Creato da rabanut il 24/01/2008

Liberi Pensieri

pensieri in libertà

 

 

il fare

Post n°136 pubblicato il 25 Marzo 2014 da rabanut

fare

faremo

facciano

facessimo

forse, fare fare a qualcuno ..

 

bhee ...  molto è già stato fatto,   quindi possiamo smettere.

 
 
 

tornano a casa i Rabanut

Post n°135 pubblicato il 08 Gennaio 2014 da rabanut
 

Lentamente tornano

con passi incerti

con sguardi assenti e pensosi

con delicatezza e impazienza

riposano con la luna e con il sole

sornioni  e bizzarri

Lentamente tornano,

i rabanut,  verso casa.

La casa del cuore,

là dove abita l'anima

e ogni lacrima fiorisce in un eterno sorriso.

 
 
 

la paura

Post n°134 pubblicato il 29 Ottobre 2013 da rabanut

“Ogni Paese, non solo il mio, ha bisogno di pace. La pace nasce dal cuore e per raggiungerla bisogna sradicare la fonte dell'odio che è la paura"

 

 

 

premio Nobel per la Pace, la birmana

Aung San Suu Kyi

 

 
 
 

dedica a Shira

Post n°133 pubblicato il 15 Luglio 2013 da rabanut
 
Foto di rabanut

 

………..  da un castello all' altro (D' un chateau l' autre, 1957), di Céline, la storia di una cagna; proviene dalle glaciali contrade della Danimarca dove era abituata a lunghe fughe nelle foreste. Quando Céline ritorna in Francia, la porta con sé. Fine delle fughe. Poi, un giorno, il cancro: «Non volevo farle una puntura... nemmeno darle un po' di morfina... avrebbe avuto paura della siringa ... non le avevo mai fatto paura... è rimasta in fin di vita almeno quindici giorni... oh non si lamentava, ma io vedevo... non aveva più forze... dormiva accanto al mio letto... a un certo punto, un mattino, ha voluto uscire di casa... volevo stenderla sulla paglia... non ha voluto... voleva stare da un' altra parte... nel posto più freddo della casa, sui sassi... si è allungata dolcemente... ha cominciato a rantolare ... era la fine... me l' avevano detto, io non ci credevo... ma era vero, si era distesa in direzione del ricordo, da dove era venuta, dal Nord, dalla Danimarca, il muso a nord, rivolto a nord... una cagna estremamente fedele, fedele ai boschi dove fuggiva, Korsor, lassù... fedele anche alla vita atroce... i boschi di Meudon per lei non significavano niente... è morta dopo due, tre rantoli... oh, molto discretamente... senza nessun lamento... con una postura davvero molto bella, slanciata, in fuga... ma su un fianco, stremata, finita... il naso verso le sue foreste in fuga, lassù da dove veniva, dove aveva sofferto... Dio sa quanto!

 

 

 ringrazio  per aver incrociato questo testo su  "l'Unica cosa che conta" di Raffaele Morelli e  ....  (Copyright Milan Kundera traduzione di Massimo Rizzante)

l'emozione è la stessa di quel giorno ed anche i suoi gesti corrispondono ...

La morte ... il parto dell'anima . . . e il mistero della vita.

 

 
 
 

Dolcezza a piene mani

Post n°132 pubblicato il 14 Marzo 2013 da rabanut
Foto di rabanut

 

Nuvole di cristallo

Si infrangono

e lasciano cadere

.. condimento di  fiocchi, gocce di pioggia e vento

 

Accompagnano il tuo viaggio

Il tuo cuore candido e caparbio

Grandissimo e dolce

Morbido batuffolo

Gigante

Gigante di te

Del tuo spendore

Della tua maestosità

Del tuo sguardo intenso  e morbido

 

Sogno di primavera quando sei arrivata

Lasciando

Un giorno  di primavera mista ad inverno

Per la tua gioia della neve che raccoglievi rimanendo,

Immobile come una statua

 

Tenace sempre

Madre del mondo, .. del tuo mondo

Madre di tutti

Sostegno sempre e con generosità

Conforto nella desolazione

Gioia e forza insieme

Orsa tra gli orsi

 

Eccezionale,

Il capo della famiglia

Controllare che ci siano tutti

Controllare il tuo regno

Prima ovunque con la forza

Dopo con lo sguardo e la maestosità

 

Ricordi di un fiore profumato

Dell’amore testardo

Del sogno infranto contro il tempo

Che niente lascia indietro

 

Ricordo ..  di Shira

 

La dolcezza

La bellezza

Il rigore

 

 
 
 

Morgana

Post n°131 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da rabanut
 
Foto di rabanut

 

Angeli di pelliccia

Fate mirabolanti, splendide

Espressioni dell’amore

Dolcezza a austerità

Bellezza estrema e fuggitiva

 

Cacciatrice d’assalto

Sorniona e graziosa

Bisognosa di aiuto

Quando le stagioni declinano

Per fare spazio

Per lasciare un grande spazio

Vuoto di te , pieno di te

 

Incredibile sogno

Avverato

Maestoso

Sincero

 

Esistita veramente

 

Per mostrare

ciò che la bellezza può destare,

che può .

 

classe 1998,  … ma il tempo  non conta nulla.

 

 
 
 

gorilla di montagna

Post n°130 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da rabanut
 
Foto di rabanut

 

La Zampa

30/01/2013

di  Roberto Giovannini

 

Articolo tratto integralmente; ringrazio l’autore

 

L’Africa chiede aiuto all’Europa
per salvare i gorilla di montagna

 

La maggior parte delle popolazioni di gorilla potrebbe sparire entro 10 anni.

Ne sono rimasti appena 880 esemplari. Negli ultimi dieci anni
la popolazione è diminuita del 75%

Africa chiama Europa per salvare gli ultimi gorilla di montagna, appena 880 esemplari di questo possente animale africano, scampati al bracconaggio e alla deforestazione selvaggia che negli ultimi anni ha decimato la specie del 75% e oggi minacciati dallo spettro delle perforazioni petrolifere che incombe sul Parco Nazionale del Virunga, loro ultimo baluardo di salvezza tra Congo, Uganda e Ruanda. Per questo il direttore del Parco Nazionale del Virunga, Emmanuel De Mérode, è venuto in Europa a chiedere aiuto per salvare la specie e fermare questo tragico conto alla rovescia verso l’estinzione.  

 

Negli ultimi dieci anni la popolazione dei gorilla di montagna è diminuita del 75% a causa dei bracconieri a caccia della loro carne (bushmeat), del commercio illegale di prodotti derivati e della deforestazione, che ogni anno distrugge nel bacino del Congo ben 700.000 ettari di foresta. Oggi sopravvivono solo in due aree tra il Parco Nazionale del Bwindi e il Parco Nazionale del Virunga, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, ma secondo le Nazioni Unite al tasso attuale di bracconaggio e perdita di habitat, la maggior parte delle popolazioni di gorilla potrebbe sparire entro 10 anni.  

 

E ora si aggiunge la minaccia delle grandi industrie del petrolio che hanno già acquistato concessioni per l’esplorazione petrolifera in circa l’85% del Parco del Virunga. Ma a pagare per l’oro nero in cui il parco affonda le sue radici saranno i suoi habitat, i suoi abitanti e le tante comunità locali, già prostrate da guerre, povertà e conflitti, la cui sopravvivenza dipende dalla vitalità delle risorse naturali, e per il cui benessere il gorilla potrebbe essere un importante alleato.  

 

Ma quanto “vale” il gorilla – una delle scimmie più simili all’uomo, con cui condivide oltre il 98% del proprio patrimonio genetico – per l’economia locale? Sul mercato del commercio illegale, un piccolo di gorilla può essere venduto ad una somma che va da 15.000 a 40.000 dollari nei mercati africani, la sua mano viene venduta come trofeo a meno di 6 dollari e un chilo di carne di gorilla vale da pochi centesimi a pochi dollari, una strage indecorosa a vantaggio di pochi. Ma da vivo e in un habitat sano e vitale, ogni gorilla fa arrivare all’industria del turismo 25.000 dollari l’anno, che a pieno regime potrebbero essere 62.000, mentre l’indotto prodotto complessivamente dal turismo per i gorilla di montagna è di 22 milioni di dollari l’anno, e potrebbe arrivare fino 54,4 milioni di dollari l’anno, con gran parte del ricavato a sostegno dell’economia locale. 

“Salvare il gorilla di montagna significa salvare il Cuore Verde dell’Africa, la sua straordinaria natura e i villaggi e le comunità che vivono nel meraviglioso Parco del Virunga – spiega Isabella Pratesi, direttore Politiche di Conservazione Internazionali del WWF Italia – le attività esplorative ed estrattive avrebbero un impatto catastrofico sulle comunità locali e sull’ambiente. Ettari di foresta verrebbero abbattuti, le nuove strade costruite consentirebbero un ingresso facilitato ai bracconieri. Il gorilla è la scimmia geneticamente più simile a noi, il suo sguardo è magnetico e porta con sé la forza irresistibile delle nostre origini. Non possiamo permettere che scompaia per sempre. Oggi più che mai il destino del Parco e di tutti i suoi abitanti è nelle nostre mani.” 

 

Per questo il WWF raccoglie l’appello del direttore del Parco del Virunga e lancia un nuovo capitolo della campagna Green Heart of Africa tutto dedicato ai gorilla di montagna. Da oggi nelle 190 stazioni delle metropolitane di Roma, i manifesti del gorilla invitano gli italiani a “votare la natura, la vera forza del cambiamento” mentre sul sito www.wwf.it/gorilla si possono sostenere le attività anti-bracconaggio grazie all’acquisto di attrezzature per i guardiacaccia (30 euro), le attività di sensibilizzazione sulle popolazioni locali contro il consumo di carne di gorilla e per un turismo responsabile che non danneggia l’ambiente (50 euro) o le attività di lobby internazionale per fermare le industrie petrolifere che vogliono devastare il Parco del Virunga (100 euro). Oppure si può scegliere di adottare un gorilla o un trio africano su www.wwf.it/adozioni. Da oggi si possono sostenere le azioni del WWF anche nei Punti Vendita SisalPay, consegnando il codice a barre che si trova sui materiali WWF o scaricandolo dal sito del WWF, indicando SisalPay come opzione di pagamento. 

 

 
 
 

Asia

Post n°129 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da rabanut
 
Foto di rabanut

Il sapore della dolcezza morbida

condita con insistenza, a volte

accompagnata dall'amorevolezza,

dalla costanza delle tue visite,

dalla bontà ad ogni costo, anche della vita

dell'innocenza giovane ed irruenta

che ti porta a volare, .. anzi a cadere

qualche vita già lasciata per strada

Con le braccia al mio collo e il saluto più dolce

Amabile creatura, .. stata.

 
 
 

Giacu '24

Post n°128 pubblicato il 31 Luglio 2012 da rabanut
 

Anima rocambolesca

Fluttuante in un mondo nefasto

Ricercato da uomini perché, dicevano, importunassi una donna

Forse era solo un sentimento osteggiato, o la mia espressione troppo gretta, o non so

 

Mi portarono  via i carabinieri

Strappato da quella verde valle,

dalla famiglia,

dai miei cari, dai miei sogni.

 

Con le mie lacrime,

la mia disperazione

il mio disgusto

la mia passione

i miei 20 anni

il mio corpo giovane, la mia forza.

 

Martoriato con le cure ….

.. l ’elettrosock,

la malaria,  la febbre uccide un cavallo, appassisce un uomo

 il freddo ..

A racunis ho incontrato tal Sig. Piasco

Non mi ricordo molto.

 

…, ma un giorno arrivò una persona di Piasco

Che confusiun ..

Ho capito, era chiusa là a racunis come me tanti anni fa

 

La fanno uscire ogni tanto,

viene a trovarmi

ogni tanto porta qualcuno

 

Mangiamo nella mia casa

Da mangiare non si nega a nessuno diceva mia madre

 

Passano anni e anni poi mi succede che perdo anche un amico

È morto, veniva a casa mia da tanto tempo

Mi hanno detto che è andato in Francia

Secondo me è morto, per me è morto.

 

Adesso ho ri-incontrato mia madre,

è sempre sorridente

non me la ricordavo così bella.

Ma gian non l’ho incontrato, .. che strano

 

Sono tornato leggero come una piuma

Come sono sempre stati i miei pensieri

Soldi non ne faccio più, la stamperia è ferma.

Non serve niente qua

Non c’è niente ma non manca nulla.

 
 
 

I siatur

Post n°127 pubblicato il 05 Luglio 2012 da rabanut
 

Estate, stagione  rovente

Dolciastra.

 

I siatur si ritrovano quando ancora è buio

All’ultimo arrivano i giovani più duri al risveglio

La serata lunga ha tradito momenti di gioia, di gloria

 

I siatur sono pronti, sguardo fiero

Forza nelle braccia, nelle gambe

Lungo il campo si stendono a ventaglio

Parte il primo, il secondo, il terzo

Il ritmo è alto

I giovani sono davanti, alternati con i vecchi che danno il ritmo

Un passo troppo lento e la falce arriva vicino alle caviglie

Un sobbalzo e una successiva accelerata ..

A cadenza ritmata si fermano a ravvivare il filo tagliente

Con una mola di pietra bagnata nell’acqua e  veloce a scorrere avanti e indietro

Un suono come uno strumento …. da campo

 

Con sincronismo si riparte, i primi a fermarsi, i primi a partire.

Avanzano lenti con passo deciso, avanti.

Gradualmente la striscia di prato falciato si allarga

Avanti ancora, si suda, si suda , le braccia indolenzite

Dai, Dai, Dai e arriva il momento di riaffilare la falce con il martello

Martellare la lama appoggiata su in puntale e . ..

Un suono corto ed acuto risuona nella campagna

Di solito coincide con la colazione e una bevuta

Lenti i siatur riprendono ancora

Dai, Dai, Dai

Dai, Dai, Dai .. .. .. ..  è il suono di ogni falce che avanza

Sempre avanti, stremati, ormai esausti vanno

i siatur.

 
 
 

Rapadi

Post n°126 pubblicato il 29 Maggio 2012 da rabanut
 

Rapadi,

si vedono guardando fuori la sera

mentre il buio lentante avvolge ogni cosa

come un velo a coprire uno sguardo curioso, troppo

come impietose si rincorrono le stelle, così veloci da risultare ferme ai nostri occhi

come il sonno che lentamente rapisce tutto il nostro essere

lasciandolo al risveglio incerto, sorpreso, disorientato

riposato, ... ansioso

Rapadi,

fluttuanti e rabbiosi

inseguono le luci della notte all'orizzonte

che lentamente emergono

sempre più presenti e lucenti

rapadi, ragadi ..

 
 
 

Corre

Post n°125 pubblicato il 22 Marzo 2012 da rabanut

Corre sotto terra, tra le montagne

In mezzo alle campagne

In mezzo al destino di uomini che si muovono

Incuranti

 

Corre come un diavolo

scatenato

Inseguito

Tallonato

 

Senza affanno, fluido e morbido

Corre

Corre

 
 
 

un'abbraccio con i Denti

Post n°124 pubblicato il 19 Marzo 2012 da rabanut

Sangue versato

fulvo e raccappriccinate

devastazione innocente

Stridolio di lanterne ghiacciate

Tempesta di ribellione

Silenzio rarefatto

Un abbraccio con i denti, stretti

per lasciare il segno su un braccio tremulo

su un bracciale di acciaio

Il passaggio è vicino, ancora un giorno

poi l'oblio, la pace

un deserto di  dolcezza

una carezza

un canto solenne

sei accolta, ti aspettavano , i tuoi più

A ..  si ..  a

 
 
 

Gazzelle

Post n°123 pubblicato il 07 Marzo 2012 da rabanut

Gazzelle di cristallo

prosperano

si inarcano maestose

con ampi sorrisi

 

Lunghe chiome

gli occhi contornati

lo sguardo attento

 

Gazzelle di cristallo

si infrangono

leste, lento, dopo un salto

 
 
 

Rabanut torna

Post n°122 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da rabanut

Rabanut torna a casa

 

Il rabanut torna a casa quando è sera

Quando è mattina

Quando è l’ora

 

Prima di lasciare le volpi al sole

Attraversa il prato intriso di erba secca e rametti

Senza fare rumore

 

Saluta

 

Marta che pesca,  lungo il fiume, tra i gorghi svolazza

Voltaggia, ricasca.

 

Cica che passeggia sulla spiaggetta di sabbia

Osserva, beccheggia

Intanto arrivo Cico

con ampie ali, una girata ed lì

 
 
 

ansia

Post n°121 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da rabanut

Ansia

Ansiaggio

Ansieggiare

Ansiaatutti

A'nsia

An si a  .. e ... poi

 

L'appellativo è utilizzato in ogni dove per creare uno stato di ansia  continuativo

le nostre paure si ingigantiscono

C'è più attenzione allarmistica per tutto

 

Al mercato rionale, negli uffici non si parla di altro :

la verdura è carissima e poi con questo freddo congelerà tutta e non ne resterà niente

ho sentito che il radicchio è tutto congelato

c'è l'allarme meteo le bancarelle non  ci saranno domani

domani ci saranno meno 60 gradi a cadranno 16 metri di neve

e poi la benzina , il gasolio è alle stelle

il lavoro non c'è,  ... forse perdo il lavoro

il gas è finito

 

mio marito mi tradisce,  l'amante è scappato

l'amore non esite più

 

una volta si almeno,

adesso niente.

E' tutto perduto   ...

 

Questa condizione ci porta alla impossibilità di fare qualsiasi cosa

anche ciò che possiamo fare noi semplicemente

 

Restiamo immobili di fronte alle cose

ci deprimiamo

diventiamo tristi e grigi

negativi e sconsolati

affranti e nervosi

insofferenti

 

Ma  esiste il gioco più bello :

tutto succederà,  comunque !

anche se noi restimo molto preoccupati !!!

 

Quindi

 

via TUTTO

niente pensieri

Comunque vada

 

Mi preoccupo solo delle cose che dipendono ma me 

... poche.

 

Chi regala ansia   ... a gratis  .. SE LA TENGA !!

 

Oggi comunque offre qualcosa di veramente interessante

Se solo lo vediamo il gioco è fatto.

 

YUPPIIIIIIIIiiiiiiiiIIIIIiiiiiiii   iuppyy

 
 
 

Catalde

Post n°120 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da rabanut
 
Foto di rabanut

Fresche catalde rubano l’anima

e la portano la dove

ne gli occhi, ne la mente la possono presentire

ne le mani un poco sfiorare

Solo.

 
 
 

Ancora un regalo

Post n°119 pubblicato il 29 Dicembre 2011 da rabanut

Improvviso, dirompente, inaspettato

è un regalo,  ormai .

lasciato in un angolo, tra i sogni e basta.

Riporta piacere mista a dolcezza sopravvenuta

grande evento nella sua semplicità e pochezza,

 

Ancora un giorno al mercato, tra la gente

lungo i viali, tra le case

Stupendo sogno ancora avverato.

 

Ache se domani fosse finito ..

oggi ci sarebbe stato

e questo non può che essere un regalo.

 

 

 
 
 

Vacanze

Post n°118 pubblicato il 25 Agosto 2011 da rabanut
 

Un uomo scrive a un albergo in Irlanda

 


....PER CHIEDERE SE AVESSE ACCETTATO IL SUO CANE.

 RICEVE QUESTA RISPOSTA:



"Caro signore,lavoro negli alberghi da più di trent'anni.
fino ad oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel cuore della notte.
Nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un'assegno a vuoto.
Mai un cane ha bruciato le coperte fumando.
Non ho mai trovato un asciugamano dell'albergo nella valigia di un cane.
Il suo cane è benvenuto.
SE LUI GARANTISCE,PUO' VENIRE ANCHE LEI!!"

 
 
 

Problema !

Post n°117 pubblicato il 27 Luglio 2011 da rabanut

Se hai un problema e puoi risolverlo è inutile che tu ti preoccupi, se non puoi risolverlo è altrettanta inutile la tua preoccupazione.

Lao Tse

 
 
 

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