Sono passate quasi 20 ore dal triste epilogo della partita di ieri sera, che ci ha visti uscire di scena dalla Coppa, e ancor ora mi riesce difficile trovare le giuste parole per esprimere il mio stato d'animo. Una breve notte agitata e una giornata di lavoro come sempre intensa non sono stati sufficenti per soffocare la rabbia e delusione. Di tanto in tanto le immagini della partita riaffiorano nella mente.Questo è lo sport però, questo è il calcio. Bello, affascinante, a volte crudele.Abbiamo giocato un buon primo tempo, senza fare cose clamorose. Eravamo però concentrati, decisi. Gli avversari tosti, veloci, aggressivi, non hanno creato palle gol. Noi, invece, sempre in crescendo 3/4 occasioni chiare, fino a rimanere in superiorità numerica al termine del tempo.Poi .... poi l'episodio che ha trasformato la partita, il loro 1° gol. Da lì in poi poco calcio, tanta lotta, tanti litigi, tante e troppe parole. Un'altra partita, un'altra cosa. Fino all'ultimo respiro, fino alla triste fine. Potevamo anche pareggiare, ci stava. Ma la testa non rispondeva più. Peccato, ci abbiamo creduto tutti, potevamo farcela. Ci rimangono i rimpianti, ognuno di noi con i propri, a partire dal sottoscritto (che si assume le responsabilità di tutto quello che non abbiamo fatto a dovere), a chi ha giocato tutta la partita e a chi invece non ha potuto scendere in campo (come avrebbe giustamente voluto).Peccato, chiudere così una splendida annata è triste, lascia l'amaro in bocca (non l'amaro del Capo, caro Giando). Ma non è corretto, per nessun motivo, limitare i nostri giudizi solo basandoci sull'ultima partita, solo su 1 delle 32 partite che hanno caratterizzano la nostra stagione. Ma ora mi viene difficile andare oltre. Qualche giorno, e sicuramente la mente sarà più lucida e l'analisi più veritiera. Forza ragazzi, alziamo la testa. Mi aspetto anche le vs. valutazioni di fine stagione. Di tutti, se possibile.E poi andremo a festeggiare, come sempre, tutti insieme!Un abbraccio
Amarezza!
Sono passate quasi 20 ore dal triste epilogo della partita di ieri sera, che ci ha visti uscire di scena dalla Coppa, e ancor ora mi riesce difficile trovare le giuste parole per esprimere il mio stato d'animo. Una breve notte agitata e una giornata di lavoro come sempre intensa non sono stati sufficenti per soffocare la rabbia e delusione. Di tanto in tanto le immagini della partita riaffiorano nella mente.Questo è lo sport però, questo è il calcio. Bello, affascinante, a volte crudele.Abbiamo giocato un buon primo tempo, senza fare cose clamorose. Eravamo però concentrati, decisi. Gli avversari tosti, veloci, aggressivi, non hanno creato palle gol. Noi, invece, sempre in crescendo 3/4 occasioni chiare, fino a rimanere in superiorità numerica al termine del tempo.Poi .... poi l'episodio che ha trasformato la partita, il loro 1° gol. Da lì in poi poco calcio, tanta lotta, tanti litigi, tante e troppe parole. Un'altra partita, un'altra cosa. Fino all'ultimo respiro, fino alla triste fine. Potevamo anche pareggiare, ci stava. Ma la testa non rispondeva più. Peccato, ci abbiamo creduto tutti, potevamo farcela. Ci rimangono i rimpianti, ognuno di noi con i propri, a partire dal sottoscritto (che si assume le responsabilità di tutto quello che non abbiamo fatto a dovere), a chi ha giocato tutta la partita e a chi invece non ha potuto scendere in campo (come avrebbe giustamente voluto).Peccato, chiudere così una splendida annata è triste, lascia l'amaro in bocca (non l'amaro del Capo, caro Giando). Ma non è corretto, per nessun motivo, limitare i nostri giudizi solo basandoci sull'ultima partita, solo su 1 delle 32 partite che hanno caratterizzano la nostra stagione. Ma ora mi viene difficile andare oltre. Qualche giorno, e sicuramente la mente sarà più lucida e l'analisi più veritiera. Forza ragazzi, alziamo la testa. Mi aspetto anche le vs. valutazioni di fine stagione. Di tutti, se possibile.E poi andremo a festeggiare, come sempre, tutti insieme!Un abbraccio