ROY1978

PROFANAZIONI


L'orecchino,rigorosamente portato al lobo sinistro,cominciò a diffondersi tra i ragazzini napoletani a metà degli anni 80'per emulare il"Pibe de oro",allora in forze al team calcistico partenopeo.Pur ammirando,come tutti,Maradona,avrei ceduto alla moda solo per non sentirmi escluso dai coetanei,ma mio padre disse a me e a mio fratello che se ci fossimo fatti un buco all'orecchio lui poi ce ne avrebbe regalato uno supplementare tra gli occhi...e non escludo che possa ancora mettere in atto la minaccia,se decidessi di sfidarlo:a 59 anni è ancora più forte di me che ne ho 35.Naturalmente la minaccia era un'perbole,ma certo un ceffone dato dalla sua mano grossa come un badile, sarebbe poco salutare anche oggi.Ciò che mi sfugge è il senso,specie oggi,del tatuaggio:paradossalmente comprendo più il fine estetico,decorativo,di questa pratica,che non quello di fissare sulla pelle certe tappe fondamentali della propria vita.Io penso a me stesso come in continua evoluzione,per cui a parte il fatto che ciò che mi accade non lo dimentico,esso mi muta dentro senza fermarsi alla pelle.Se così non fosse sarei un superficiale,il che non è.La pratica del piercing,invece,non ha neanche questo alibi ,e pretende solo di decorare il corpo.Ma come può migliorare,un  pezzo di metallo,un viso poco grazioso?Non rischia forse di deturpare un bel faccino?E il discorso mi pare compatibile anche col preteso fine estetico del tatuaggio.Se un giovane,pur comprendendo queste ragioni,a mio avviso inattaccabili,profana lo stesso la propria pelle e la propria carne,ne concludo che ceda solo alla moda,e chi lo fa è un insicuro.