Trattengo i brividi più a lungo.
Riscaldano.
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Post n°327 pubblicato il 03 Maggio 2011 da NASCOSTAMENTE
Tu mi appartieni ,anche se non dovessi vederti mai più . F. Kafka
Eppure questo é entrato e pure questo pezzo di cuore grosso che sarà difficile ingoiare Lo tratterranno del palato i pori papille gustative che col ricordo qui poi trattano la fame Mogli e buoi dei paesi tuoi... cantilenava il padre lo ricordo ma sebbene io non sia vacca né tu un bue di questa carne é il cuore adesso fermo in gola che mi strazia
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Temo la rabbia dei privilegiati
l' emancipato gelido cinismo.
Io non assolvo chi pecca
di distacco.
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Il pensiero è afono come le parole, invoca non esclama.
Può non esserci parola eppure rimane il senso.
Quello ottuso.
Il pensiero ha sfumature che la sequenzialità della parola non coglie; essa ama l'analisi ed è altro dalla polifonia. Altro è la poesia .
"Nel languore amoroso qualcosa se ne va, senza fine; è come se il desiderio non fosse nient'altro che questa emorragia. La fatica amorosa è questo: una fame amorosa che non viene saziata, un amore che rimane aperto." Roland Barthes
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