Trattengo i brividi più a lungo.
Riscaldano.
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Post n°337 pubblicato il 18 Aprile 2012 da NASCOSTAMENTE
Cosa ci faccio con questo che m'avanza sempre e che è sempre più abbondante il resto d'una vita che non frena e detta urgente affetti e lingue audaci e trema l'albero d'un colpo e le radici. Cosa ci faccio di questo che m'avanza ancora e mi si fa d'abbraccio e bacio su volti incorniciati per rispettare i corpi a cui m'indirizza l'amore inesauribile per moltiplicarsi e che lascia sempre un resto. Sì ma forse il resto è per creare. |
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Il pensiero è afono come le parole, invoca non esclama.
Può non esserci parola eppure rimane il senso.
Quello ottuso.
Il pensiero ha sfumature che la sequenzialità della parola non coglie; essa ama l'analisi ed è altro dalla polifonia. Altro è la poesia .
"Nel languore amoroso qualcosa se ne va, senza fine; è come se il desiderio non fosse nient'altro che questa emorragia. La fatica amorosa è questo: una fame amorosa che non viene saziata, un amore che rimane aperto." Roland Barthes
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