ROMA_E_DINTORNI

LA MORTE DI MICHAEL JACKSON


                    La morte del re del pop è solouna trovata commerciale 
  Nessun arresto cardiaco per infarto, nessun suicidio e nessuna overdose di droga per Michael Jackson: il malore, il trasporto in ambulanza e la morte del re del pop non sarebbero altro che una grandissima montatura architettata dai manager del divo del palcoscenico. Tanto ricco, quanto pieno di debiti, Jacko, non sarebbe più riuscito a pagare gli avvocati (o i giudici) che lo avrebbero assolto dalle accuse di pedofilia che da anni gli gravano sul groppone, per non parlare dei debiti per pagarsi gli interventi di plastica al viso, i cocktail di droghe e farmaci e le lezioni di ballo. Venduti tutti i dischi che aveva (e anchequelli non suoi pur di accattare qualche centesimo in più), venduta la moglie, venduti i figli alla tata, venduta la magnifica residenza di Neverland, venduti un po' di bambini malati di cancro come forza lavoro in Cina, venduto il culo sulla Walk of fame al cantante non rimaneva più nulla da vendere, se non la notizia della propria morte.Noi rimaniamo un po' scettici fino alla pubblicazione di suddette fonti, ma quello che è già sotto gli occhi di tutti è innegabile: dalla notizia della sua morte le quotazioni di cute e nasi sul mercato nero degli organi sono salite drasticamente, così come le vendite di album di Michael Jackson che continua a battere record su record anche dall'oltretomba. Si fregano le mani i legali, i manager, i figli, i parenti e i giornalisti per questo graditissimo flusso di cassa. Alcuni dubbi però non ci fanno ancora dormire sereni: ma se MJ è vivo, dove si trova in questo momento? Forse ha raggiunto i suoi amici Elvis, Curt Cobain e Jim Morrison al Club dei desaparecidos? E di chi è il misterioso cadavere su cui sono già state eseguite 922 autopsie nel giro di pochi giorni? Non lo sappiamo, ma paura eh?! (fonte nonciclopedia)