Post n°91 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da mr_kuru
Uno dei più famosi assassini della storia, lo psicopatico che ha dato àdito a una serie innumerevole di leggende e di falsi resoconti sulla sua vita. Charles Manson è il prodotto malato di quello che furono gli sconvolgenti e irrefrenabili anni sessanta, il frutto marcio di una falsa idea di libertà partorito dalla frustrazione di non essere nessuno, mentre molti nessuno diventavano qualcuno. Seguace dei Beatles e dei Rolling Stones, voleva diventare famoso e, non riuscendoci con la musica, nel suo delirio ha scelto un'altra e ben più trasgressiva strada. Nato 12 Novembre del 1934 a Cincinnati, nell'Ohio, l'infanzia del futuro mostro è stata com'è prevedibile assai squallida e segnata da continui abbandoni da parte della giovane madre, una prostituta alcolizzata, finita poi in carcere con lo zio per rapina. Il giovane Manson imbocca ben presto la carriera del criminale, tanto che all'età di trent'anni, dopo una vita passata fra vari riformatori, ha già un curriculum di tutto rispetto, completo di contraffazioni, violazioni di libertà vigilata, furti di auto, tentate fughe dalle carceri, aggressioni, stupri di donne e uomini. Mancava giusto l'omicidio. Nel 1967, rilasciato definitivamente dopo anni di violentissime detenzioni in galera, in cui conobbe stupri ed abusi di ogni genere, sia fatti che subiti, comincia a frequentare la zona di Haight-Sansbury a San Francisco. Nel pieno della cultura hippy, fonda una comune, poi ribattezzata in seguito con il nome di "Famiglia Manson". Nel suo periodo di punta, la Famiglia contava qualcosa come cinquanta membri, tutti naturalmente soggiogati dal carisma violento e fanatico di Manson. Questo gruppo presto si trasferì in un ranch nella valle di Simi, dove si dedicavano alle attività più varie, tra la musica dei Beatles (Manson era convinto di essere il quinto Beatle mancato) il consumo di Lsd e altre droghe allucinogene. Essendo sostanzialmente un gruppo di sbandati (Manson aveva raccolto intorno a sè tutte persone con gravi difficoltà di inserimento in società o giovani dal passato difficile), la Famiglia si dedicava inoltre ai furti e agli scassi. Manson intanto profetizza la cultura satanica e l'olocausto razziale che avrebbe dovuto portare la "razza" bianca al dominio totale su quella nera. E' in questo periodo che si consumano i primi bagni di sangue. La notte del 9 agosto 1969, il primo massacro. Una gruppo di quattro dei ragazzi di Manson irrompe nella villa dei coniugi Polanski a "Cielo Drive". Qui ha luogo la tristemente nota carneficina che vide coinvolta, come povera vittima sacrificale, anche l'attrice Sharon Tate. La compagna del regista all'ottavo mese di gravidanza, viene accoltellata ed uccisa. Con lei vengono trucidate altre cinque persone, tutti amici di Polanski o semplici conoscenti. Polanski, invece, si salvò per puro caso perchè assente per impegni di lavoro. La strage non risparmia comunque il guardiano della villa e lo sfortunato giovane cugino capitato sul luogo del delitto. Il giorno dopo stessa sorte tocca ai coniugi La Bianca, anch'essi assassinati nella loro casa con più di quaranta coltellate nel petto. E l'eccidio continua con l'uccisione di Gary Hinman - un insegnante di musica che precedentemente aveva ospitato Manson e la famiglia. Sono le scritte "Morte ai maiali" e "Healter Skelter" (nota canzone dei Beatles il cui significato simboleggiava la fine del mondo) tracciate con il sangue delle vittime sulle pareti della casa a condurre l'avvocato Vincent T. Bugliosi sulla pista di Charles Manson. Ed è l'avvocato stesso a portare avanti la maggior parte delle indagini che durano oltre due anni. Convinto che a tirare i fili di questi macabri delitti vi sia proprio Manson, Bugliosi visita più volte il ranch "comune" dove intervista i ragazzi per cercare di capire come dei giovani innocenti si siano potuti trasformare in assassini spietati. Piano piano i pezzi del puzzle vengono assemblati: gli omicidi Tate-La Bianca-Hinman e gli altri fino a quel momento rimasti estranei alle piste di indagine seguite dall'avvocato, sono tutti collegati. E gli autori sono proprio questi ragazzi appena ventenni che agiscono sotto i poteri allucinogeni delle droghe e, soprattutto, sotto l'influsso di Charles Manson. Arrivano anche le confessioni che inchiodano il loro mandante supremo. Fu in particolare un'adepta della Famiglia, Linda Kasabian, la quale aveva fatto da palo all'omicidio di Sharon Tate, a divenire la più importante il testimone d'accusa. Nel giugno del 1970 comincia il processo contro Manson, poi ricordato come il più lungo mai svolto negli Stati Uniti (oltre nove mesi di dibattimento). Il glaciale Manson, nella sua follia, confessa tutto e anche di più. Rivela che fra gli obiettivi della Famiglia, improntati alla sua filosofia malata, vi era quello di eliminare quanti più personaggi famosi possibile, fra cui emergono, tra i primi, i nome di Elisabeth Taylor, Frank Sinatra, Richard Burton, Steve McQueen e Tom Jones. Il 29 marzo 1971 Charles Manson e i suoi compagni di strage vengono condannati alla pena di morte. Nel 1972 lo stato della California abolisce la pena capitale e la condanna viene trasformata in carcere a vita. Tutt'oggi questo inquietante criminale è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Ormai, nell'immaginario collettivo è divenuto la rappresentazione stessa del male, ma lui continua imperterrito a inoltrare richieste per la libertà vigilata.
C'e da fidarsi di questa faccia :P?
p.s. Se trovo la voglia posto le regolette di Manson per creare una buona setta di pazzi assassini :P |
Post n°90 pubblicato il 27 Novembre 2009 da darkstefi1988
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Post n°89 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
Passiamo così alla trentanovesima vittima di Gary Ridgway. Anno nuovo vita nuova, recita un noto proverbio, e così valse anche per la task force, che fino a quel momento non aveva particolarmente brillato. Dopo l'omicidio di Cindy Smith, quarantatreesima vittima del killer, successe qualcosa. Ridgway si fermò per ben due anni e mezzo. Come mai? Cosa successe di così importante da riuscire a distrarlo dalla sua follia omicida? Dopo l'omicidio della Hayes, Ridgway interruppe nuovamente i suoi omicidi, questa volta per ben 3 anni, fino al 1990, poiché nel 1987 nuovamente gli investigatori lo tallonarono costringendolo a diventare ancora più prudente. Il fatto che sia riuscito a contenere i suoi impulsi fino al 1990 è sicuramente segno di un serial killer assolutamente lucido. Dopo l'omicidio, neanche riconosciuto come tale, di Patricia Yellowrobe, il caso "Green River Killer" sembrava definitivamente archiviato da tempo, un caso insoluto che avrebbe magari negli anni alimentato le più svariate fantasie come il caso dello "Zodiac Killer" o di altri assassini celebri che non furono mai catturati, ma non finì così.
Belli gli occhi vero??
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Post n°88 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
Un mese dopo fu il turno di Gail Mathews, ventesima vittima di Ridgway, scomparsa il 10 aprile 1983 e nascosta nei pressi della Star Lake Road come quasi tutte le vittime di quel periodo. Passarono circa due settimane e fu la volta di Marie Malvar, una prostituta diciottenne che viveva a Des Moines nella contea di King. La sera del 30 aprile 1983, lavorava come prostituta e salì su un pickup di colore scuro guidato da un uomo, vicino ad una fermata del bus sulla 260esima strada sud. Non particolarmente intimorito dalle visite degli inquirenti ricevute pochi giorni prima, Ridgway, molto sicuro di sé, come se niente fosse, tornò ad uccidere il 22 maggio 1983.
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Post n°87 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
Nonostante tutte queste difficoltà, l'anno successivo, il 1970, fu un anno molto importante per Gary, perché incontrò quella che diventerà la sua prima moglie: Claudia Kraig, una ragazza di un anno meno di lui. La vicenda del "Green River Killer" iniziò ufficialmente il 15 agosto del 1982, quando Robert Ainsworth, un signore di 41 anni, si imbattè in una figura di donna di pelle nera che galleggiava ad un pelo sott'acqua mentre stava risalendo il fiume a bordo di un gommone in direzione Seattle. Credendo fosse un manichino, tentò di agganciare la figura con una pertica, ma accidentalmente il gommone si rovesciò e lui precipitò nel fiume. Una volta in acqua, si accorse con orrore che quella figura non era un manichino, ma una donna morta. Voltandosi per raggiungere la riva, si accorse di trovarsi a fianco di un'altra donna nera e seminuda, morta. Come in un incubo, Ainsworth, circondato da due cadaveri, nuotò fino a raggiungere riva in stato di shock e, quando vicino a lui passò un uomo con due bambini in bicicletta, disse loro di chiamare subito la polizia. Dopo aver trovato così tanti cadaveri, all'incirca nello stesso posto e nel giro di pochi mesi, per gli inquirenti non fu difficile comprendere di trovarsi di fronte ad un serial killer e cercarono di trovarlo quanto prima. Di certo non immaginavano che si sarebbe trattata di una caccia della durata di quasi 20 anni e che dopo quelle 5 donne ne sarebbero morte altre 43. Ritornando al passato, c'è da segnalare la prima vittima di Ridgway, quella che secondo gli inquirenti potrebbe essere stata la prima ad essere uccisa dal Green River Killer, nei primi mesi del 1982, anche se non vi sono certezze in merito perché Ridgway fa risalire la morte di questa ragazza in un periodo compreso addirittura tra il primo gennaio 1982 e il 1984. La successiva vittima del "Green River Killer" ad essere ritrovata, dopo quelle trovate nel fiume, fu un'altra prostituta giovanissima: Giselle Lovvorn, di 17 anni, di cui non si avevano più notizie da luglio. Il suo corpo venne ritrovato il 26 settembre 1982, da un motociclista che, passando in una zona dove c'erano diverse case abbandonate vicino all'aeroporto Sea-Tac, sentì un odore nauseabondo e decise di investigare, trovando infine il corpo della Lovvorn, strangolata a morte con un paio di calzini da uomo. Intanto, per un curioso scherzo del destino, Ridgway uccise il 20 settembre 1982 proprio la quindicenne Debra Estes, che era riuscita a fuggire al maniaco dell'autocarro ma non a Ridgway, che la strangolò a morte. Il suo corpo risultò presto tra le scomparse, ma non venne ritrovato fino al 30 maggio 1988, ben 6 anni dopo, quando alcuni operai che stavano svolgendo dei lavori nei dintorni trovarono i suoi resti scheletrici dentro una fossa poco profonda. Le successive due vittime di Ridgway vennero uccise tra il primo e il 31 dicembre 1982 ed entrambe rimasero senza nome perché non furono mai identificate, anche a causa del fatto che i loro resti, ridotti ormai a sole ossa, vennero trovati il 30 dicembre 1985, sparsi tra le colline del Mountain View Cemetary. Dopo l'omicidio della Brockman, Gary Ridgway si prese una pausa di qualche mese per poi riprendere a pieno ritmo con l'approssimarsi della primavera del 1983.
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Post n°86 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
E un caso che ha avuto stretto contatto con ted bundy... Il caso del "Green River Killer" ha lasciato l'America, in particolare lo stato di Washington, con il fiato sospeso per decenni ed in particolare nei primi anni '80, benché le vittime fossero tutte (tranne una) prostitute. Gary Leon Ridgway nacque il 18 febbraio 1949, da Tom e Mary Ridgway, a Salt Lake City, nello Utah, come secondo di 4 figli. Il primo, Gregory aveva un anno di più, il secondo, Thomas, un anno di meno, il terzo Thomas Edward due anni di meno. |
Post n°85 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
Questa è l'ultima intervista di ted bundy prima di morire, che ne pensate di come vede la vita??
Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy: Psicologo: Ted Bundy:
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Post n°84 pubblicato il 14 Novembre 2009 da mr_kuru
Continuamo lo studio del male parlando della migliore incarnazione di esso negli esseri umani il serial killer! Apriamo subito le danze con forse il più famoso esempio americano di assassino seriale! Ted Bundy è stato uno dei più efferati e prolifici serial killer statunitensi: poco prima di essere giustiziato confessò l'uccisione di circa 28 ragazze (ammazzate tra gli Stati dello Utah, di Washington, del Colorado e della Florida) anche se si sospetta che le sue vittime furono un centinaio. Apparentemente era il tipico "bravo ragazzo": studente zelante (si laureò in psicologia e si dedicò anche agli studi giuridici) e volontario presso un "telefono amico", si impegnava anche nelle attività politiche del Paese, oltre ad essere molto educato, raffinato e pacato nei modi. Alle spalle, Ted Bundy, aveva però un triste passato. Nacque da una ragazza madre che lo diede in adozione ai nonni; in questo modo Ted crebbe credendo che i suoi nonni fossero i suoi genitori e che sua madre fosse in realtà sua sorella. Scoprì la verità tardi e per lui fu un trauma che segnò la sua esistenza. Un ruolo molto importante nella vita di Ted lo ebbe Stephanie, sua "storica" fidanzata che in prima persona cominciò ad accorgersi dell'improvvisa metamorfosi di Ted: da ragazzo gentile e calmo divenne aggressivo e arrogante. Lei lo lasciò, e quando, tempo dopo, cominciarono a rifrequentarsi, fu lui improvvisamente a non volerne più sapere. Questo fu un altro episodio che segnò la vita di Ted. Inoltre Stephanie aveva i capelli lunghi, scuri e con la riga in mezzo... La vicenda di Ted Bundy, comincia alla fine del 1973, quando vengono trovati i resti di una ragazza scomparsa poco tempo prima; un'altra ragazza scompare dalla sua stanza dove vengono rinvenute macchie di sangue sul letto. L'anno successivo scompaiono altre sette ragazze: tutte sono state avvicinate da uno sconosciuto che, una volta col braccio al collo, una volta con le stampelle, chiedeva loro di aiutarlo a trasportare libri o altro...tutte le ragazze avevano i capelli scuri, lunghi e con la riga in mezzo. Nello stesso anno, al lago Sammamish (Washington), due ragazze vengono avvicinate da un ragazzo molto gentile che dice di chiamarsi Ted: ha un braccio ingessato e chiede loro di aiutarlo a portare la sua barca fino al lago...una volta soli, le stordisce, le porta in un luogo isolato, le violenta, le uccide e le fa a pezzi. Un mese dopo ne vengono trovati i resti. Lo stesso giorno della scomparsa delle due ragazze, una terza riesce a scampare la morte grazie alla sua diffidenza verso quel giovane e, dopo aver letto la notizia sulle due sfortunate ragazze, riferisce quello che le è accaduto alla polizia fornendo un identikit. Vedendo in un giornale l'identikit, la stessa compagna attuale di Ted, Meg, seppur restia, lo segnala alla polizia, la quale, nonostante le numerose segnalazioni, lo esclude comunque dai sospetti: la sua vita di studente e di attivista politico lo rende quasi invulnerabile. Nel frattempo molte altre ragazze (la cui descrizione è analoga a quella della altre vittime) continuano a scomparire... Ad una però va bene: Carol DaRonch, adescata da Ted (che si finge poliziotto) con una scusa, si fa convincere a seguirlo fino alla macchina. Lui comincia a portarla lontano dal centro abitato, verso zone isolate. Lei si insospettisce, lui tira fuori una pistola e Carol comincia a ribellarsi. Ted cerca allora di ucciderla ma lei riesce a far fermare l'auto. Scende e fortunatamente trova subito una coppia che passa di lì e che le dà un passaggio in macchina fino alla stazione di polizia. Successivamente la polizia trova i resti di altre due ragazze scomparse poco tempo prima mentre in Colorado vengono trovati cinque corpi che corrispondono alla descrizione delle possibili vittime di Ted Bundy. Ormai anche l'FBI fa ufficialmente parte delle indagini. Poco tempo dopo due poliziotti fermano per strada un auto passata due volte col rosso: al volante c'è Ted. Ma i due poliziotti cominciano ad insospettirsi solo quando vedono cose strane nell'auto di Ted: manca il sedile del passeggero e inoltre trovano un kit da scasso. Loro non sanno che l'uomo che hanno fermato è uno degli uomini più ricercati d'America, ma lo ricollegano al caso di Carol DaRonch, la quale in un confronto all'americana lo riconosce come l'uomo che cercò di ucciderla. Intanto i sospetti che già si avevano su di lui vengono alimentati dalle dichiarazioni delle due donne di Ted: Meg, la sua attuale compagna, dice che spesso la notte Ted si assentava e non sa spiegare dove potesse essere nelle notti in cui sparirono e vennero uccise tutte quelle ragazze; Stephanie (la sua precedente fidanzata) racconta invece dell'improvviso cambiamento di Ted appena prima che si lasciassero. Successivamente (febbraio 1976) Ted viene processato per il rapimento di Carol DaRonch e nel frattempo si cercano prove per collegarlo anche agli omicidi avvenuti in quel periodo e si riescono a trovare dei collegamenti ad uno di quei delitti, per il quale Ted viene sottoposto ad un nuovo processo. Rifiuta l'aiuto dei suoi avvocati e decide di difendersi da solo: per questo motivo gli vengono concesse delle ore di permesso per poter accedere alla biblioteca del carcere in modo da preparare la propria difesa, ma durante uno di questi momenti, riesce a fuggire da una finestra, per venire poi catturato di nuovo pochi giorni dopo. Alcuni mesi dopo riesce a fuggire di nuovo, ma questa volta riesce a non farsi prendere e arriva in Florida (1978). Altre tre ragazze della stessa confraternita riescono a cavarsela nonostante le gravi lesioni subite, ma non riescono a ricordare nulla dell'episodio. Uniche testimonianze: quella di una ragazza che dice di aver visto, rientrando quella notte nella casa, un uomo dal naso leggermente a punta e con in mano un pezzo di legno che si dirigeva di corsa verso l'uscita; altra testimonianza, le impronte dentarie lasciate dall'assassino sul corpo di Lisa Levy: la dentatura di Ted è caratterizzata da uno spazio tra gli incisivi e questo sarà l'elemento determinante per incolparlo dell'omicidio della ragazza. Pochi giorni dopo viene trovata morta una ragazzina di dodici anni, Kimberly Leach: anche lei violentata ed uccisa con un colpo alla testa. Le ultime persone che videro Kimberly viva dicono che l'avevano vista parlare con un uomo che aveva un furgone bianco. Le indagini nello Stato della Florida proseguono, ma non ci sono sospetti; inoltre lì la polizia non conosce la vicenda di Ted Bundy, ma, tempo dopo, un poliziotto lo ferma per strada a causa di una serie di infrazioni, e dopo una colluttazione con lui, lo arresta. Nel frattempo le indagini su Ted continuano e vengono raccolte sempre più prove contro di lui per quanto riguarda gli omicidi nella casa delle Chi Omega e quello di Kimberly Leach. Non molto tempo dopo comincia il nuovo processo (Chi Omega) che si tiene in Florida. L'esito del processo è una sentenza di colpevolezza e di condanna alla sedia elettrica. Subisce la stessa condanna anche nel processo per l'omicidio di Kimberly Leach. Dopo una serie di appelli e di rinvii dell'esecuzione, il 24 gennaio 1989 Ted viene giustiziato... Non prima però di aver ammesso l'omicidio di 28 ragazze, ma in realtà si sospetta che ne abbia uccise almeno 100. Cosa vedente in lui?? |
Post n°83 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da darkstefi1988
Tutto per amarti
Guardando le pagine della mia vita Sono appassiti i ricordi di me e te Errori, tu sai che ne ho commessi pochi Ho preso qualche occasione e sono caduto da un momento all'altro Piccola, tu eri quello che mi tirava su Noi siamo stati attorno a quell'ostacolo un momento o due Voglio metterlo per iscritto Chiedimi come ci siamo allontanati La risposta è scritta nei miei occhi
Coro: Ogni volta che ti guardo, piccola, vedo qualcosa di nuovo Ciò che mi rende migliore rispetto a prima e che mi fa desiderarti di più Non voglio dormire stanotte, sognare ora è uno spreco di tempo Quando guardo cosa mi ha dato la mia vita Capisco che sono fatto per amarti
Ho vissuto, ho amato, ho lasciato, ho pagato quanto dovevo, Piccola siamo stati all'inferno e siamo tornati indietro ancora Attraverso quello tu eri la mia migliore amica Per tutte le parole che non ho detto e tutte le cose che ho fatto Stanotte voglio trovare un modo (per dirtelo)
Coro Ogni volta che ti guardo, piccola, vedo qualcosa di nuovo Ciò che mi rende migliore rispetto a prima e che mi fa desiderarti di più Non voglio dormire stanotte, sognare ora è uno spreco di tempo Quando guardo cosa mi ha dato la mia vita Capisco che sono fatto per amarti
Potete eliminare questo mondo Lascia che tutto sia Che si legga sulle linee della mia faccia Capisco che sono fatto per amarti
Coro Ogni volta che ti guardo, piccola, vedo qualcosa di nuovo Ciò che mi rende migliore rispetto a prima e che mi fa desiderarti di più Non voglio dormire stanotte, sognare ora è uno spreco di tempo Quando guardo cosa mi ha dato la mia vita Capisco che sono fatto per amarti
Capisco che sono fatto per amarti
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Post n°82 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da mr_kuru
1 Darth Vader - Star Wars 11 Michael Meyers - Halloween 21 Lex Luthor - Superman 31 Frankenstein - Frankenstein 41 Lo sceriffo di Nottingham - Robin Hood: il principe dei ladri |
Post n°81 pubblicato il 29 Settembre 2009 da darkstefi1988
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Post n°78 pubblicato il 18 Settembre 2009 da darkstefi1988
Non c'è ritorno |
Post n°77 pubblicato il 13 Settembre 2009 da darkstefi1988
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Post n°76 pubblicato il 12 Settembre 2009 da mr_kuru
Nome : Ghoul. Classe : Animalesca. Razza : Non morto. Allineamento : Malvagio a volte neutrale. Descrizione : Simili a zombie, ma meno decomposti, con decisamente più inteligenza umana e con una grande puzza di cadavere. Occupazione : Cibarsi di esseri umani morti o vivi. Punti di forza : Alta resistenza alle ferite. Punti deboli : Sono guidati dall'istinto. Storia : //. Note :
From Wikipedia |
Post n°75 pubblicato il 11 Settembre 2009 da darkstefi1988
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CHE BRAVA L'AMORE MIO !!
GRAZIE AMORE MIO!!
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Inviato da: mr_kuru
il 27/11/2009 alle 15:51
Inviato da: mr_kuru
il 14/11/2009 alle 17:06
Inviato da: darkstefi1988
il 14/11/2009 alle 14:03
Inviato da: mr_kuru
il 31/10/2009 alle 13:55
Inviato da: Lucifero_il_RE_Nero
il 09/10/2009 alle 20:28