ROY1978

SANREMO E DE NIRO


Era da molti anni che non guardavo Sanremo:trovo che la qualità delle canzoni sia calata progressivamente,e che tale concorso canoro sia diventato una sorta di reality,per lanciare gli emergenti e dare alle vecchie glorie la chance di sparare le ultime cartucce onde procrastinare la pensione.Quest'anno ciò che ho sentito non ha mutato tale parere.I grandi artisti che potrebbero donare perle al festival ne stanno alla larga per non compromettere la carriera,o perché una nuova partecipazione non vi aggiungerebbe nulla,e farlo sarebbe solo un gesto di puro altruismo.Certo,per chi come me usa i Beatles come metro di paragone,l'80%di ciò che ascolta non supera la mediocrità.Persino la canzone classica napoletana non m'ispira,ed io sono partenopeo da almeno 7 generazioni!Ma ciò che mi sfugge è il perché non ispirarsi ai veri Big della musica e accontentarsi di un prodotto abbastanza commerciale da garantire solo un po'di notorietà.Per dirla tutta,mi sembra che già solo per partecipare al festival(e apparire in TV)si facciano carte false,facendo passare in secondo piano la musica.Ma vengo al motivo per cui ho visto Sanremo:l'intervista a De Niro.Anche la qualità dei suoi film è andata scemando,quindi da questo punto di vista era in tema con Sanremo...ma lui gode di un credito illimitato di stima per tutto quello che ha fatto fino a"Ronin"del 1998,per cui lo perdono.Se avessi avuto trasporto per la recitazione,è a lui che mi sarei ispirato,e qui mi sovviene che ballo e recitazione sono i soli campi in cui non mi sono mai cimentato,né l'idea mi ha mai solo sfiorato.E per fortuna,o avrei fatto ridere più dei comici di Zelig,e senza averne l'intenzione.Così,almeno,mi sono  risparmiato la frustrazione...Ho letto delle critiche mosse all'inglese della Canalis e allo scarso eloquio di De Niro durante l'intervista.Del grande Bob sono stati inoltre evidenziati il look sciatto e le scarpe logore.Sono partticolari che non ho colto,né m'interessano.Io ho notato solo la banalità delle domande poste:trite e ritrite come nemmeno il macinato per le polpette. E'deprimente vedere qualcuno improvvisarsi giornalista e chiedere ad uno come De Niro di esprimere l'inesprimibile("Cosa si prova ad essere un grande attore"?)o farsi dire come passa le giornate,manco venisse da un altro pianeta...In casi come questo penso che un qualsiasi fan avrebbe saputo far meglio di Morandi e della Canalis.Sarò immodesto,ma io stesso avrei saputo trar fuori domande migliori.La prima,più tecnica: di De Niro mi ha sempre affascinato la capacità camaleontica,che oggi trovo meno radicale rispetto a una volta.Tale abilità gli è richiesta meno sovente, o è la spia di un calo di passione per la recitazione?La seconda,più frivola: visto che è figlio di pittori(il padre era anche poeta e scultore),si è mai occupato d'altro?Sa almeno disegnare?La terza,più provocatoria:ha fondato la sua casa di produzione(la Tribeca)per godere di una maggior libertà artistica o per scopi puramente commerciali?Ammetto che questa è anche un po'retorica,perché nessuno ammetterebbe mai la seconda opzione,ma certo la libertà creativa di cui ha goduto neglio ultimi anni,De Niro avrebbe potuto usarla meglio e scartare copioni come quelli di"Ti presento i miei" e"Mi presenti i tuoi".