ROY1978

THE FUNERAL PLANNER


In tempo di crisi una nuova figura professionale si sta affacciando sul mercato:è quella del"funeral planner".Il senso di questo nuovo mestiere è pre-sto riassunto dallo slogan con cui lo si sta promovendo sui media e in rete:"Vi liberiamo a prezzi modici dallo stress".Come a dire:"Voi pensate solo a morire in pace che al resto pensiamo noi".In pratica il funeral planner si incarica dell’organizzazione dell’estremo saluto contattando l’agenzia di pompe funebri che fornisca il servizio migliore,vuoi per qualità o per costo,scegliendo l’uniforme più elegante per i becchini,se la scelta per il trasporto anziché sull’auto dovesse cadere su un bel tiro a otto cavalli neri,la bara più adatta,in mogano,magari modello"Giovanni Paolo II",o in compensato,modello"cassetta di mele",i fiori per l’addobbo in chiesa,l’epitaffio da incidere sulla lapide, numero forma e dimensioni di lumini e candele,la frase più bella da scrivere sul retro della foto ricordo del defunto(ovviamente scat-tata quando era ancora in vita)da distribuire dopo la messa ai convenuti,desi-gn e frase da stampare sui manifestini che annunciano la perdita alla gente del quartiere,e coi quali tappezzare l’intero rione dove abitava.I funeral planner ci danno anche una preziosa"dritta"sul funerale più trendy del momento:-La cremazione oggi è più à la page,ma ci toglie parecchio lavoro. Anzi,rende pressoché superfluo assumerci.Infatti una volta che si è scelto fra l’ urna stile anfora greca e quella stile barattolo di Nutella,che altro resta da fa-re?Oltretutto è più in voga fra gli atei,che saltando la benedizione in chiesa rendono anche inutili fiori e ornamenti vari…"Tutto il tempo che occupano tali incombenze,antipatiche ma inevitabili visto che un cadavere oggettivamente non è una carogna,e non lo si butta nella taz-za del bagno come fosse un pesciolino rosso,potrà essere meglio speso dai congiunti del defunto per l’elaborazione del lutto,oltre che per piangerselo in pace.Questa nuova figura professionale fa pensare subito a quella più nota del wed-ding planner,già omaggiata alcuni anni fa da un simpatico film;ma i wedding planner nostrani trovano alquanto offensivo l’accostamento coi funeral planner. Molti fra loro hanno appreso increduli la notizia pensando ad uno scherzo,per poi arrivare a sospettare che questo nuovo lavoro sia nato solo per scimmiot-tare la loro professione,da molti ancora ritenuta frivola e additata come l’en-nesimo capriccio di questa nostra civiltà dei consumi.Ma i funeral planner non ci stanno a farsi etichettare come professionisti di se-rie B,e si difendono con badili e picconi:-Siamo colleghi-dicono con forza-Se è vero che il matrimonio è la tomba dell’ amore,noi finiamo solo ciò che i wed-ding planner hanno cominciato-e aggiungono:-Senza contare che noi lavoriamo in tempi molto più ristretti,perché se è vero che il matrimonio viene organiz-zato mesi e mesi prima,converrete tutti che nessun uomo ha la scadenza come lo yogurt-Gli abbiamo augurato buon lavoro,ma francamente non ci è sembrato il caso di augurargli anche di avere tanti clienti…loro però ci hanno fatto osservare che nel loro caso è ben difficile che l’offerta determini un aumento della domanda.