RACCONTANDOCI

distante eppur dinnanzi a te


Sono ormai lontani quei giorni in cui i miei occhi guardavano i tuoi. Quei giorni in cui le mie parole arrivavano alle tue orecchie.Quei giorni in cui le mie mani tentavano di sfiorare il tuo viso.Il tempo continua il suo percorso e noi non abbiamo nessun potere. Non possiamo fermarlo nè riportare le lancette indietro per poter rivivere quei momenti intensi. Mi rimangono solo i ricordi di un passato ormai lontano ma fin troppo presente nel mio cuore."...non smettere mai di scrivere, continua a fotografare..."E' strano come queste due passioni derivino dal dolore provocato dalla tua assenza, dal tuo silenzio. Ma per me è importante. E' un modo per esorcizzare il male che ancora risiede nel mio cuore, nella mia anima.Nella parte più profonda e oscura di me.Quella parte che a volte mi spaventa perchè non riesco a gestirla.Cammino per casa con le note di un pianoforte a farmi compagnia. Mi sento leggera, riesco a percepire le mattonelle gelide sotto i miei piedi. Accosto la testa alla finestra del balcone. Accendo la solita sigaretta e mi perdo ad osservare la strada davanti a me. Ogni tanto si sente il motore di una macchina. Si fermano all'incrocio e poi ripartono. In quelle macchine c'è di tutto. Uomini, donne, bambini ognuno con la propria storia, ognuno con la propria vita da portare avanti. Ecco la differenza tra me e il resto del mondo. Ognuno continua il suo percorso mentre io mi sono fermata. Ho premuto il tasto "pause" . E se guardo l'immagine ricordo esattamente quell'attimo. Quel momento in cui tutto si è fermato, tutto il mondo attorno a me è scomparso per far entrare ciò che di più bello potessi desiderare: i tuoi occhi!Ma non posso tornare indietro nè tantomeno premere il tasto per andare avanti. Devo solo avere la forza di proseguire il mio cammino.In uno dei tanti viaggi che mi portavano via da te i libri mi hanno sempre fatto compagnia. Quella volta in treno, con le lacrime agli occhi lessi:"se non ti ami, come può amarti qualcun altro?Sembra irreale, impossibile. Ti ami?Non te lo sei mai chiesto. La gente si odia, si condanna; continua a pensare di essere sbagliata.Come può qualcun altro amare te, una persona così sbagliata? No, nessuno ti può amare davvero; dev'esserci qualche altra ragione, deve essere alla ricerca di qualcos'altro. Ho sentito raccontare....."Quante volte hai cercato di dirmi queste cose? Ecco, ritrovare le tue parole in un libro è stato per me straziante. Mentre i paesaggi mutavano ai miei occhi mi ritornavano alla mente tutte quelle mezze frasi, quei discorsi a metà dove c'era sempre la solita frase: "...ogni cosa che tocco la distruggo" Non ti ho creduto fin quando non hai distrutto il mio cuore.E questa, Dio mi è testimone, non è un accusa! Quel piccolo cuore te l'ho donato io e ero consapevole dei rischi che comportava un simile gesto. Ma quel piccolo cuore è sttao così insistente che alla fine ho ceduto. Ora mi guarda ferito, deluso ma ancora innamorato. Cosa dovrei fare adesso? Dirgli che doveva fidarsi di me e che doveva rimanere al suo posto, nel mio petto???? No, non posso farlo, non me la sento!Sono ancora troppo debole per subire ancora.......Vorrei potergli dire di ritornare qui....nel mio petto dove sicuramente troverà calore e medicamenti per le sue ferite. Ma ogni volta che mi avvicino sento quel dolore, cosi grande, cosi intenso che faccio un passo indietro. E lo lascio lì. ferito e sangiunante in attesa di tempi migliori.E allora mi chiedo: "si può vivere senza cuore?senza provare più sentimenti?"La risposta è arrivata pochi giorni fa...Ero alla fermata dell'autobus...davanti a me sfrecciavano macchine e scooter. Non sentivo rumore.Ero come in una bolla ovattata che mi rendeva invulnerabile. Ma quella bolla si è dissolta dinnanzi ad un'immagine.....la mia!!Ho visto la mia persona riflessa nel vetro di una macchina e non mi sono riconosciuta. Era come se vedessi una persona per la prima volta. Ho sentito le gambe che tremavano. Un senso di calore ha invaso il mio corpo.I rumori si facevano più assordanti.Come si può diventare così aridi? I miei occhi erano spenti! In quel finestrino non era riflessa l'immagine di una persona in carne ed ossa ma di un involucro con dentro il nulla assoluto.....Io non posso tornare indietro!E' contro le regole.So che il mio cuore mi implora...mi chiede di ritornare in quei luoghi per l'ultima volta. Ma non sono così forte. E basta un piccolo gesto per minare quel fragile equilibrio che mi porto dentro. Ora non posso permettermi nessun passo falso.La tua assenza la percepisco. La sento nell'aria. E' il vento che accarezza la mia pelleè la pioggia che bagna il mio visoè il sole che riscalda il mio corpo.....La tua assenza è dentro me e pesa come un macigno....Un giorno  sarò forte da poter affrontare tutto questo...ma fino ad allora permettimi di portarti dentro me.....