un mezzo pienissimo e un signore, per fare lo spiritoso, chiede al tranviere:-è piena l'arca di Noè?
E il tranviere:-No venga, manca l'asino!


Un giorno la cameriera cade per terra e cosi berlusconi da gentiluomo la aiuta a rialzarsi "Oh grazie mille cosa posso fare per sdebitarmi?"E Berlusconi"Beh...potrebbe votarmi alle elezioni!"e la cameriera"ho battuto il sedere, mica la testa!".

 
 
 

Usa la testa non rovinarti la festa!!!......

Post n°739 pubblicato il 28 Dicembre 2013 da giramondo595

Con l'approssimarsi delle feste di fine anno si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall'abitudine di accendere petardi e fuochi d'artificio anche illegali. Vorrei condividere i consigli dei carabinieri in merito ai fuochi d' artificio.
Per contenere il numero di vittime di questo tipo di incidenti, ogni anno l'Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, ma non solo.
L'uso incauto dei fuochi d'artificio del genere legale può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista, l'uso invece di artifizi pirotecnici del genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l'aggiunta di alluminio) può provocare danni anche peggiori. L'attivazione di fuochi illegali determina infatti esplosioni di notevole intensità e di elevata dannosità e talvolta può dar luogo anche alla perdita totale di arti, dell'udito e della vista. In varie operazioni di sequestro l'involucro di questi fuochi illegali è risultato essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi x, che ne equiparano gli effetti ad una bomba da guerra.
Inoltre un rischio maggiore deriva dall'uso di "botti", prodotti prevalentemente in oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un'esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.

L' arma dei carabinieri ci suggerisce alcune semplici regole di comportamento da adottare per l'uso sicuro dei fuochi d'artificio, da divulgare soprattutto tra i più giovani. Si tratta di consigli e informazioni che potranno esservi d'aiuto per trascorrere delle giornate di festa in serenità e sempre all'insegna della sicurezza.


Non esistono fuochi di artificio "sicuri", anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti

 

•I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso.
•Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni (solo ed esclusivamente giochi pirici che risultano declassificati o di libera vendita).
•Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.
•I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d'artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d'armi o nulla osta, sempre comunque con l'obbligo di denuncia alle Forze dell'Ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.
•Al momento dell'accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.
•Se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio.
•I fuochi di artificio vanno accesi all'aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.
•Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.
•I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in ferro, perché l'esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge omnidirezionali che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi "proiettili".
•Va sempre tenuto a portata di mano un estintore da usare in caso di incendio. Mai bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio, quest'ultimo se a contatto con l'acqua potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell'artifizio. In caso di ustione è consigliabile raffreddare la zona colpita per limitare i danni alla pelle determinati dall'aumento della temperatura.
•Quando si trovano fuochi d'artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante l'intervento di personale specializzato.
•Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell'avvicinarsi ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può alimentare la fiammella provocando l'esplosione.
•Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d'artificio artigianali: delle semplici cause esterne tipo la pressione, l'urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare un'esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.
E' assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente

 

Tipologia: vietati o consentiti
Il dubbio che più spesso abbiamo di fronte ad un fuoco d'artificio è se sia o non vietato. Come riconoscerlo? In questa pagina ci proponiamo appunto di darvi alcune semplici indicazioni.
I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli (tabaccherie, supermercati, cartolerie, etc.) e possono essere acquistati da tutti, purché quattordicenni. Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. Ricordate che alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose.

I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV e V categoria (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) possono essere venduti solamente in negozi autorizzati, muniti di Licenza Prefettizia, e possono essere acquistati da persone maggiori di anni 18 e munite di porto d'armi. Per l'accensione di tali artifizi è necessaria la denuncia alle forze dell'ordine e, comunque, dietro autorizzazione o licenza.

I fuochi professionali appartengono alla IV categoria e possono essere fabbricati, utilizzati e venduti da ditte pirotecniche munite di licenze e patentino per il mestiere di fochino. In ogni caso, l'accensione di tali fuochi deve essere autorizzata dall'Autorità di Pubblica Sicurezza.

E' assolutamente vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente. Il "Pallone di Maradona", la bomba "Osama Bin Laden" e le più conosciute "cipolle" sono infatti dei veri e propri ordigni che possono causare gravi danni.

Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 04 aprile 2010 n.58 e Decreto Legislativo 26 agosto 2011 n. 198, gli articoli pirotecnici sono classificati secondo la seguente tabella:

a) Fuochi d'artificio:
Categoria 1 - fuochi d'artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi i fuochi d'artificio destinati ad essere usati all'interno di edifici d'abitazione;
Categoria 2 - fuochi d'artificio che presentano un basso rischio potenziale, un basso livello di rumorosità e che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati; (se singoli artifici scoppianti, crepitanti o fischianti con una carica di effetto non superiore a 150 mg; se singoli artifizi ad esclusivo effetto luce colore con una massa netto non superiore a gr. 120; se singoli coni non superiore a 60 gr.)
Categoria 3 - fuochi d'artificio che presentano un rischio potenziale medio e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana;
Categoria 4 - fuochi d'artificio professionali che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati ad essere usati esclusivamente da «persone con conoscenze specialistiche» di cui all'articolo 4, comunemente noti quali «fuochi d'artificio professionali», e il cui livello di rumorosità non e' nocivo per la salute umana

b) Articoli pirotecnici teatrali:
Categoria T1 - articoli pirotecnici per uso scenico, che presentano un rischio potenziale ridotto;
Categoria T2 - articoli pirotecnici professionali per uso scenico che sono destinati esclusivamente all'uso da parte di persone con conoscenze specialistiche;
c) Altri articoli pirotecnici:
Categoria P1 - articoli pirotecnici diversi dai fuochi d'artificio e dagli articoli pirotecnici teatrali che presentano un rischio potenziale ridotto;
Categoria P2 - articoli pirotecnici professionali diversi dai fuochi d'artificio e dagli articoli pirotecnici teatrali che sono destinati alla manipolazione o all'uso esclusivamente da parte di persone con conoscenze specialistiche.

Cliccando su questo link c'è un album fotografico dei fuochi d' artificio più conosciuti. Quelli autorizzati e in libera vendita sono contrassegnati con un bollino verde, quelli appartenenti alle categorie IV e V del T.U.L.P.S. in giallo, mentre quelli vietati con un bollino rosso. Può esservi utile. Vi suggerisco caldamente di consultarlo

 

 

http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Consigli/Tematici/Giorno%20per%20giorno/Fuochi%20artificio/01_artificio.htm

 Ecco i suggerimenti degli artificieri dei carabinieri.

 In generale:
non acquistare e non usare mai fuochi d'artificio proibiti, sono pericolosissimi;

acquista da commercianti autorizzati soltanto fuochi consentiti e lascia che ad accenderli sia un adulto. Affidati al buon senso e se hai l'impressione che sei di fronte ad un venditore improvvisato, lascia stare e vai da un'altro;

 l'uso improprio dei fuochi d'artificio, di qualunque tipo, può comportare gravi conseguenze: ustioni, perdita delle dita, delle mani, della vista e lesioni più gravi;

prima di accenderli leggi e segui attentamente le istruzioni. Ancor prima, però, controlla che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione ovvero che non presenti segni d'umidità o di danneggiamento e che possono determinare la fuoriuscita di polvere pirica

 
quando accendi un fuoco d'artificio non indossare indumenti di pile o di fibra sintetica oppure acetati: una scintilla potrebbe incendiarli;

 


se un fuoco d'artificio non si accende subito non ritentare, buttalo via;

 

non tentare di riaccendere botti inesplosi che trovi per strada, evita di toccarli o di raccoglierli;

 

usa i fuochi d'artificio consentiti in luoghi aperti, comunque lontano dalle persone e da materiale infiammabile;

non unire od accendere contemporaneamente più fuochi;

 

quando qualcuno usa i fuochi d'artificio, mettiti al riparo;

 

 

nell'accendere quelli consentiti ricordati di: posizionare il fuoco su una superficie piana o, in caso di razzi, perfettamente in verticale, non utilizzando bottiglie di vetro; non tenere mai con le mani razzi, candele o petardi; allontanati immediatamente e non accendere razzi o petardi con la miccia corta, potrebbero esploderti in mano da un momento all'altro; non gettare e non indirizzare mai petardi o razzi verso le persone; non far esplodere mai petardi o razzi in bottiglie o dentro contenitori fragili, perché rompendosi possono produrre pericolose schegge;

non cercare di costruire un petardo di dimensioni maggiori utilizzando le polveri di più petardi;
evita di trasportare materiale pirotecnico in macchina e di usare fiamme libere (accendini, fiammiferi, sigarette, ecc.) nelle vicinanze.

 

Prima dell'acquisto:
assicuratevi che sul petardo sia presente l'etichetta riportante la classificazione del Ministero dell'Interno, il nome del fabbricante o dell'importatore e le istruzioni d'uso;
controllate la data di scadenza;
verificate che l'articolo sia in ottimo stato di conservazione, ovvero che non presenti segni di umidità o danneggiamenti;
evitate di acquistare da bancarelle improvvisate o di comprare prodotti non autorizzati dal Ministero dell'Interno.

Dopo l'acquisto:
non tenete mai articoli pirotecnici in tasca, negli zaini o nelle borse, soprattutto quelli con accensione a sfregamento ma usate scatole di cartone;
conservate i prodotti acquistati lontano da fiamme libere e da fonti di calore, in luoghi sicuri e asciutti. Ricordate che l'umidità ne compromette la sicurezza e il funzionamento;
riponeteli sempre fuori dalla portata dei bambini.
Al momento dell'accensione:
accendete gli articoli pirotecnici in luoghi aperti, lontani da case, persone e posti a rischio di incendio;
non usateli in presenza di vento;
accendeteli sempre uno alla volta, avendo l'accortezza di tenere gli latri artifizi lontano e al riparo da eventuali scintille;
non avvicinate mai il viso al petardo;
accendete la miccia, allungando il braccio e tenendo così a distanza il busto.

 

Per i più piccoli

 

Fontanelle, trottole, fumogeni, petardini, miccette e girelline: dopo aver acceso la miccia allontanati subito! Ma ricordati che è meglio che l'accensione la faccia mamma o papà.

           

Bottigliette a strappo, pistole a strappo e snappers: non mirare mai alle persone, potresti fargli del male.

Candeline e stelline: usale lontano dai vestiti, dalle tende, dai divani e da tutti gli oggetti infiammabili. Fai attenzione alle persone che ti sono vicine:

 

una scintilla potrebbe colpire gli occhi o cadere sulla pelle causando delle dolorose ustioni.

Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto rivolgetevi ai carabinieri telefonando al 112.

 

Telefona immediatamente al 112 se ti accorgi che qualcuno vende od accende fuochi proibiti: potresti salvare una vita!

 

Un appello dai nostri amici a quattro zampe

 

 

 

 
 
 

BUON NATALE

Post n°738 pubblicato il 25 Dicembre 2013 da giramondo595

 Nè ieri, nè domani.... oggi è Natale

Con queste immagini natalizie disegnate personalmente sulla sabbia,

 

desidero fare i miei migliori auguri di uno splendido e lieto Natale a voi ed alle vostre famiglie

Ninna Nanna di Natale

Dorma, billizza mia, dorma e riposa,
chiuda ‘ a vuccuzza chi para ‘ na rosa,
dorma squietatu, cà ti guardu iu,
zuccaru miu!
Dorma e chiuda l' occhiuzu tunnu tunnu,
ca' quannu duormi tu, dorma lu munnu;
dorma lu mari, dorma la timpesta,
dorma lu vientu, dorma la furesta.
U sonnu è jutu a còglieri jurilli,
pi fari ‘ na curuna a ‘ sti capilli,
e' sta vuccuzza ‘i milu cannameli,
t' unta c' u meli.
Cu n' acu mmanu, è jutu supr' a luna,
A cùsiri li stilli ad una ad una ;
pua ti li minta ‘ncanna pi jannacca,
e cci l' attacca.

 Filastrocca di Natale - Gianni Rodari

Un abete speciale
Quest'anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all'altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.

dal libro " Filastrocche in cielo e in terra" di Gianni Rodari)

Il presepe - Salvatore Quasimodo

Natale. Guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stalla che risplende
e l'asinello di colore azzurro."

E' Natale ! Madre Teresa di Calcutta

E' Natale ogni volta che sorridi a
un fratello e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta che speri con
quelli che disperano nella povertà
fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta che riconosci
con umiltà i tuoi limiti e la tua
debolezza.
E' Natale ogni volta che permetti al
Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Natale tutto l' anno


gianni rodari - lo zampognaro

Se comandasse il pastore
del presepe di cartone
sai che legge farebbe,
firmandola col lungo bastone?
Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino.
Sapete che casa vi dico,
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente.
Se ci diamo la mano
i miracoli si faranno,
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.

 
 
 

aspettando il natale 7

Post n°737 pubblicato il 24 Dicembre 2013 da giramondo595

Il mago di Natale di Gianni Rodari

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.



Il pellerossa nel presepe di Gianni Rodari

Il pellerossa con le piume in testa
e con l'ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l'asinello, e i Magi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro Seduto:
torna presto da dove sei venuto.
Ma l'indiano non sente.
O fa l'indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà


A Gesù bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell'universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa' ch'io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa' che il tuo dono
s'accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

 

 

 
 
 

Aspettando il natale 6

Post n°736 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da giramondo595

Oggi vorrei condividere, un particolare ed antico strumento musicale in uso nella mia regione. La Calabria. Si chiama Lira.. Si, avete letto bene. Porta il nome della moneta in uso, nella nostra nazione. Prima dell' avvento dell' Euro. La Lira calabrese

è uno strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della Calabria, quali l'area della Locride e l'area del Monte Poro. Per le sue caratteristiche organologiche lo strumento fa pienamente parte di un gruppo definibile "lira bizantina", una famiglia di cordofoni ad arco, con caratteristiche ricorrenti e molto simili fra loro, diffusi in tutta l'area dell'ex Impero Bizantino. Si suona da sola o accompagnata dal tamburello, o dai frischiotti o dal terzinu. Si usa anche per la tarantella calabrese. L'utilizzo del nome dissociato dalle caratteristiche strutturali e morfologiche potrebbe confondere questa con altre possibili lire. Il nome lyra veniva applicato dai romani a una variante della cetra a pizzico e che oggi vengono così definiti anche strumenti ad arco di diverso tipo (ad es. la lira pontiaca). Sotto il profilo eminentemente strutturale c'è da aggiungere che non vi è alcuno strumento ad arco corrispondente esattamente ai canoni del tipo lira nel mondo di lingua araba, né alcuno strumento del genere nell'Europa Occidentale - ad esclusione della Calabria bizantina. Com'è noto nel mondo classico euro-mediterraneo gli strumenti ad arco erano sconosciuti e la lira è uno dei cordofoni di questa categoria che fanno capolino in Europa durante il Medioevo. La lira è un arco che sin dalle prime testimonianze storiche ad oggi si presenta con delle caratteristiche organologiche molto marcate (si veda sotto alla voce "Caratteristiche"). Vi è un complesso filo rosso che lega strumenti posti in aree geografiche piuttosto lontane: dalla Dalmazia meridionale, alla Locride in Calabria, alle comunità trace e macedoni della Grecia del Nord sino alla musica classica destinata alla ritualità sufi in Turchia, in linea di massima ritroviamo in tutto l'antico mondo bizantino la presenza sempre dello stesso strumento. In alcuni casi con importanti varianti (ad esempio si veda la violinizzazione della lira cretese) ma, come suol dirsi "sono eccezioni che confermano la regola". Data la lampante parentela strutturale e morfologica fra questi strumenti possiamo parlare a ragion veduta di una sorta di "gruppo lira". Come dato di fondo non bisogna dimenticare che gli strumenti ad arco sono sconosciuti nell'antichità greco romana. Essi arrivarono dall'oriente fra alto e basso medioevo. Secondo un'ipotesi, fu attraverso slavi e arabi che l'Europa medioevale conobbe gli archi in queste versioni che con linguaggio corrente di oggi diremmo "etniche" e li assimilò sviluppando progressivamente una propria via. L'Impero Bizantino ne accolse e ne elaborò una versione chiaramente identificabile con la lira che ancora oggi ne marca il territorio. Non deve così troppo stupire se uno strumento da molti ritenuto greco sia anche croato, bulgaro, rumeno, turco e calabrese (italiano). Se lungo la traccia del grande Rohlfs riconosciamo la Calabria meridionale linguisticamente come greca sino a pochi secoli fa non ci stupiremo troppo per la presenza nella Locride di uno strumento greco. In Calabria, le ultime attestazioni dell'uso della Lira erano datate 1908. Tra le due guerre mondiali si hanno le ultime esibizioni pubbliche. La lira verso la fine degli anni '70 del secolo scorso era ormai in disuso, sembrava essere a uno strumento destinato ai Musei. Dal 1980 grazie alle ricerche sul campo portate avanti dalla Cooperativa "R.L.S." di Catanzaro e dal gruppo musicale Re Niliu, vennero rintracciati gli ultimi suonatori e costruttori viventi nell'area della Locride (tra Siderno, Gioiosa Jonica, Canolo Nuovo e Agnana), mentre la presenza di costruttori e suonatori attivi nel Monte Poro fu attestata solo fino agli anni '50. Furono trovati solo due suonatori che ancora la usavano in forma privata: Peppi i campu di Fragomeni e Martino di Contrada Camocelli (Gioiosa Jonica) e tutti gli altri non suonavano più da 20 o 30 anni. Ulteriori ricerche di G. Plastino hanno meglio chiarito la presenza della lira nel Poro. Il revival dello strumento comincia nei primi anni '80 con i primi corsi estivi per imparare a suonare lo strumento promossi dal Conservatorio Grecanico. Negli ultimi anni la moda dell'etnico-popolare ha amplificato il numero degli aspiranti suonatori e, di conseguenza di costruttori, e numerosi sono i corsi, sia in Calabria che nel resto d'Italia, per imparare a suonare o a costruire questo strumento. Dal 2010, a Spilinga (VV), si svolge un "Festival Internazionale della Lyra del Mediterraneo".

Le caratteristiche di questo strumento sono:
•tre corde;
•assenza di tastiera e di capotasto;
•bischeri a inserimento sagittale;
•due fori di risonanza di forma variabile ma predominano cerchio e mezzocerchio;
•ponte e anima mobili (anima incastrata sotto al piede destro del ponticello);
•tastatura delle corde generalmente con il dorso delle unghie;
•corpo ricavato da un unico blocco di legno, la tavola armonica realizzata in legno di abete rosso successivamente incollata con colla animale;
•aspetto, nella parte dominante dei casi, di tipo piriforme;
•accordatura : nella maggior parte dei casi, si accorda su 3 precisi gradi (note) della scala maggiore, cioè il II° - V° - I° grado. Ad esempio, in tonalità di SOL maggiore, le note sono : LA (II° grado) - RE (V° grado) - SOL (I° grado). L'ordine di tali note è inteso da sinistra verso destra, guardando la lira dalla prospettiva del suonatore, quindi il II° grado (LA) è la corda più esterna e più fina, che viene tastata con il dorso delle unghie ed è la nota "cantino", cioè produce la melodia; il V° grado (RE) è la nota "bordone" e corrisponde alla corda centrale e va accordata un'ottava più bassa della nota del cantino (cioè il II° grado, LA); il I° grado (SOL) è invece la corda esterna lato destro (dalla prospettiva del suonatore) e corrisponde al "centro tonale" o semplicemente "tonalità" della lira ed è accordata nella stessa ottava del cantino. La lira può essere accordata in qualsiasi tonalità, rispettando sempre i gradi II° -V°- I° della tonalità maggiore scelta per l'accordatura. È necessario dire che, la lunghezza della lira (dalle chiavette al ponte) o diapason influisce sulla scelta delle possibili tonalità di accordatura.

La lira si suona stando seduti, lo strumento viene appoggiato fra le ginocchia o sulla gamba sinistra. Con la mano sinistra si tiene il manico dello strumento e si tastano le corde lateralmente con le unghie mentre con la destra si sfrega l'archetto sulle corde. Il repertorio tradizionale della lira in Calabria comprende sia l'accompagnamento al canto in varie forme, sia brani adatti al ballo (sonu a ballu), sia suonate per sola lira senza tempo definite ad aria. La lira, sempre per tradizione suonava o da sola o in un organico  che poteva comprendere tamburello, chitarra battente e doppio flauto. Questo strumento musicale viene costruito con diversi legni spesso è di ciliegio, noce, Sambuco o Pioppo

 
 
 

Aspettando il natale 5

Post n°735 pubblicato il 20 Dicembre 2013 da giramondo595

luce78_2 il 15/12/13 alle 03:00 via WEB

Il Natale da piccoli significava famiglia riunita, abbracci in cui rifugiarsi quando calava il buio, letterine dal profumo di attesa e desideri, ansia di scartare i regali, i cioccolatini sparsi per casa, Oggi, il Natale è la consapevolezza che un altro anno stia per scivolare via, che le persone che abbiamo lasciato per la strada non ci stringeranno le mani, che, nonostante il gelo interiore, i silenzi, le ferite, non c'è sera migliore per indossare un sorriso e tornare ad essere un po' bambini.


Pierino ha comunicato alla madre che ha preso l'insufficienza in Italiano.
- Ma cosa hai scritto?
Pierino tira fuori il suo quaderno ed inizia a leggere:
- Un giorno vado a scuola e davanti a me vedo un pezzo di merda. La merda un po' verdastra, deve essere di Marco perché a lui piacciono tanto le verdure. Continuo la mia camminataverso la scuola e dopo un po' vedo un'altra merda. Questa qui di un colore marrone scuro; sicuramente apparteneva a Simone perché lui va matto per il cioccolato fondente. Vado avantie ne trovo un'altra, molto, ma molto grande. Era sicuramente di Giovanni; è molto grasso e mangia tanto.
- Ma scusa Pierino, qual'era il tema del compito?
- Un vero amico si riconosce nel bisogno


Entra un genovese in un autobus e chiede al conducente:
- Scusi, si deve pagare il biglietto per un fiore?
- Certamente no.
- Dai Rosa, entra.


Una coppia genovese innamorata passeggia tenendosi per mano. Passano davanti ad una pasticceria e lei dice:
- Hm, che bel profumo.
- Vuoi che passiamo davanti un'altra volta?

 

Il piacere di saperlo

Bocca Della Verita'
Questa locuzione si usa per indicare una persona sincera, che non mente mai, il cui giudizio è sacrosanto perché autentico. La bocca della verità è una scultura di pietra, uno strano mascherone inscritto in un cerchio e murato nella parete esterna della chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma, sotto il porticato, dal 1632. La maschera era però già nota secoli prima, quando si creò la sua leggenda, secondo cui un tempo le persone infilavano nella
bocca della maschera la propria mano, per giurare solennemente o comunque per dimostrare la veridicità delle proprie affermazioni: se le dichiarazioni fossero state false, infatti, la mano sarebbe rimasta intrappolata nella bocca, e si sarebbe dovuto mozzare l'arto per liberare il bugiardo.


Eminenza grigia
In questo modo viene solitamente definita una personalità molto potente ma occulta, che trama nell'ombra consigliando i potenti di spicco. La definizione venne coniata in origine per il frate François-Joseph Le Clerc du Tremblay(1577-1638), diventato celebre per essere uno dei consiglieri di Richelieu(anche se non prendeva parte ufficialmente alla vita di corte né alla politica). Il colore della definizione venne scelto per differenziarlo dal rosso del cardinale, ovvero Richelieu. La sua figura è
stata ben tratteggiata nel libro di Alexandre Dumas, I tre moschettieri.

Fare le cose alla carlona
Ovvero fare le cose in modo grossolano, senza eleganza né precisione, Il detto deriva dalle abitudini di Carlo Magno(742-814), che pur essendo un gran condottiero e un valente politico, non divenne mai un raffinato cortigiano. I suoi modi un po' rozzi, l'abbligliamento alla buona ne hanno fatto un campione di semplicità.

ABRACADABRA
La formula magica "Abracadabra" ha origine remote: La utilizzavano già i Romani contro la malaria. Il suo presunto valore terapeutico sopravvisse fino all'epoca della Grande Peste di Londra, nel ‘600, durante la quale s'esponeva la parola sulle porte di
casa per allontanare il morbo.


ATM - & - POS
La sigla ATM, in inglese: Automated Teller Machine, designa gli sportelli automatici per prelevare contanti ed eseguire altre operazioni bancarie. La sigla POS, in inglese: Point Of Sale = punto di vendita, indica i terminali installati negli esercizi commerciali che consentono di pagare con la carta di credito o bancomat.


BACIO PERUGINA
Il Bacio Perugina nacque nel 1922 dall'idea di usare la granella di nocciola derivata dalla lavorazione di altri prodotti. La forma iniziale aveva una forma vagamente simile a un pugno chiuso, tanto che fu messo in commercio con la denominazione di Cazzotto. Questo lasciò presto il posto al più romantico(e fortunato) nome attuale, adatto a fare del cioccolatino il veicolo di un gesto d' affetto.


FEDE NUZIALE
In passato, la fede nuziale veniva indossata solamente dalle mogli, mentre i mariti conservavano...le mani libere. La tradizione della coppia di anelli (e del rituale
scambio) si affermò durante l'ultimo decennio dell'ottocento. Altra curiosità: -Perché
la fede si porta all'anulare?- Perché un tempo si riteneva che da questo dito partisse
una vena comunicante con il cuore.

I due passerotti

Due passerotti se ne stavano beatamente a prendere il fresco sulla stessa pianta, che era un salice. Uno si era appollaiato sulla cima del salice, l'altro in basso su una biforcazione dei rami. Dopo un po', il passerotto che stava in alto, tanto per rompere il ghiaccio, dopo la siesta disse:
-"Oh,come sono belle queste foglie verdi!".
Il passerotto che stava in basso la prese come una provocazione. Gli rispose in modo seccato:
-.-.
E quello di sopra, indispettito: -"Tu sei cieco! Sono verdi!".
E l'altro dal basso con il becco in su: - Tu non capisci nulla! Sei matto!>.
Il passerotto della cima si sentì bollire il sangue e senza pensarci due volte si precipitò sul suo
avversario per dargli una lezione. L'altro non si mosse. Quando furono vicini, uno di fronte all'altro,
con le piume del collo arruffate per l'ira, prima di cominciare il duello ebbero la lealtà di guardare
nella stessa direzione, verso l'alto.
Il passerotto che veniva dall'alto emise un "oh" di meraviglia: -"Guarda un po' che sono bianche!".
Disse però al suo amico: -"Prova un po' a venire lassù dove stavo prima".
Volarono sul più alto ramo del salice e questa volta dissero in coro: -"Guarda un po' che sono verdi".

Morale: -Non giudicare nessuno se prima non hai camminato un'ora nelle sue scarpe.

 

 
 
 

Aspettando il natale 4

Post n°734 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da giramondo595

Compie 114 anni, nonna italiana è la più anziana d'Europa

 


Con i suoi 114 anni è la nonna d'Italia e d'Europa. Emma Morano ha festeggiato il 114esimo compleanno, ricevendo anche un messaggio personale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che le è stato consegnato dal prefetto del Verbano Cusio Ossola, Francesco Russo. Nonna Emma è stata festeggiata nella sua abitazione di Verbania, a pochi passi dal lungolago. Presenti i parenti, giornalisti, amministratori locali e una troupe Rai.


Papa Francesco invia 200 euro all'anziana derubata che gli aveva chiesto un aiuto


MESTRE - Papa Francesco regala dei soldi a un'anziana di Marghera, che nei giorni scorsi gli aveva scritto per chiedergli una mano.

È stata grande la sorpresa, ieri mattina, quando al campanello della canonica dei Santi Gervasio e Protasio, in via San Donà a Carpenedo, il postino si è presentato con una raccomandata dal Vaticano indirizzata al parroco don Gianni Antoniazzi. Il quale, aperta la busta, vi ha trovato un assegno non trasferibile da 200 euro assieme alla fotocopia della lettera del 10 settembre. La missiva, su carta intestata su indicazione della Segreteria di Stato, porta la data del 21 dell'altro mese (timbrata il 5 ottobre) con un'indicazione precisa sulle volontà del Pontefice: «La prego di consegnare, nel modo che riterrà più opportuno, il relativo importo alla signora significandole che si tratta di un dono di Sua Santità, il Quale l'accompagna con la Benedizione Apostolica propiziatrice dei desiderati aiuti e conforti divini per essa e per il marito». Tutto nasce con la decisione della donna di rivolgersi a Francesco in un momento di difficoltà economica. L'anziana prende carta e penna e gli chiede un aiuto dopo esser stata derubata di 54 euro dal portafoglio che teneva in borsa, mentre in autobus si recava all'ospedale Dell'Angelo per assistere alle terapie del coniuge.

 
 
 

Aspettando il Natale 3

Post n°733 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da giramondo595

A gentile richiesta, ritorna, ad esibirsi su questo blog, il celeberrimo ragazzino di Monghidoro. Gianni Morandi è qui!......

La prima canzone che ci fa ascoltare è  in amore, cantata in coppia con Barbara Cola al Festival di S.Remo

I brani successivi sono gli intramontabili classici, Scende la pioggia, fatti mandare dalla mamma a prendere il latte ed un mondo d' amore. Queste ed altre meravigliose canzoni hanno gli arrangiamenti musicali curati dal Maestro Ennio Morricone. Come ha affermato, Morricone stesso, al concerto di Gianni Morandi a Verona, scrivendo le musiche per il  " ragazzino di Monghidoro" , ha iniziato la prestigiosa carriera musicale alla casa discografica Rca Italiana

Buon ascolto!.... Tantissimi bacioni a tutti voi

 
 
 

Aspettando il natale 2

Post n°732 pubblicato il 14 Dicembre 2013 da giramondo595

Bimbo cade dalla finestra. Preso al volo da un passante: è salvo. Martedì 10 dicembre 2013

Un bambino di tre anni è caduto dalla finestra del secondo piano di una palazzina a Cantù. Provvidenziale l'intervento di un passante ...

Tragedia evitata in provincia di Como. Un bambino di tre anni è caduto dalla finestra del secondo piano di una palazzina a Cantù. Provvidenziale l'intervento di un passante, che è riuscito a prendere il bambino al volo. L'uomo è un agente di custodia della Polizia penitenziaria, che lavora al carcere di Como. E' stato lui il più veloce a intuire il rischio. Lo stesso ha fatto pochi secondi dopo un imbianchino che stava lavorando in una casa vicina. Entrambi si sono posizionati sotto la finestra, calcolando come non intralciarsi l'un l'altro, per riuscire a salvare il bambino in caso di caduta. E così è stato: quando il piccolo ha perso l'equilibrio ed è precipitato, l'agente è riuscito a prenderlo, accasciandosi a terra con il bimbo tra le braccia. Entrambi sono stati portati in ospedale, praticamente illesi. Se la sono cavata con qualche escoriazione e leggera contusione.

 

 

La donna e la cipolla
C'era una volta una donna molto cattiva, che morì senza lasciarsi dietro nemmeno un'azione virtuosa.
I diavoli l'afferrarono e la gettarono in un lago di fuoco. Ma il suo angelo custode era là e pensava: «Di quale sua azione virtuosa mi posso ricordare per dirla a Dio?». Alla fine gliene tornò in mente una e la riferì a Dio: «Ha sradicato una cipolla dal suo orto e l'ha data a una mendicante».
Dio gli rispose: «Prendi dunque quella stessa cipolla e tendigliela nel lago, che vi si aggrappi e la tenga stretta: se riuscirai a tirarla fuori dal lago, vada in paradiso; se invece la cipolla si strapperà, la donna rimanga dove si trova».
L'angelo corse dalla donna e le tese la cipolla " Su donna ", Le disse " attaccati e tieniti stretta ".
E si mise a tirarla cautamente; l'aveva già quasi tratta in salvo quando gli altri peccatori che erano nel lago cominciarono ad aggrapparsi tutti a lei, per essere anch'essi tirati fuori. Ma la donna era cattiva cattiva e si mise a sparar calci contro di loro, protestando: «E me che si tira e non voi, la cipolla è mia e non vostra». Appena ebbe detto queste parole, la cipolla si strappò. E la donna cadde nel lago dove brucia ancora. All'angelo non rimase che allontanarsi piangendo.
Da un racconto di Fèdor Michailovic Dostoevskij


Un bicchiere di latte


Un giorno, un ragazzo povero che faceva il venditore porta a porta per pagarsi gli studi all' università, si trovò in tasca soltanto una moneta da dieci centesimi, e aveva fame. Decise che nella visita alla casa seguente avrebbe chiesto qualcosa da mangiare, ma l'emozione lò tradì quando gli aprì la porta un'avvenente signora. Al posto di qualcosa da mangiare chiese un bicchiere d'acqua. Lei pensò che il giovane sembrava affamato, e dunque gli portò un bel bicchiere di latte. Lui lo bevve piano, poi chiese: «Quanto devo?». «Non mi deve niente», rispose lei. «Mia madre ci ha insegnato che dobbiamo essere sempre caritatevoli con coloro che hanno bisogno di noi». E lui: «Allora la ringrazio di cuore!». Quando Howard Kelly andò via da quella casa, non soltanto si sentì sollevato nel fisico, ma anche più ottimista e fiducioso. Era stato sul punto di arrendersi e di lasciare gli studi a causa della sua povertà. Qualche anno dopo la donna si si ammalò gravemente. I medici del paese erano preoccupati. Alla fine la inviarono nella grande città. Chiamarono per un consulto il dottor Howard Kelly. Quando costui sentì il nome del paese da cui proveniva la paziente, ebbe come una gradevole sensazione. Immediatamente salì dall'atrio dell'ospedale fino dia stanza di lei, ed entrò a visitarla in camice bianco. Capricci del destino, era lei, la riconobbe subito. Ritornò nel suo studio determinato a fare tutto il possibile per salvarle la vita. Da quel giorno, seguì il caso con la massima attenzione. La situazione era molto grave, ma le cure del dottor Kelly ebbero la meglio: dopo una lunga lotta la battaglia fu vinta. Quando la paziente fu fuori pericolo, il dottor Kelly chiese all'ufficio amministrativo dell'ospedale che gli inviassero per approvazione la fattura con il totale delle spese. Egli la ricontrollò, la firmò e l'inviò nella stanza della paziente. Quando la signora vide la fattura, ebbe paura di guardarla, perché sapeva che avrebbe dovuto lavorare tutto il resto della sua vita per pagare il conto di un intervento così complicato. Finalmente l'aprì, e qualcosa attirò la sua attenzione. A margine della fattura lesse queste parole: «Saldata molti anni fa con un bicchiere di latte. Firmato: dottor Howard Kelly». I suoi occhi si riempirono di lacrime di gioia, il suo cuore fu felice e benedisse il dottore per averle ridato la vita.
Dal sito Internet http://www.qumran2.ne


Un musulmano devoto sale su un taxi di Napoli chiede seccamente al tassista di spegnere la radio, perchè come decretato dal suo insegnamento religioso, non deve ascoltare la musica, perchè al tempo del profeta non c' era la musica, soprattutto la musica occidentale che è la musica degli infedeli.
Il tassiste educatamente spegne la radio si ferma ed apre la porta al passeggero
L' arabo gli chiede: " cosa sta facendo "
e il tassista: " Ai tempi del profeta nun c' è i stavano è tassì, perciò vaffanculo , scinn e aspiett nu cammello.

Il capo dei Vigili del Fuoco a un suo sottoposto:
- Ha fatto esattamente ciò che le ho detto?
- Sì, signore! Ho messo nel le cassette della posta di tutto il quartiere la ricetta del rognone di vitello flambé al cognac.
- Molto bene! Vedrà che non ci ridurranno l'organico neppure quest'anno


Un rappresentante, in viaggio di lavoro in un Paese lontano, telefona alla moglie che gli dà una notizia inquietante:
- Oh, caro, pensa che oggi il tuo nome era nei necrologi sul quotidiano.
- Cosa? Ora chiamo il giornale e gliene canto quattro!
Sì, ma dimmi: esattamente, da dove mi stai chiamando


Al bar del paese.
-Ho sentito dire che la polisportiva sta cercando un tesoriere. Mi domando come mai! Ne avevano assunto uno appena pochi mesi fa.
-E' proprio lui il tesoriere che stanno cercando.

Tra due gemelli nella pancia della mamma:
-Secondo te cosa c'è fuori?
-Boh, chi lo sa... Nessuno è mai tornato indietro

 

 
 
 

Aspettando il natale 1

Post n°731 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da giramondo595

 

 

Il giovane monaco e la piccola civetta
C'era una volta in una comunità di monaci un giovane allievo desideroso di progredire rapidamente sulla via della santità. Durante la giornata andava con gli altri monaci al lavoro e, nei momenti di pausa, ne approfittava per far visita alla vecchia chiesina del villaggio. Un giorno, mentre si stava avvicinando al luogo sacro per pregare, il giovane monaco notò in una spaccatura della roccia, vicino alla chiesa, una piccola civetta che sembrava incurante della sua presenza. Il giovane, incuriosito, si avvicinò e si accorse che la civetta era cieca. «Come farà a procurarsi da mangiare questa povera bestiola?», pensò, e si allontanò di qualche passo rimanendo in osservazione. Non trascorse molto tempo che un batter d'ali lo mise all'erta; ed ecco avvicinarsi veloce un falco che, con un pezzo di carne in bocca, si posò vicino alla civetta, lacerò il cibo in tanti pezzetti, li diede alla civetta e volò via. Il giovane monaco, superato il primo momento di stupore, cominciò a riflettere: «Dunque, il Signore si preoccupa anche di una piccola civetta cieca, e non le fa mancare il necessario per vivere... Ma allora vale la pena lavorare duramente l'intera giornata quando sappiamo che il Signore pensa a tutto e dispensa a tutti con infinita generosità?... Perché stare tanto in affanno per noi stessi?... Se il Signore provvede così ad un piccolo uccello insignificante, quanto più dovrà preoccuparsi di un uomo come me?... Quanto ho potuto osservare è sicuramente un segno dal Cielo». E così, tra una riflessione e l'altra, il giovane decise di abbandonarsi alla generosità di Dio chiedendo l'elemosina alla porta della chiesa. Ma le cose non andarono come egli aveva immaginato: infatti le offerte nessuno le portava, lo stomaco reclamava, il Cielo sembrava indifferente ed egli non riusciva a capirne il perché. Quando i morsi della fame si fecero insostenibili il giovane tornò al monastero, dove fu accolto dal suo maestro, al quale raccontò ogni cosa. Allora il maestro scosse la testa e, sorridendo, gli disse: «Figliolo, quello che hai visto è sicuramente un segno dal Cielo. Ma il Signore, con quanto accaduto, non voleva spronarti a seguire l'esempio della civetta, che tra l'altro, non aveva scelta, ma piuttosto quello del falco, che ha aiutato un suo simile colpito da tanta sventura. È il falco che dovevi imitare e non la civetta!». Dio è buon lavoratore, ma vuol essere aiutato.
Da una leggenda nordafricana


Il presidente di una multinazionale assicura:
Io non ho mai commesso errori in vita mia!
Però una volta davanti a dei testimoni lei ha riconosciuto di averne commesso uno.
Sì, ma mi sbagliavo.


Un marito gelosissimo deve partire per un viaggio d'affari, e dice a un amico: Ti affido un compito delicato: sorveglia mia moglie, e se noti qualcosa di strano avvertimi immediatamente.
Tre settimane più tardi, riceve il seguente SMS: «Toma subito». L'uomo salta sul primo aereo e corre dall'amico.
Allora, che succede?
Da quando sei partito, il tuo vicino di casa è andato tutte le sere da tua moglie.
E me lo dici adesso?
Tu mi avevi raccomandato di avvisarti se fosse successo qualcosa di strano: beh, ieri sera non è andato.


Due nani si rivedono per caso dopo tanti anni ed esclamano all'unisono:
Com'è piccolo il mondo!


Chiacchiere fra mamme del'alta società:
Dimmi, cara, quanti anni hanno i tuoi figli?
Il chirurgo ha 5 anni e il banchiere 8.

 
 
 

Attimi di riflessione e di sane risaate

Post n°730 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da giramondo595

Allarme per l' incendio

Un notte scoppiò un incendio nel villaggio in cui obliava Kichiyomu. L'uomo indossò il kimono, si lavò il viso e. lemme lemme, andò ad avvertire il capo villaggio: «Signore, scusate, è scoppiato un incendio. Signore, ci sarebbe un incendio», diceva con calma e gentilezza. Ma il tono di voce era troppo basso e il capo villaggio non aprì neanche un occhio. Poco dopo si svegliò la moglie temendo un bisbiglio alla porta, andò a vedere chi fosse. Trovò Kichiyomu che. senza perdersi d' animo, Signore, ci sarebbe un incendio ". La donna allarmata, svegliò subito il marito. L' uomo si agitò come un forsennato e in gran fretta si diresse verso il luogo dell' incendio. Quando arrivò il fuoco era ormai spento e i funzionari lo rimproverarono per essere intervenuto così tardi. Lui si scusò in tutti i modi, ma tornato a casa convocò Kichiyomu e gli fece una bella ramanzina: " insomma kichiyomu, non devi usarmi tanti riguardi quando c'è un incendio. Se succede qualcosa di grave nel villaggio, devi affrettarti a venire a bussare alla mia porta e chiamarmi a voce alta". " Va ben, ho capito ", disse Kichiyomu e andò via. Qualche tempo dopo, nel cuore della notte, Kichiyomu arrivò di corsa ansimando alla porta del capo villaggio. Brandendo un pesante bastone che aveva portato con sé, cominciò a colpire ovunque, con botte da orbi, finestre e scorrevoli di legno, spaccando tutto. Infine, urlando a squarciagola, prese di mira i pilastri: Signore, un incendio enorme! Un incendio, un incendio!». Il capo villaggio saltò dal letto: «Kichiyomu ho capito". Smettila con il bastone, mi stai distruggendo la casa. Piuttosto. dov è l'incendio?», chiese sconvolto. Kichiyomu allora con aria innocente: " Signore, va bene se vi sveglio così la prossima volta che ci sarà un incendio?».

Da una novella giapponese

Giorno DI MERCATO E IL CAIRO
Nella capitale d'Egitto c'erano tre negozi si uno accanto all'altro, che si aprivano su una piazza della città e vendevano più o meno le stesse cianfrusaglie. Quello di sinistra apparteneva a un palestinese, quello al centro a un ebreo, quel destra a un egiziano. Gli affari non andavano molto bene e ognuno di loro pensava come poter migliorare. Una mattina arrivò il palestinese affisse sulla porta del proprio negozio un cartello con la scritta: "SALDI". Arrivò l'egiziano, lesse e appese sulla propria porta un cartello a caratteri più grandi: "SALDI ECCEZIONALI". Da ultimo arrivò l'ebreo, esaminò la situazione e scrisse sulla propria porta: "ENTRATA PRINCIPALE
"

La camicia della felicità

C'era una volta un re malato di malinconia: diceva d'avere già i piedi nella fossa, chiedeva aiuto, e prometteva metà del suo regno a chi gli avesse portato la felicità. Tutti i cortigiani erano in riunione notte e giorno, ma il rimedio non riuscivano a trovarlo. Fu chiamato anche il Vecchio della Montagna, il quale dichiarò: «Trovate un uomo felice. Toglietegli la camicia, infilatela al re, e il re troverà subito la felicità». Immediatamente partirono cercatori per ogni parte del regno. Fu suonata la tromba nelle città, nei paesi e nei villaggi, ma gli esseri felici non si fecero innanzi. Chi era povero in canna e soffriva d'astinenza, chi era ricco e sospirava per mal di denti o mal di ventre, chi aveva la moglie bisbetica e la suocera in convulsione, chi la stalla appestata, chi il pollaio in rovina... I cercatori tornarono tutti alla Corte, avviliti e delusi. Una sera il figlio del re uscì a passeggio e, davanti ad una capanna, che aveva il tetto di foglie e di fango, udì una voce sommessa: «Ti ringrazio, buon Dio! Ho lavorato, ho sudato, ho mangiato di buon appetito, ed ora mi riposerò tranquillo su questo letto di foglie. Grazie. Sono proprio felice!». Felice? Dunque c'era un uomo felice! Il giovane principe volò a palazzo. Chiamò le guardie e ordinò di andare a prendere immediatamente la camicia di quell'uomo felice. «Dategli quanto denaro vuole... Fatelo barone, conte, duca... principe, ma ceda la sua camicia». Corsero le guardie alla povera capanna. Offrirono al boscaiolo una fortuna. Macché! L'uomo felice era così povero che... non aveva neanche la camicia.
(Da una novella di Lev Tolstoj)

A quale regno apparteniamo

Un parroco in visita ai bambini delle elementari della sua parrocchia prova ad interrogare una bambina che tiene un fiorellino in mano: «A quale regno appartiene questo fiore?». E la bambina pronta: «Al regno vegetale». Poi, indicando la collanina che la bambina porta al collo, domanda: «E questa?». «Al regno minerale». «E io a quale regno appartengo?», chiede ancora il parroco. Imbarazzo della bambina che non ha il coraggio di dire che il parroco appartiene al regno animale. Allora risponde con un fil di voce: «Al Regno di Dio».

 

 
 
 

Buon fine settimana ..in allegria

Post n°729 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da giramondo595


"Papà, papà! Oggi ho impedito a Gianni di fare uno scherzo alla maestra! Aveva messo una puntina da disegno sulla sedia!"
"Bravo" gli risponde il padre "E come hai fatto?"
"Semplice: quando ho visto che la maestra si sedeva le ho tolto la sedia


Un contadino va in città per comprare un orologio e dato che non ne ha mai avuto uno ne vuole uno che sia bello e costoso. Va in un'oreficeria e chiede: ""Buongiorno, vorrei un orologio che sappia fare tutto..."
"Ecco" gli dice il negoziante mostrandogli un modello all'avanguardia, "questo praticamente fa tutto, le dice perfino a che ora si sveglierà il suo gallo!"
Il contadino torna a casa torna a casa tutto soddisfatto, ma dopo qualche tempo l' orologio non funziona più e non avendo voglia di ritornare in città prende un cacciavite e lo smonta: vite dopo vite, bulloncino dopo bulloncino il contadino si accorge che all'interno vi era un moscerino morto ed esclama "Ecco perchè non funziona più...è morto il macchinista!"


Un automobilista arriva velocissimo con un'auto sportiva in una strada di campagna. Vede un contadino e inchioda chiedendo: "Ehi tu! Dì un po'...per andare all'ospedale?"
Il contadino sogghigna e poi borbotta: "La vede quella curva? Sì, quella lì? Bene, per andare all'ospedale vada a dritto!"

Una coppia di contadini si reca dal dentista in città. Questi chiede al marito:
"Che cosa preferisce, il vecchio metodo di estrazione o quello nuovo?"
"Che differenza c'è?" chiede il vecchio
"Semplicemente che il nuovo metodo è indolore!"
"E costano uguale?" continua a chiedere il contadino
"Bhè quello nuovo costa un po' di più..."
"Allora non c'è altro rimedio che sopportare un po' di dolore!"
"Vedo che lei è un uomo coraggioso!" esclama il dentista
"Io no, è mia moglie che si deve togliere i denti!"


Un anziano contadino e suo figlio stanno visitando un centro commerciale e sono meravigliati da tutto quel che vedono. La loro attenzione viene colpita soprattutto da una porta che si apre e si chiude da sola. "Che cosa è quella, papà?" chiede il ragazzo.
Il padre, che non aveva mai visto nemmeno lui un ascensore, risponde di non saperlo. Nel contempo una vecchietta si avvicina a quella porta misteriosa: preme un bottone a lato e quando la donna vi entra i due vedono richiudersi la porta.
Meno di un minuto dopo la porta si riapre ed esce una bellissima ragazza bionda. Il vecchio, stupito, si rivolge al figlio dicendogli: "Presto, corri subito a casa e fai venire qui tua madre!"

Un anziano contadino e suo figlio stanno visitando un centro commerciale e sono meravigliati da tutto quel che vedono. La loro attenzione viene colpita soprattutto da una porta che si apre e si chiude da sola. "Che cosa è quella, papà?" chiede il ragazzo.
Il padre, che non aveva mai visto nemmeno lui un ascensore, risponde di non saperlo. Nel contempo una vecchietta si avvicina a quella porta misteriosa: preme un bottone a lato e quando la donna vi entra i due vedono richiudersi la porta.
Meno di un minuto dopo la porta si riapre ed esce una bellissima ragazza bionda. Il vecchio, stupito, si rivolge al figlio dicendogli: "Presto, corri subito a casa e fai venire qui tua madre!"

 
 
 

Buon proseguimento di settimana in ...allegria

Post n°728 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da giramondo595

- Due amici: - "Sai, da quando ho letto sul giornale di tutto il male che fanno le sigarette, ho smesso!"
- "Ah, bene! Hai smesso di fumare?"
- "Macchè... Ho smesso di comprare il giornale!"

All'ora di Catechismo il prete chiede ai bambini: "Ricordatevi che i bambini buoni dicono le preghiere tutte le sere. Un bambino risponde:
- "La mia mamma ed il mio papà dicono sempre le preghiere!"
- Il prete si incuriosisce: "E che preghiere dicono?"
- "La mia mamma dice: "Dio mio, vengo!", ed il mio papà: "Cristo, aspettami!"

In una strada di montagna, un contadino ferma una volante dei carabinieri che sta salendo una strada di montagna a marcia indietro e chiede loro:
- "Ma perché salite per la strada a marcia indietro?"
- "Eh sa, siamo nuovi del posto e non sappiamo se in cima c'è il posto per girare la vettura"
- Pochi minuti dopo ecco che costoro scendono dalla medesima strada di nuovo a marcia indietro. Allora il contadino chiede loro allibito:
- "Come mai ancora a marcia indietro?"
- "Eh sa, in cima abbiamo trovato il posto per girare!"

Perché in curva, allo stadio, si vede meglio?
- Perché in curva i giocatori rallentano!

- Padre e figlio, scozzesi:
- "Babbo, quando arriviamo in America?"
- "Stai zitto e nuota!"

- Un corridore di formula uno muore durante una gara e va in Paradiso. Il posto è bellissimo ma lui si annoia e chiede a San Pietro di poter guidare ancora una volta un auto. San Pietro lo accontenta ma gli da una cinquecento che non supera i 40 km all'ora. Felice, il corridore comincia a girare in macchina per il Paradiso quando una Ferrari targata "NA" lo supera ad alta velocità. Scocciato per la preferenza fatta a quello sconosciuto, il corridore va da San Pietro:
- "Ma perché se in Paradiso siamo tutti uguali a me hai dato una cinquecento che non corre e ad un matto hai dato una Ferrari targata Napoli che corre a tutta velocità?"
- "Prima di tutto non era targata Napoli ma Nazaret, secondo il figlio del padrone fa quello che gli pare!"


Due operai in bicicletta, alle 4 del mattino, uno andava al lavoro e l'altro dal lavoro tornava, in una curva si scontrano, cadono a terra rovinosamente.
Quello che andava al lavoro aveva la minestra nella pietanziera che si versa in terra.
Si rialzano entrambi e constatano i lievi danni alle biciclette.
Poi uno dei due dice all'altro:
- ma NON POTEVI SUONARE IL CAMPANELLO?
L'altro pronto gli risponde:
- NON SAPEVO CHE TI PIACESSE LA MUSICA!


Quanti carabinieri ci vogliono per affondare un sottomarino?
- 2, uno fuori che bussa il portellone e uno dentro che apre il portellone!


Qual'e il colmo per un idraulico?
Avere il naso che gocciola!


Un elicottero dei carabinieri
cade in un cimitero, arrivano i soccorsi
e dopo un po arriva la stampa.
Un giornalista, intervista il comandante
dei carabinieri.
- Ci può dire qualcosa a riguardo
della tragedia? - chiede il giornalista.
- bhè guardi la causa del sinistro è al
vaglio degli esperti.
- ci può dire quante sono le vittime?
- finora abbiamo recuperato 47 vittime,
ma continuiamo a scavare ...


Ai bagni pubblici d' urgenza si presenta
un signore che non ce la faceva piu'
a trattenersi di fare la cacca.
Tutti i cessi erano occupati, allora
si rivolge al custode
quanto costa per farla e questi
gli dice che costa 0,50 centesimi.
Nel frattempo si libera un gabinetto
e questi entra di velocità si toglie i
pantaloni e mutande e la fa'.
Si iniziano a sentire rumori sospetti,
soffioni, trombette e quant'altro.
Ad un certo punto il signore della porta di fianco:
- che cavolo sta facendo con tutti questi rumori,
son questi i modi?
allora il rumorista gli risponde
- con 50 centesimi pensavi di sentire
Beethoven o Straus ???


Pierino ha un fratello di colore.
Questo fratello va in cartolibreria e chiede al cassiere:
- signore signore mi da dei colori
e il cassiere:
- di Giotto?
Il fratello:
- digiotto digiannove facia lei

 
 
 

Buona domenica..in allegria

Post n°727 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da giramondo595

Due operai in bicicletta, alle 4 del mattino,
uno andava al lavoro e l'altro dal lavoro tornava,
in una curva si scontrano, cadono a
terra rovinosamente.
Quello che andava al lavoro aveva la minestra
nella pietanziera che si versa in terra.
Si rialzano entrambi e constatano i lievi
danni alle biciclette.
Poi uno dei due dice all'altro:
- ma NON POTEVI SUONARE IL CAMPANELLO?
L'altro pronto gli risponde:
- NON SAPEVO CHE TI PIACESSE LA MUSICA!

 


Genova, una via stretta stretta, due massaie stanno stendendo la biancheria sulle funi a carrucola.
- Siora Teresa come va vostra figlia?
- Va bene, va bene, ha trovato un buon lavoro
e noi altri semo contenti.
Pensa che il padrone, che le vuole proprio
tanto bene, a volte, di notte, la fa dormire
in ufficio e noi altri semo contenti.
Pensa che domenica é arrivata a casa
con una pelliccia e noi altri semo contenti.
Pensa che il padrone, che le vuole tanto bene,
le ha persino regalato una macchina e noi altri semo contenti.
- E la vostra siora Giacinta cosa fa?
- Anche nostra figlia fa la puttana ma,
noi altri non semo per niente contenti.


Quanti carabinieri ci vogliono
per affondare un sottomarino?
- 2, uno fuori che bussa il portellone
e uno dentro che apre il portellone!

 


Qual'e il colmo per un idraulico?
Avere il naso che gocciola!

 

Un elicottero dei carabinieri
cade in un cimitero, arrivano i soccorsi
e dopo un po arriva la stampa.
Un giornalista, intervista il comandante
dei carabinieri.
- Ci può dire qualcosa a riguardo
della tragedia? - chiede il giornalista.
- bhè guardi la causa del sinistro è al
vaglio degli esperti.
- ci può dire quante sono le vittime?
- finora abbiamo recuperato 47 vittime,
ma continuiamo a scavare ...


Ai bagni pubblici d' urgenza si presenta
un signore che non ce la faceva piu'
a trattenersi di fare la cacca.
Tutti i cessi erano occupati, allora
si rivolge al custode
quanto costa per farla e questi
gli dice che costa 0,50 centesimi.
Nel frattempo si libera un gabinetto
e questi entra di velocità si toglie i
pantaloni e mutande e la fa'.
Si iniziano a sentire rumori sospetti,
soffioni, trombette e quant'altro.
Ad un certo punto il signore della porta di fianco:
- che cavolo sta facendo con tutti questi rumori,
son questi i modi?
allora il rumorista gli risponde
- con 50 centesimi pensavi di sentire
Beethoven o Straus ???

 

Pierino ha un fratello di colore.
Questo fratello va in cartolibreria
e chiede al cassiere:
- signore signore mi da dei colori
e il cassiere:
- di Giotto?
Il fratello:
- digiotto digiannove facia lei

Colgo l' occasione per lanciare un appello a favore degli animali

   

    


L' amica melen, con la sua proverbiale simpatia ed ironia , mi informa che la domenica è ormai trascorsa e mi scrive :melen.me il 02/12/13 alle 18:03
Guarda che e' lunedi' PASQUALEEEE :)

GRAAZIEEEEEE !!!!!

Sono SICURO che a tutti voi queste barzellette piaceranno, e vi saranno di aiuto per sdrammatizzare le varie amarezze della giornata, quindi ho pensato di tenerle ancora per qualche giorno. Perciò Buon inizio di settimana, buon martedì, buon mercoledì, buon giovedì, buon venerdi e buon sabato, sempre e comunque in allegria e serenità.

Super smackkkkkkkkkkkkkk a tutti voi

 

 
 
 
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 MESSAGGIO PER I GIOVANI

...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

http://spazio.libero.it/SARA28LUGLIO/

 

 

UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI VOI

   BENVENUTI NEL MIO BLOG

   BENVENUTI NEL MIO BLOG 

 

 

 

AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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