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Pelli secche al sole lievemente odorano di sapone bruciato
Come annusando per strada tra le pietre e la polvere
resti di foglie secche, granelli di sabbia caldi
segni e impronte di grandiosi passaggi.
Come i falchi o meglio poiane
solitarie e sognanti, che in alto nel cielo
volteggiando leggiadre, tracciano autostrade
di nulla nello spazio volubile e ampio
ora anse concentriche, ora più alte, ora più basse
disegnano linee insignificanti dal basso a guardarle
Diversamente dall’alto
perlustrazioni profonde dello spazio,
degli angoli, degli anfratti.
di quanto appare scontato ma non è.
Marfando,
lievemente, comprendi che lo spazio che hai non basta
a compiacere i tuoi occhi soltanto
Senza che tutto rimanga scosso e
senza.
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