ROY1978

HAPPY!


"Come spiegare a un bambino cosa sia la felicità?"Si chiedeva un cartellone pubblicitario. Io penso che anzitutto sia riduttivo descriverla come un periodo di tempo in cui la colonnina della beatitudine non scenda mai al disotto del valore massimo.Molto più semplice e preciso,credo,sarebbe ricordare al bambino un evento particolare in cui lo si è visto vicino a provare quella sensazione.Ad esempio:"Ricordi quella volta alle giostre?",un evento di breve durata per il quale un ipotetico grafico avrebbe registrato un repentino picco.In questo modo il bambino si farà un'idea sia circa la sua intensità sia sulla sua breve durata.E ora passo dal generale al particolare:personalmente,i picchi di felicità li ho toccati durante l'infanzia,perché da 0 a 13 anni ogni giorno si è dei pionieri,e tante esperienze si fanno per la prima volta.Crescendo si diradano e anche il piacere che ne deriva si fa meno intenso,specie se non si sa più godere delle piccole cose di ogni giorno.Faccio un piccolo esempio:mettere insieme i soldi per comprare a mia madre una lavatrice nuova fa più bene a me che a lei,e non è tanto per dire.Con questo non si creda che sia un santo o voglia dipingermi tale:il Vangelo dice che non c'è alcun merito nel fare del bene a chi vi vuol bene.