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Andai lontano per non sentire
Latrati dal mio cuore
Infangato di solo …
Credenza di un esistenza che non vede mai l’alba
Andai lontano per non sentire
Nuvole gloriose di dolcezza infinita
Nere e scapigliate
Come te, essere stupendo ma terreno come me
Doloroso sguardo su di te, e su di me anche
Abbraccio di vita
Che mi ha accompagnato e ancora per un poco
Già vedo il dopo,
sdrucente, spaesato, nostalgico, affranto
Come una notte buia avvolge le anime calde
di quanti ancora ribelli del tempo
lasciano lentamente
andare il sogno nitido
di te, orsa tra gli orsi
veramente esistito, dolce creatura.
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La penultima asserzione è quanto mai attuale. Qui in Italia...
Inviato da: andrew_mehrtens
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Grazie per il commento.Morven
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il 25/08/2011 alle 19:45
quindi accetta il problema, trasformalo e fa che diventi...
Inviato da: Morven61
il 27/07/2011 alle 12:58
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