« l'infedele | Alberi e la tempesta » |
Germoglio nasce, come un filo d’erba
lunghe radici leggiadre si estendono nelle profondità del terreno
fuscello lieve si vede poi, si fortifica
lento si alza con il suo fusto
presto mette rametti e foglie
Passano lente le stagioni
Pioggia, vento, neve e poi sole
lento fortifica le sue radici
dal lato dove riceve più spinta
dalle correnti dei venti
Passano lente le stagioni
Il fusto lento si torce e ritorce
scosso dal vento
appesantito dalla neve
arso dal sole
Passano lente le stagioni
I giorni si susseguono
gli eventi si affacciano
il caldo lascia il posto al freddo
il terreno ora è arido, ora è fradicio
Passano lente le stagioni
Ciò che è oggi, domani passa
e presto non lascia traccia,
L’albero lento, osserva e continua a fare
a crescere lunghe radici là dove
trova ciò di cui ha bisogno
E le fronde crescono e formano un’ ombra
Lunga al mattino ed alla sera
a mezzogiorno poco o nulla
Sempre lo stesso albero.
Passano lente le stagioni
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