Juve Stabia C sei

Post N° 45


Super Checco Ingenito: gol dedicato alla memoria del papa’ Salvatore. Tutti pensavano che non avrebbe preso parte all’incontro di domenica scorsa tra Ercolano e Juve Stabia, sul neutro di S. Giuseppe Vesuviano, proprio perche’ ancora a caldo per il dolore arrecatogli dalla perdita del suo caro papa’ Salvatore, che dopo tante peripezie ha salutato a miglior vita, amici e parenti. Invece il super bomber della Juve Stabia, Checco Ingenito, era li’, sul campo, a portare per mano la sua squadra ed onorare al meglio l’arduo compito al quale l’irrefrenabile campionato obbligava di assolvere. Maglia numero 10, per il bomber e doppia fascia alle braccia, una di capitano ed una di lutto, il suo lutto, per il saluto al suo primo ed eterno tifoso che ha visto nelle sue ultime segnature, le uniche ed estreme possibilita’ di sollievo. Ha fatto commuovere tutti, il bomber buono, quando al minuto di raccoglimento, con le lacrime agli occhi alzava la testa al cielo, quasi volesse dire “ciao papa’, aiutami ad andare avanti”. L’uomo e calciatore Ingenito, hanno voluto sul campo dare il meglio di se’, e battersi come non mai per valori meramente terreni. Il pubblico ed i colleghi tutti, sono stati veramente di aiuto al super-bomber e pare abbiano davvero aspettato con ansia il momento del suo sigillo personale, stavolta non per la gara (la stessa era gia’ stata archiviata), bensi’ forse solo per vederlo sorridere, lui, che con i suoi gol ha sempre regalato sorrisi alle domeniche calcistiche, e proprio ad inizio ripresa e’ arrivato, la rete si gonfia e il pubblico stabiese e la squadra tutta sono in piedi ad abbracciare come solo loro sanno fare il loro goiellino, targato “mister 20 gol”. “E’ per il mio papa’ Salvatore , questo mio sigillo, non poteva essere altrimenti”, commenta cosi’ la sua realizzazione, il bomber Ingenito in un’estenuante fine partita. Prosegue: “e pensare che mi ha lasciato con la convinzione che fossimo ancora noi la capolista, sai, non avevo avuto modo di dirgli che stavolta eravamo passati noi ad inseguire, vorra’ dire che ci sara’ un motivo in piu’ il 9 maggio, di confermare a mio padre cio’ che lui ha creduto fino alla fine, ovvero la Juve in C”. Parole da brivido e lacrime affiorate sul volto di un campione, che per cio’ che concerne l’umilta’ e la capacita’ di sacrificio ha dimostrato di averne in quantita’ industriale. E allora si’, continua cosi’ Checco, non solo per i tuoi tifosi stabiesi, stavolta anche e soprattutto per il tuo “tifoso di sempre”, papa’ Salvatore che dall’alto dei cieli esultera’ come non mai ad ogni tua rete e perche’ no, strizzandoti l’occhio e sussurrandoti in voce, “forza, fai gol, mio piccolo grande campione”