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Messaggi di Ottobre 2014

giochino autunnale parte 4^ - Curiositą sui nomi che avete scelto

Post n°870 pubblicato il 30 Ottobre 2014 da giramondo595

Come ha scritto qualcuno, qui da noi..anche i giochini sono un occasione per scoprire qualcosa di nuovo.

In questo caso, sono andato alla ricerca ed ecco cosa ho trovato:

Zosymus ( Zosimo di Panopoli ) era un alchimista egiziano

Zosimo era di lingua greca e di nascita egizia. La sua città di origine è discussa: le intitolazioni nei manoscritti lo registrano sia come originario di Tebe che di Panopoli (Akhmin) nella Tebaide, mentre Suida lo dice proveniente da Alessandria. La variabilità è forse dovuta ai spostamenti compiuti da Zosimo in vita. Non è nota con certezza neppur l'epoca in cui visse: il fatto che egli citi Porfirio e che Sinesio alluda indirettamente a lui consente di collocarlo fra la fine del III secolo e l'inizio del IV secolo.
Egli fu il primo autore che abbia scritto opere alchemiche in modo sistematico e firmando la propria creazione. Secondo quel che scrive Suida, Zosimo fu autore di un'opera intitolata Chemeutikà, dedicata alla sorella Teosebia; tale scritto era ripartito in 28 libri, ciascuno dei quali era individuato da una lettera dell'alfabeto (le 24 lettere dell'alfabeto greco e 4 lettere dell'alfabeto copto). Tale opera non è giunta per intero, ma la tradizione manoscritta (non solo greca, ma anche siriaca) ha tramandato vari scritti che dovevano esserne in origine delle porzioni. Quanto a Teosebia, non è detto che fosse sorella di Zosimo in senso proprio, giacché il termine può aver valore simbolico e mistico: nelle opere Zosimo si rivolge talora a lei come a una discepola fedele, tal altra volta come a una discepola "eretica" da riavvicinare al genuino magistero alchemico. Una traduzione araba dell'opera, realizzata da Mu'ayyad al-Din Abu Isma‘il al-Husayn ibn Ali al-Tughra'i, è stata scoperta nel 1995, ma tale versione non è affatto completa e soprattutto non è letterale.
Secondo Suida, fu anche autore di una Vita di Platone, mentre sono rimasti tredici frammenti delle sue Memorie autentiche.
Nella sua riflessione giunsero a maturazione impulsi provenienti dal neoplatonismo, dal Cristianesimo, dallo gnosticismo e dall'ermetismo. Il processo di trasformazione dei metalli (per lo più da metalli vili a metalli preziosi, oro e argento) è simbolico di un percorso di purificazione e di iniziazione.
I futuri successi della chimica ellenistica dipesero dai perfezionamenti apportati nella soffiatura del vetro necessaria per la fabbricazione di alambicchi.

Kerykos

Martiro di Santa Juilitta e Kerykos ( Giuditta e Quirico )

si celebra il 16 giugno per la chiesa Cattolica
Giulitta era una vedova, di facoltosa famiglia e di elevato lignaggio. Essa viveva ad Iconio, città della Licaonia (oggi in Turchia) durante la persecuzione di Diocleziano nei confronti dei cristiani, avvenuta dal 285 d.c. al 305 d.c. Nel 304 d.c. essendosi convertita al cristianesimo e temendo per sé e per il figlio, lasciò i suoi averi e la sua città, fuggendo con due ancelle e con il figlioletto Quirico di tre anni. Scoperta e catturata mentre raggiungeva Tarso, per ordine del governatore della Cilicia Alessandro, fu posta sotto tortura affinché accettasse, secondo la prassi, di sacrificare agli dei. Pur nei tormenti la donna rifiutò di rinnegare la sua fede. A presiedere il giudizio era lo stesso governatore Alessandro che teneva sulle ginocchia il piccolo Quirico. Le ripetute nerbate inflitte a Giulitta non facevano vacillare la sua fede, ma addirittura fecero sorprendentemente pronunciare al bambino: «Sono cristiano anch'io!». A queste parole il governatore scagliò il piccolo sui gradini del tribunale, facendogli battere la testa e uccidendolo sul colpo. La madre non si scompose, ma rimase in preghiera ringraziando il Signore perché il figlio l'aveva preceduta nella gloria dei Cieli. Il governatore Alessandro, pieno d'ira, la consegnò allora al boia perché fosse decapitata.
I loro corpi, recuperati da una delle due ancelle di Giulitta scampata alle persecuzioni, furono tenuti nascosti fino a che in epoca costantiniana, quando L' imperatore Costantino, scoperte le loro reliquie fece costruire un monastero in loro onore vicino a Costantinopoli e pertanto il loro culto apertamente divulgato
In numerose versioni della Passio si indica la città di Tarso come il luogo del martirio, anche se in altre è Antiochia.

Chiesa dei Santi Quiricio e Julitta

 

a Loro è dedicata anche una Chiesa a Roma

La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta , situato nel rione Monti, in via Tor de' Conti.
La chiesa, retta dai frati del Terz'Ordine Regolare di San Francesco, è rettoria della parrocchia di Santa Maria ai Monti e sede del titolo cardinalizio dei Santi Quirico e Giulitta.
La chiesa è dedicata a due santi martiri di Tarso, del IV secolo, al tempo dell'imperatore Diocleziano: il piccolo Quirico, di 3 anni, e sua madre Giulitta.
La chiesa ha origini antiche (VI secolo), e i suoi resti sono stati ritrovati da recenti scavi (visitabili nel piano sotterraneo dell'attuale chiesa). Era dedicata ai Santi martiri Stefano e Lorenzo, ed aveva un orientamento inverso da quello attuale (cioè dove c'era l'abside, ora c'è la facciata). Restauri furono apportati alla chiesa alla fine del XV secolo e nel 1584, quando fu invertito il suo orientamento. Il campaniletto medievale fu conservato ed oggi è inglobato all'interno dell'edificio adiacente (ex convento, oggi hotel Forum). Nuovi restauri si ebbero all'inizio del XVII secolo, quando papa Paolo V la fece rialzare di circa quattro metri per preservarla dall'umidità e dalle inondazioni del Tevere; e all'inizio del Settecento, quando fu costruita la nuova facciata ad opera del Raguzzini (1728).
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta è situata lungo via di Tor de' Conti, alle spalle del Foro di Augusto.
La facciata della chiesa, del XVIII secolo, è particolarmente slanciata. Essa è suddivisa in due ordini da un alto cornicione, sul quale si legge la seguente iscrizione:
(LA)
« SS MM QUIRICO ET IULITTAE DICATUM »(IT)
« Dedicato ai Santi Martiri Quirico e Giulitta »
(Iscrizione sul cornicione della facciata)
La fascia inferiore della facciata è decorata con tre arcate cieche a tutto sesto idealmente sorrette da semplici lesene tuscaniche. All'interno dell'arco centrale si apre l'unico portale, con cornice marmorea sormontata da un elegante timpano e da una lapide con il seguente testo attribuito all'umanista fiorentino Aurelio Brandolini:[3]
(LA)
« INSTAVRATA VIDET QVIRICVS CVM MATRE IVLITA QVE FVERANT LONGA DIRVTA TENPLA DIE. PRINCIPE SVB SIXTO DELVBRIS NVLLA VETVSTAS HIC REFICIT PONTES MENIA TEMPLA VIAS »
(IT)
« Quirico con la madre Giulitta vede restaurati i templi che per lungo tempo furono in rovina. Sotto il principe Sisto nei luoghi di culto non rimase nessuna vetustà: questi rifece ponti, porte, templi e strade »
(Lapide sopra il portale)
Nella fascia superiore si apre, in basso, una finestra con arco a sesto ribassato, e, in alto, vi sono altre tre finestre, che non danno sulla chiesa ma su ambienti sopra di essa, ciascuna decorata con una balaustra. La facciata termina con un profilo a doppio spiovente sormontato da una semplice croce in ferro battuto.
Lungo il fianco destro della chiesa, si trova il campanile romanico del XII secolo. Questo è a tre ordini separati da cornicioni poco sporgenti e la sua cella campanaria si apre sull'esterno con trifore, in parte murate, su due piani.
L'interno della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta presenta una pianta con navata unica terminante con un'abside quadrangolare, entrambe coperte con volta a botte lunettata affrescata nel 1856 da Pietro Gagliardi con, nella navata, Gloria dei Santi Quirico e Giulitta.
Lungo la navata vi sono quattro altari laterali, due per lato. Il primo altare di destra accoglie una tela del XVII secolo con la Madonna e San Giuseppe, il seguente, dedicato a Domenico di Guzman, ospita una pala con la Predica di San Domenico di Ercole Ruspi (XIX secolo); il primo altare di sinistra, invece, è sormontato da una tela con San Vincenzo Ferrer e San Nicola di Bari in adorazione del Bambino Gesù (metà del XVIII secolo), mentre quella del secondo altare raffigura la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina (prima metà del XVIII secolo). In prossimità della parete di fondo, si trovano due cantorie contrapposte dipinte a finto marmo.
L'abside è interamente occupata dal presbiterio, delimitato da una balaustra marmorea. Esso accoglie l'antico altare maggiore secentesco, con ancona costituita da un timpano spezzato sorretto da quattro colonne corinzie. Al centro di essa si trova una pala coeva con il Martirio dei Santi Quirico e Giulitta.
Sulla cantoria di destra, si trova l'organo a canne, costruito nel 1859 da Pietro Pantanella e restaurato nel 2006 dalla ditta Inzoli.
Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica, è racchiuso all'interno di una semplice cassa lignea, con prospetto composto da canne di Principale disposte in cuspide unica con ali laterali. La sua consolle è a finestra ed ha un'unica tastiera di 50 note (Do1-Fa5) con prima ottava scavezza ed una pedaliera a leggio di 14 note (Do1-Sol#2, senza le note Mi2, Fa2 e Sol2) anch'essa con prima ottava scavezza e costantemente unita al manuale

 
 
 

Giochino Autunale parte 4^ , l' investitura ufficiale

Post n°869 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da giramondo595

Una settimana fa, da questo blog è partito un simpatico giochino, che ovviamente  deve restare solo tale e che pertanto non ha la pretesa di spingere qualcuno a divulgare questi nomi  al di fuori di questo blog. ( ad esempio durante un eventuale escursione al museo  e via dicendo, o di inserirli in altre eventuali pubblicazioni o contesti,.. che siano al di fuori di questo blog ). Questo semplice giochino si proponeva di dare il nome a due splendidi capolavori.. I Bronzi di Riace presenti al Museo di Reggio Calabria. Due capolavori, che risultano ancora anonimi e sono contraddisti da una semplice lettera dell' alfabeto.

Ebbene siamo giunti al dunque..

 

Costui si chiama Kerykos

La testa della statua A (Kerykos )Si caratterizza per una raffinatissima resa della barba, con ciocche sinuose fortemente plastiche, e della capigliatura, trattenuta da una larga fascia. Le lunghe ciocche di capelli ondulati che solcano tutta la calotta, ricadendo in chiome ricciute sulle spalle, fanno supporre che la testa fosse in origine priva di elmo; sulla sua sommità vi è, inoltre, un foro forse per un meniskos , una punta in bronzo funzionale a tenere lontani gli uccelli dalle statue. In un secondo, tempo, tuttavia, fu alloggiato un elmo corinzio, come indicano dei segni di appoggio e la trasformazione dell'originario foro in un incasso per l'elmo stesso. In quell'occasione le orecchie, ben modellate, furono coperte da ciocche applicate.
La bocca ha labbra in rame e una fila di superiore di cinque denti modellati in una lamina d'argento. Gli occhi hanno ciglia in lamina bronzea e cornee in avorio mentre le iridi, non conservate, erano presumibilmente di pasta vitrea o di una pietra preziosa.

Lui, invece si chiama Zosimos

La testa della statua B (Zosimos ). Si presenta liscia e deformata, evidentemente perché dotata di un elmo corinzio rialzato, e ricoperta da una cuffia di cuoio o di feltro: ne rimangono alcune placchette coperte da piccole martellature ed il solco lasciato sui lati della barba dal sottogola. Dalla cuffia fuoriuscivano i lobi inferiori delle orecchie e corte ciocche di capelli, simili a quelle della barba poco folta resa in modo non particolarmente plastico. La bocca ha anch'essa labbra in rame; si conserva solo l'occhio destro con la cornea in marmo bianco, l'iride formata da un anello biancastro ed uno rosato concentrici e la pupilla nera.

I corpi . Le due statue presentano un sistema di ponderazione a ritmo incrociato: alla gamba destra verticale su cui grava tutto il peso del corpo corrisponde il braccio sinistro piegato a sorreggere il pesante scudo; alla gamba sinistra flessa ed avanzata corrisponde il braccio destro abbassato ad impugnare l'asta.
In conseguenza della posizione delle gambe, l'anca destra risulta rialzata rispetto alla sinistra: tale movimento nel Bronzo A non si ripercuote nella parte superiore del torace, dove pettorali e spalle sono in posizione quasi perfettamente orizzontale, nel Bronzo B si ripercuote sia sui pettorali, definiti da una linea inclinata, sia sulle spalle, con la destra in posizione abbassata rispetto all'opposta.
La possente muscolatura è resa con forte vigore plastico, ma in modo più geometrico e statico nel Bronzo A, più analitico e dinamico in B.
Fra i particolari anatomici riprodotti nei Bronzi con particolare cura, si segnalano le vene subcutanee, particolarmente apprezzabili nelle mani e nei piedi.
Interessante è la resa dei capezzoli, lavorati a parte ed applicati tramite battitura a martello, di un colore rosa non perché in rame ma in una lega a tenore di stagno molto basso.

 
 
 

Giochino Autunnale parte 3^ Il risultato

Post n°868 pubblicato il 25 Ottobre 2014 da giramondo595


Amici carissimi,buon week end a tutti.

sono lieto di annunciarvi che i nomi dei due bronzi di Riace..da voi scelto all' unanimità sono Kerykos e Zosimos..

Questi sono i risultati della votazione

Kerykos e Zosimos  4 voti

Compare Alfio e Compare Turiddu 2 voti

Achille ed il secondo Cornelio 1 voto

Grazie a tutti voi per aver partecipato a questo simpatico giochino autunnale.

 

 
 
 

Giochino autunnale parte 2^

Post n°867 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da giramondo595

 

 

Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo " scherzoso " giochnino, in fondo come ha scritto qualcuno sono un pò mattacchione, che le pensa tutte, altrimenti non si spiegherebbe l' idea di pubblicare un simile messaggio . E' un modo simpatico per condividere e far conoscere a chi non li avesse visti ed apprezzati i famosi capolavori presenti al Museo di Reggio Calabria..

dal precedente messaggio è scaturita questa rosa di nomi.

1) Compare Alfio e compare Turiddu
2) ACHILLE ed il secondo CORNELIO
3) Kerykos e Zosimos.

Adesso tocca a voi proclamare e simpaticamente battezzare gli splendidi capolavori.

Dalla votazione, sono esenti coloro che hanno contribuito a definire la rosa di nomi ,  e che sono candidati.

Mi raccomando partecipate numerosi!!!..

N. B. : Bisogna solo votare questi nomi, non aggiungerne altri..Se troverò commenti con altri nomi, non saranno validi.

 
 
 

Giochino Autunnale

Post n°866 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da giramondo595

Date un nome agli anonimi bronzi di riace e se volete scrivete anche il perchè della scelta..sbazzarriTEVI

 

Il suo nome, dato dagli esperti o da chissà chi  è una semplice A

La testa della statua A. Si caratterizza per una raffinatissima resa della barba, con ciocche sinuose fortemente plastiche, e della capigliatura, trattenuta da una larga fascia. Le lunghe ciocche di capelli ondulati che solcano tutta la calotta, ricadendo in chiome ricciute sulle spalle, fanno supporre che la testa fosse in origine priva di elmo; sulla sua sommità vi è, inoltre, un foro forse per un meniskos , una punta in bronzo funzionale a tenere lontani gli uccelli dalle statue. In un secondo, tempo, tuttavia, fu alloggiato un elmo corinzio, come indicano dei segni di appoggio e la trasformazione dell'originario foro in un incasso per l'elmo stesso. In quell'occasione le orecchie, ben modellate, furono coperte da ciocche applicate.
La bocca ha labbra in rame e una fila di superiore di cinque denti modellati in una lamina d'argento. Gli occhi hanno ciglia in lamina bronzea e cornee in avorio mentre le iridi, non conservate, erano presumibilmente di pasta vitrea o di una pietra preziosa.

 

Invece, il suo nome è semplicemente B

La testa della statua B. Si presenta liscia e deformata, evidentemente perché dotata di un elmo corinzio rialzato, e ricoperta da una cuffia di cuoio o di feltro: ne rimangono alcune placchette coperte da piccole martellature ed il solco lasciato sui lati della barba dal sottogola. Dalla cuffia fuoriuscivano i lobi inferiori delle orecchie e corte ciocche di capelli, simili a quelle della barba poco folta resa in modo non particolarmente plastico.
La bocca ha anch'essa labbra in rame; si conserva solo l'occhio destro con la cornea in marmo bianco, l'iride formata da un anello biancastro ed uno rosato concentrici e la pupilla nera.


I corpi . Le due statue presentano un sistema di ponderazione a ritmo incrociato: alla gamba destra verticale su cui grava tutto il peso del corpo corrisponde il braccio sinistro piegato a sorreggere il pesante scudo; alla gamba sinistra flessa ed avanzata corrisponde il braccio destro abbassato ad impugnare l'asta.
In conseguenza della posizione delle gambe, l'anca destra risulta rialzata rispetto alla sinistra: tale movimento nel Bronzo A non si ripercuote nella parte superiore del torace, dove pettorali e spalle sono in posizione quasi perfettamente orizzontale, nel Bronzo B si ripercuote sia sui pettorali, definiti da una linea inclinata, sia sulle spalle, con la destra in posizione abbassata rispetto all'opposta.
La possente muscolatura è resa con forte vigore plastico, ma in modo più geometrico e statico nel Bronzo A, più analitico e dinamico in B.
Fra i particolari anatomici riprodotti nei Bronzi con particolare cura, si segnalano le vene subcutanee, particolarmente apprezzabili nelle mani e nei piedi.
Interessante è la resa dei capezzoli, lavorati a parte ed applicati tramite battitura a martello, di un colore rosa non perché in rame ma in una lega a tenore di stagno molto basso.

 
 
 

Pierinate a go go

Post n°865 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da giramondo595

"Allora Pierino, ti sei fatto curare dal dottor Rossi, il famoso dentista indolore?"
"Si mamma! Ma in realtà non è vero che è un dentista indolore...quando gli ho morso il dito ha cominciato ad urlare come tutti gli altri!".


E' il primo giorno di scuola: il maestro chiama Pierino e gli dice: "Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzando la mano e indicandoti ti alzi e vieni subito qui, chiaro?"
Prontamente Pierino risponde: "Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo."


Pierino è stato bocciato per l'ennesima volta e un amico cerca di aiutarlo a capire il suo problema.
"Ma, studi mai dopo cena per esempio?" chiede il compagno
"Dipende..."
"Da che cosa dipende?"
"Ho un sistema: uso la moneta e quando viene testa vado al bar con gli amici, se viene croce sto con la mia ragazza e se invece la moneta rimane dritta, studio."

 

Pierino dice alla maestra: "Maestra non reggo più posso andare in bagno per favore?" e la maestra risponde: "No!Sto dettando un avviso importante, andrai dopo che finisco di dettare!"; dopo 10 minuti la maestra dice a Pierino: "Dove si trova il lago di Garda?" e Pierino risponde: "Sotto il mio banco!"


Pierino arriva tardi a scuola e la maestra lo rimprovera:
"E' già la quinta volta che arrivi tardi questa settimana, che cosa devo pensare?"
"Che è venerdì signora maestra!"

 

Pierino corre dalla mamma:
"Mamma, alla porta c'è un signore che raccoglie le offerte per il ricovero dei vecchi..."
"E tu non gli hai dato niente?" gli domanda la madre.
"Sì, gli ho dato la nonna, ma lui si è arrabbiato..."

 

MALANNO
Pierino sta giocando con la fionda in giardino e per sbaglio rompe il vetro della finestra di casa sua.
Un pò impaurito corre dalla mamma e le chiede se lei è contenta di lavare i vetri. La mamma risponde che è troppo faticoso.
E pierino: "beh allora dovresti essere felice, ne ho appena rotto uno!"

 

Alla fiera
Alla fiera un tizio vuole comperare un maialino.
Ne sceglie uno in un recinto e quindi domanda il prezzo: "10.000 lire al kilo". "Benissimo, me lo pesi".
Il contadino succhia un po' la coda al maialino poi esclama: "25 kg fanno 250.000 lire".
"Scusi sa, non per sfiducia, ma potrebbe metterlo sulla bilancia?".
Detto fatto, messo sulla bilancia pesa esattamente 25 kg.
"Meraviglioso, ma come fate?". "E' una dote di famiglia, anche mio figlio e mia moglie ci riescono. Pierinooo, vieni a pesare".
"Mi pesi quello...".
Pierino prende un maialino, succhia la coda e dice: "23 kg e 3 etti".
"Impossibile, anche gli etti???".
Il maialino viene pesato e il risultato e' proprio 23, 3 kg.
"Strabiliante" esclama il cliente.
"Glielo avevo detto, e' un dono di famiglia.
Pierino, chiama la mamma...".
Il bimbo corre via e poco dopo ritorna: "Papa', papa', la mamma non puo' venire, sta pesando il postino...".

 

coriandoli
Pierino dice al papa': papa' mi compri i coriandoli..
il papa': no pierino!!!
Pierino: E' perche'?
Il papa': perche ogni volta che te li compro tu li butti sempre via!!!!

 

Più veloce della luce
La maestra chiede ai suoi scolari se sanno quale sia la cosa piu' veloce dell' universo.
Carletto: "Il suono, signora maestra !".
La maestra: "Bravo, ma c'e' qualcosa di ancora piu' veloce!".
Giovanni (il secchione): "La luce!".
Maestra: "Bravo, e' proprio la luce!". Sentendo cio', Pierino perplesso si rivolge alla maestra: "Ma come? la luce? la cosa piu' veloce che ci sia e' la cacca!".
Maestra: "Pierino, cosa dici!".
Pierino: "E si' e' proprio lei! Pensi che ieri sera mio nonno e' andato al bagno, non ha fatto a tempo ad accendere la luce che se l 'e' fatta addosso!".

 

Troppo intelligente per stare in prima
Pierino và dalla maestra e le dice: Sono troppo intelligente per stare in prima. Mia sorella fa la terza ed io sono più intelligente di lei! Credo che dovrei andare anche io in terza!
La maestra indispettita lo porta nell'ufficio del direttore. Mentre Pierino aspetta nel corridoio la maestra spiega la situazione al direttore. Il direttore dice alla maestra che metterà il ragazzo alla prova: gli farà una serie di domande, se lui sbaglia una qualsiasi delle risposte dovrà tornare in prima e comportarsi bene. La maestra è d'accordo.
Pierino viene fatto entrare, gli vengono spiegate le condizioni e lui accetta di sottoporsi alla prova.
Il direttore esordisce:
- Quanto fa 3 x 3? Pierino: Nove!
- Quanto fa 6 x 6? Pierino: Trentasei!
E così via con ogni domanda che il direttore presuppone che un allievo della terza debba conoscere. Il direttore guarda la maestra e le dice:
- Credo che Pierino possa andare in terza...
La maestra dice al direttore:
- Posso fargli io qualche domanda?
Il direttore e Pierino acconsentono. Allora la maestra:
- Una mucca ne ha quattro ma io ne ho solo due, che cosa sono?
- Le gambe!
- Cosa c'è nei tuoi pantaloni ma non c'è nei miei?
Il direttore si domanda come mai la maestra faccia una simile domanda, ma Pierino risponde prontamente:
- Le tasche!
- Che cos'è che inizia per "C", finisce per "O", è peloso e contiene un liquido al suo interno ?
Gli occhi del direttore si spalancano prima che lui possa fermare la risposta... ma Pierino con tranquillità:
- Il cocco!
La maestra non demorde:
- Quale verbo inizia con "SC", finisce con "ARE" e significa un sacco di divertimento?
Pierino:
- Scherzare!!!
Il direttore tira un sospiro di sollievo e dice alla maestra:
- Sbattilo in quinta: le ultime risposte le ho sbagliate persino io!

 

Pierino e il gelato
La maestra chiede a Pierino: "Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari ad uno degli uccelli, quanti ne rimangono?"
Il bambino risponde: "Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti"
La maestra: "Beh, la risposta giusta era `quattro`, ma mi piace come ragioni"
Allora Pierino dice: "Posso farle io una domanda adesso?"
La maestra: "Va bene"
"Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati; la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza da piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre e` sposata?"
L`insegnante arrossisce e risponde: "Suppongo la seconda... quella che ingoia il gelato fino al cono" E Pierino: "Beh, la risposta corretta e` quella che porta la fede, ma mi piace come ragioni"

 

L'idiota
Se in questa classe c`è qualche idiota si alzi in piedi" fa la maestra con tono sarcastico alla classe.
Dopo un lungo silenzio, Pierino si alza.
"Bene, Pierino, dimmi perché tu ti consideri un idiota?"
"Sinceramente non penso di esserlo" - dice - "ma non mi piaceva che lei rimanesse in piedi tutta sola.

 

"Pierino uscendo di casa col braccio ingessato per finta si rivolge all'autista dello scuolabus: "Buon giorno Alfò, che oggi vai allo zoo?", Alfonso: "Sì, perchè?" Pierino: "E a quale gabbia ti fai mettere?" Alfonso arrabbiato: "A Pierì vuoi un calcione in bocca o un calcione ar culo?!!" Pierino ribatte subito: "Wee, come ti incazzi subito, e pensare che ti volevo portare le noccioline!"

 

La maestra di Pierino la mattina entra in classe e dice ai suoi alunni che per domani dovevano trovare un nome di un colore strano. Pierino il pomeriggio appena tornato da scuola apre il dizionario e cerca un nome di un colore strano, ma non lo trova, quindi lo chiede ai suoi genitori ma anche loro non sanno che rispondergli quindi Pierino decide di riaprire il suo dizionario e trova: "blu cobalto". La mattina dopo entra in classe e dice alla maestra: "blu cobalto, blu cobalto, blu cobalto" e la maestra: "calma Pierino" e quindi interroga Luca: "Luca dimmi il nome del colore che hai cercato a casa per compito" e Luca le risponde: "giallo ocra" e la maestra gli dice che era stato bravissimo... Vicino a Pierino era seduto un bambino di colore e la maestra interroga lui: "invece tu dimmi il nome di un colore strano" ed il bambino: "blu cobalto, blu cobalto , blu cobalto" e la maestra anche a lui gli dice che era stato bravissimo. Alla fine interroga Pierino: "Pierino dimmi il nome del colore strano" e Pierino: "nero di merda".

Pierino chiede alla mamma:
- "chi ci ha creato?"
- "Dio siamo tutti figli di Dio"
- "ma papà ha detto che proveniamo dalle scimmie"
- "il papà segue i suoi antenati io i miei!"

 

 Pierino va dal dottore e dice: "ho mal di pancia" il dottore dice: "bevi 10 litri di latte". Il secondo giorno Pierino va dal dottore e gli dice che ha ancora mal di pancia e il dottore dice di bere 100 litri di latte; il terzo giorno Pierino va dal dottore e gli dice che ha ancora mal di pancia e il dottore gli dice di bere 1000 litri di latte. Il quarto giorno va dal dottore e gli dice: "dottore tutto a posto ma ho cacato mozzarella!!".

 

Pierino torna da scuola dopo aver sostenuto un'interrogazione; la mamma gli chiede com'è andata e Pierino: "il professore che mi ha interrogato è un tipo molto cattolico" e la mamma: "perchè?" e Pierino: "ad ogni risposta che davo il professore diceva Dio mio, Dio mio..."

 

Pierino e all'esame di quinta elementare, la maestra gli chiede:
- "quale è la capitale d'italia?"
- "boh"
- "allora quale fiore ha le spine?"
- "boh"
- "...una domanda semplice, la targa di Bologna"
- "ma"

 

Il maestro chiede a Pierino:
- "senti, ho chiesto a tutti quelli che vogliono andare in paradiso di alzare le mani. Perchè tu non le hai alzate?"
- "perchè la mia mamma mi ha raccomandato di andare subito a casa, appena uscito da scuola"

 

Pierino durante la lezione va in bagno e dopo quando rientra la maestra gli dice: "conta fino a 10" allora Pierino dice: "1,2,3,4,5,6,7,9,10" e la maestra dice: "Pierino e l'otto?" e lui: "uhh l'ho scaricato nel bagno!".

 

 
 
 

Barzellette autunnali 1

Post n°864 pubblicato il 12 Ottobre 2014 da giramondo595

- Ma certo - dice il padrone di casa agli ospiti, - che mia moglie vi rivelerà il segreto del suo arrosto! Prima, però, devo andare a prendere nel bidone della spazzatura la confezione di quel prodotto surgelato: l'ha buttata via. Non ci saremmo mai aspettati che uno di voi lo apprezzasse.


Un'anziana signora vive sola con un pappagallo particolarmente intelligente. Un giorno, la padrona ha un malore. Allora il pappagallo solleva la cornetta del telefono e con il becco compone il 118.
-Pronto, qui emergenza sanitaria, mi dica.
-Bello Loreto! Bello!

L'hostess di un aereo chiede a un passeggero:
-Gradisce la cena?
-Cosa posso scegliere?
-Se sì o no!

Un etnologo è stato catturato da una tribù di cannibali. Uno dei selvaggi gli chiede:
Come ti chiami?
Renato... Perché?
Per scriverlo sul menu!


In autostrada, un poliziotto ferma una Ferrari che va lentissima, e chiede spiegazioni al conducente.
- Rispetto i limiti di velocità: c'è scritto A 19 e io va do a 19 km all'ora...
-Ma cosa ha capito? A 19 è il numero dell'autostrada! E ora vada, perché la signorina al suo fianco pare star male.
-E' possibile che sia perché veniamo dall'A 313?-

Due operai durante la pausa pranzo:
Conosci Ugo Foscolo?
No.
Male... dovresti frequentare la scuola se-
rale. E invece Albert Einstein
lo conosci?
No.
Male... dovresti frequentare la scuola serale. E Fiodor Dostoevskij?
No.
Male... dovresti frequentare la scuola serale.
Al che l'altro, spazientito, gli domanda:
E tu invece lo conosci A¬fredo Rossi?
No.
Male... è quello che va a trovare tua moglie mentre tu sei alla scuola serale.


Un campione di suino si reca dallo psicanalista:
Una parola mi tormenta il cervello.
E quale?
Liposuzione, liposuzione...

 

Un tizio è sottoposto a processo per aver emesso un assegno senza copertura. Per cercare di difendersi, spiega:
Sì, lo confesso! Però tenga presente che ho usato quell'assegno per comprare un aperitivo senza alcool, un formaggio senza grassi e del cioccolato senza zucchero.
-Allora la condanno a un mese senza la condizionale.

 

Una bambina corre in lacrime dalla madre:
-Ho fatto cadere lo shampoo e per sbaglio ne ho bevuto un po'. Morirò?
-Martina -
le risponde la madre con un sorriso, -
tutti, prima o poi, moriremo.
-Tutti?... Oh, mio Dio, cosa ho combinato?

Un uomo rincasa compieta mente ubriaco, accompagnato da un amico, e gli raccomanda di fare silenzio, perché la moglie dorme. Nel passare davanti alla camera da letto, l'amico gli fa notare:
-Hai visto che c'è un tizio nel letto con tua moglie?
-Shh, parla piano: ho solo due birre in frigo


Una svampita entra in un bar, si avvicina al barista e gli sussurra in un orecchio:
-Dov'è la toilette?
-Dall'altra parte.
Allora la ragazza gli sussurra nell'altro orécchio:
-Dov'è la toilette?

 

 
 
 

barzellette..autunnali

Post n°863 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da giramondo595


Una scuola elementare riceve l'onore di una visita da parte di Berlusconi, il preside si raccomanda di preparare gli alunni al ricevimento:
- allora quando Berlusconi metterà giù piede dall'auto urlerete Evviva!
quando salirà il primo gradino urlerete Ancora! Ancora!
e quando io farò una domanda risponderete Berlusconi!
Dopodiché ritornerete nelle vostre aule.
Giunse il giorno dopo e sceso dall'auto, Berlusconi, pestò una merda e gli alunni gridarono
- EVVIVA!!-
e salito il primo gradino la scarpa sporca lo fece scivolare rompendogli una costola e gli alunni reclamarono
- ANCORA!! ANCORA!!
- un alunno scorreggiò e il preside schifato domandò
- chi è stato?
- e gli alunni risposero
- BERLUSCONI!!-


Passando di fronte ad un negozio di scarpe in via Roma a Torino, un impiegato ne adocchia un paio veramente belle.
Bello anche il prezzo: 500€.
Entra nel negozio per comprare le scarpe, ma pur sconsigliato dal commesso, le prende con un numero in meno del suo piede.
L'indomani il commesso lo vede passare e sembrava uno storpio.
Il giorno dopo il commesso si impietosisce e gli offre di cambiargliele.
Il terzo giorno ancora peggio ed il commesso lo apostrofa nuovamente per sostituire le scarpe, ma l'impiegato rifiuta e spiega al commesso che sua moglie e la figlia fanno le prostitute, suo figlio é un drogato perso, per cui l'unica soddisfazione che ha nella vita quando rientra a casa è togliersi le scarpe.


Un padre dice al figlio:
- Ora ti insegno un trucco per capire se sei ubriaco o pure no. Non è difficile guarda quei 2 uomini dall'altra parte della strada.
Quando ne vedrai 4 anzi che 2, vuol dire che sei ubriaco.
- Però - ribatte il ragazzo - c'è un uomo dall'altra parte della strada!


Tre turisti: un inglese, un francese ed un palermitano vanno in hotel e chiedono tre stanze ma ne trovano solamente una libera ed era infestate dalle formiche. Allora fanno una scommessa, il francese dice all'inglese scommettiamo 100 euro che io entro ed esco senza una formica addosso.
Entra ed esce pieno di formiche.
Dopo un po l'inglese dice al palermitano scommettiamo 10.000 euro che io entro ed esco senza una formica in capo, ed il palermitano dice di si.
Entra ed esce pieno di formiche.
Il palermitano, scommettiamo 100.000 euro che io entro ed esco senza una formica in capo?
Entra ed esce senza formiche.
Allora il francese e l'inglese incuriositi dicono al palermitano come avesse fatto, ed il palermitano dice:
- ne ho ammazzato una e se ne sono andate tutti al funerale !


Due donne della società bene parlano tra loro.
Una dice all'altra che stava per divorziare dal marito. L'altra premurosa le chiede il motivo di tale decisione in quanto sapeva che il marito era ricco.
La divorzianda affermò di essere stata tradita dal marito in quanto le aveva detto di avere 90 anni mentre aveva scoperto che ne aveva appena 70.


Un giorno Mussolini stava andando un macchina a Roma con il suo seguito, ma la chiusura di un passaggio a livello lo costrinse ad una prolungata fermata. Scese dall'auto a far due passi per sgranchirsi le gambe, subito seguito dal suo segretario. Fermo davanti a lui un carro che trasportava una numerosa famiglia. Mussolini si avvicinò al capofamiglia, si complimentò per il numero di figli che aveva e poi ancora dove era diretto con tutta la sua famiglia. Il capo famiglia non diede segno di riconoscere Mussolini. Al che il Duce, stupito chiese ancora cosa andava a fare a Roma. Il capo famiglia gli rispose che stava andando a Roma per chiedere lavoro per mantenere la sua famiglia. Al che Mussolini gli fece gli auguri di trovarlo.
Mentre ritornava in macchina Mussolini gli chiese ad alta voce:
- E SE MUSSOLINI IL LAVORO NON VE LO DA?
Prontamente il capo famiglia gli rispose:
- GLI DIREI DI ANDARSELO A PRENDERE NEL CULO.
Il segretario estrasse prontamente la pistola, ma Mussolini lo calmò, perché evidentemente il poveruomo non lo aveva riconosciuto.
Il carro giunse a Roma e Mussolini era presente all'affidamento del lavoro al poveruomo che ancora non dava segni di riconoscerlo.
Mentre il poveruomo si allontanava per provocarlo gli chiese:
- E SE IL LAVORO NON GLIEL'AVESSERO DATO?
Lui tranquillo ripose:
- ERAVAMO GIA' D'ACCORDO AL PASSAGGIO A LIVELLO

 

Un vecchio prevosto di campagna riceve un avviso dal suo vescovo che gli avrebbe inviato in aiuto un giovane prete per aiutarlo.
Il vecchio prete infatti doveva non solo gestire la parrocchia principale, ma anche diverse altre sparse sulle montagne vicine.
Per gli spostamenti si serviva normalmente di una bicicletta decrepita che lui conosceva bene.
Giunse il pretino e subito lo portò a visitare le chiesette attorno.
Lo fece salire sulla canna della decrepita bicicletta praticamente senza freni ed iniziarono il viaggio sulle strade scoscese.
Ad un tratto, a metà di una ripida discesa, di traverso alla loro strada, c'era una mucca.... il pretino si fece il segno della croce.... ma il vecchio prete, fiducioso, disse 'mucca di Dio spostati' e giusto in tempo la mucca si spostò.
Più avanti la loro strada era sbarrata da un branco di tacchini.... stessa scena ed il prete anziano disse 'tacchini di Dio spostatevi'..... e anche qui l'ostacolo venne rimosso.
Il fatto si ripeté tante altre volte, ma ne uscirono sempre incolumi.
Fatto il giro delle chiesette e visto dove erano ubicate, tornarono alla chiesa madre.
Il mattino seguente il vecchio prete si sentiva male e mandò il giovane prete nelle chiesette attorno.
Il vecchio prete consegnò la bicicletta decrepita al giovane prete ricordandogli cosa doveva dire in caso di ostacoli lungo la via.....
Per il giro completo sarebbero bastate tre ore, ma ne erano già trascorse dieci da quando era partito il giovane prete.
Il vecchio prete aspettava con ansia.
Solo verso sera il giovane prete fece ritorno trascinando la bicicletta a brandelli e lui stesso insanguinato e fasciato alla belle meglio.
Il prete vecchio chiese cos'era successo ed il prete giovane gli raccontò della mucca, dei tacchini, e di vari altri ostacoli che aveva dovuto superare, sempre con successo ripetendo la frase di rito, ma al fondo di una ripida discesa c'era un maiale enorme e lui aveva proferito la solita frase miracolosa dicendo 'porco di dio spostati', ovviamente il consueto miracolo IN QUESTO CASO NON AVVENNE, da cui investimento dell'animale e conseguente rovinosissima caduta.


Un ubriaco, ma proprio ubriaco, viene accompagnato da un amico nella piazzetta vicino a casa, aiutato dall'amico riesce in qualche modo a scendere dalla macchina. In mezzo alla piazzetta c'é un unico albero.
L'ubriaco tira fuori le chiavi, prende la mira e .... va a sbattere contro l'albero.
Fa qualche passo indietro, riprende la mira e.... va a sbattere di nuovo contro l'albero.
La scena si ripete diverse volte fino a che l'ubriaco piangente e sanguinante dice:
- MI SONO SPERDUTO IN UNA FORESTA.

 

 
 
 

Giudicate voi................

Post n°862 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da giramondo595

Al liceo arriva lo sponsor sul libretto «Speedy pollo»  

VERONA - Prima le comunicazioni di servizio, la conta delle assenze, poi, nell'ultima pagina, sul retro, lo sponsor. Non è il programma di una sagra paesana, ma il libretto ufficiale di un liceo scientifico veronese: il Fracastoro. Lunedì, con l'inizio della scuola, gli studenti l'hanno ricevuto così, con tanto di inserzione pubblicitaria di un noto «snack» a base di pollo.Per molti di loro, così anche per alcuni genitori è stata una sorpresa, anche se la scuola l'aveva annunciato da tempo al consiglio d'istituto e quindi anche ai rappresentanti delle famiglie. Non una boutade, ma una scelta inevitabile: servono soldi e quindi, per far cassa venga pure la reclame, piuttosto che chiedere soldi ai propri iscritti. È la filosofia del preside, Tiziano Albrigi che spiega come questa formula ha aiutato a ridurre il contributo «volontario », la tassa che varia da istituto ad istituto e che è sempre mal digerita dall'utenza. «In questo momento di difficoltà - spiega l'abbiamo abbassata da 180 euro a 150. Non credo l'abbia fatto nessun'altra scuola».
Il libretto delle assenze è obbligatorio, ma costa. Per la stampa gli istituti spendono in media dai due a tre euro a copia. «Se pensiamo che gli studenti nella nostra scuola sono 1.800 si capisce come sia una spesa rilevante» nota il dirigente scolastico. La sponsorizzazione è nata quasi per caso. «Si è fatto avanti un genitore che lavora in quella ditta (che ha sede a Verona, ndr) - fa sapere Albrigi - l'abbiamo preso in considerazione e abbiamo fatto le cose seriamente, stilando anche un regolamento ». L'operazione ha consentito, sostiene il preside, «di pagare la metà delle spese di stampa». Un'idea che sarebbe stata ben accolta dai genitori: «Non c'è stata alcuna obiezione in consiglio d'istituto» né dopo l'adozione, ma ha acceso discussioni sul web, dove le foto del libretto con la pubblicità non si è fatta attendere. C'è chi avanza dubbi sull'opportunità di pubblicizzare, dopo tutto l'impegno delle scuole pubbliche per promuovere una dieta sana, un prodotto a base di carne e surgelato. Ma, d'altronde, «quello passava il convento», almeno in questo caso. «Mi sarebbe piaciuto pubblicizzare qualcosa di culturale - spiega il preside - ma si offriva questa possibilità e noi l'abbiamo colta, garantendo un risparmio alle famiglie». Anche perché le spese, nelle scuole, com'è noto non mancano mai. Come se non bastasse la ricerca di fondi per attrezzatura e cancelleria, quest'anno si è messo anche il tempo. «Un fulmine ha danneggiato l'impianto elettrico, anche in questo caso abbiamo dovuto mettere mano al portafoglio - racconta il dirigente - gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, abbiamo dovuto anche mettere in conto il taglio dell'erba, altrimenti i vicini si lamentavano».

 
 
 
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 MESSAGGIO PER I GIOVANI

...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!

http://spazio.libero.it/SARA28LUGLIO/

 

 

UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI VOI

   BENVENUTI NEL MIO BLOG

   BENVENUTI NEL MIO BLOG 

 

 

 

AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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