Sento parole

Del ciarpame. Leggendo Cioran


Di sillabe stanche e afone suonano i versi,flessimai genuflessi  però sfinitida reiterazioni all'ascoltodi ciò che nei tonfi richiamaal tuono'chè non c'è più il lampo e queipochi barlumi  neanche  ci autorizzanoa nominare  ciarpametutto il resto del verso che ci attorniaanche se di ciarpame  si tratta."Gentili" per il solo previlegio del  sentire del farsi il cuore a pezzidel sussurrare appena l'ingiustiziaNon mi pare questa  dei poetiuna gran rivoluzionema  dentro la riserva  la resistenzaè la sola epica  concessaE se di quelli  è la sola umanitàche ci rimane, pietà di me  fatemi bestia.