Racconti

GIORGIA


Immerso nel buio della notte accompagnato dal lieve rombo dell’aria che scorre attorno alla macchina, ascolto distratto la radio. Quante volte ho fatto questo viaggio, quante volte ho percorso questa strada per correre incontro all’amore; ma questa notte pare magica: sarà l’assenza di traffico o sarà la luna piena che illumina il nastro d’asfalto indicandomi la strada verso te amor mio. Sarà tutto ciò, per carità, ma dentro di me so che è solo la trepida attesa di vederti, di stringerti tra le braccia per ridirti: “ eccomi qua amor mio, sono tornato da te.”Mi basta pensarlo per sorridere beatamente nel buio, impunito della mia felicità per come mi batte forte il cuore solo ricordando il suo sorriso.D’incanto ti parlo, un po’ mentalmente ed un po’ a voce alta, perché no? Ti parlo e mi pare di vedere le tue espressioni, di sentire le tue risposte.Il programma alla radio mi sta stancando e allora decido di ascoltare quel vecchio nastro che porto sempre con me, ovunque vada. Me lo hai regalato tu, tanto tempo fa. Tanto tempo fa? O forse ieri? Non lo so, perché accanto a te il tempo perde importanza e che ci sfugga tra le mani o paia eterno, diventa semplicemente una squisita collezione di istanti indimenticabili.Un po’ di fruscio mi ricorda come abbia sempre dato più importanza al contenuto che non alla banale qualità di riproduzione ed ecco le prime note subito seguite da questa voce stupenda, calda, sensuale ma capace di incisività; una voce che mi emoziona sempreE se potessi stringerti e appoggiarmi a te...Ah, cara Giorgia quasi mi leggessi nel pensiero e di colpo, magicamente, la mente scivola verso quei momenti in cui solo essere vicini ha potuto scacciare ombre scure sui nostri cuori. Istanti in cui le lacrime si sono affacciate tremolanti tra le ciglia e chiudere forte forte gli occhi non bastava. Istanti in cui una semplice carezza ha aperto la diga delle emozioni. Istanti in cui un semplice abbraccio ha vinto qualsiasi partita contro la solitudine contro l’angoscia di desideri e sogni apparentemente non realizzabiliStanotte senza tempo essere con teQuante notti passate lontani, quante volte ognuno nel silenzio della notte, prima di addormentarsi ha pronunciato a fil di labbra quelle paroleSe ti potessi stringere nelle mani seSe potessi raccontartiRiposarmi in teSenza segretiSenza bugie ehhSenza paroleQuanti se, ora dopo ora, notte dopo notte, nei miei lunghi viaggi, nelle mie assenze troppo lunghe. Quante istanti, quante azioni mi hanno visto concludere con il desiderio di dividere con te tutte le emozioni che vivevo e che spesso tacevoTe lo direiChe al mondo esiste un posto dove rinchiuderci a giocareA ridere del mondoChe non ride maiE quel mondo noi lo abbiamo trovato vero cucciolotta? Ah si, dentro di noi, nel nostro essere bambini, bambini con la paura di non saper più giocare, noi abbiamo trovato sempre la voglia di giocare e ridere, felici di esserne capaci, felici di farlo senza vergogna. Si, noi il nostro rifugio lo abbiamo trovato, in quella piccola casina con il suo magico terrazzino che sembrava solo aspettare noi due, noi due insiemeE dove esiste un posto pieno di aria e di canzoniA respirarci dentro per non fermarsi maiCon la paura che fosse un gioco destinato a finire. Un sogno da cui doversi risvegliareTroppe luci intornotroppe ombre intorno a meTroppe voci che confondono la tuaNelle strade cerco teNei vestiti metto teI colori illuminati da teQuesta era la frase che meno ti piaceva. Già l’idea di non potermi individuare subito, ti smarriva facendoti sentire sola ed indifesa ed io sorridevo di questa piccola paura e mi si allargava il cuore di infantile orgoglio sentendo che per te ero il cavaliere senza macchia, il principe azzurroE ti sento come staiSe ti stanchi se ti muoviRallento sensibilmente l’andatura. Ora viene la parte che più mi piace e voglio godermela pienamente senza però rischiare stupidamente d’interrompere questo viaggioE ti sento dentro secome brividi e di piùoddio, come ricordo ogni notte passata insieme, facendoti addormentare mentre ti tenevo stretta, la tua schiena contro il mio torace. Sorrido pensando a come ogni piccolo movimento fosse accompagnato e seguito in un sonno vigile, pronto a cogliere ogni bisogno, ogni necessità: lasciarti spazio, farti le coccole, stringerti forte per assicurarti della mia presenza. Poi mi viene in mente come fossi sempre sgomento svegliandomi senza trovarti lì, vicino a me. Ricordo e penso che erano proprio campane non campanelli d’allarme che mi avrebbero dovuto far capire quanto fossi innamoratoSopra di noiSolo aria da vivereVia dal tempo e dai numeriCe ne andremo oltre il mondoDopo il fuoco dopo il cieloscivolando con il vento regalando amoreSi Giorgia, ha descritto il nostro amore, questa sensazione che ci da così tanto da farci sentire soli e disperati quando non siamo insieme, vicini, a sfiorarci. Ogni singola notte, ogni singolo giorno l’abbiamo vissuti con trepidazione aspettando di non essere più lontani. Ogni giorno ed ogni notte con la paura nel cuore che non possa realizzarsi il sogno di un’eterna felicitàNasceremo al sole noiVieni più vicino a meNasceremo al soleNasceremo al soleNoiSi amor mio, il tempo è dalla nostra parte, e nel nostro futuro c’è un sole in cui rinasceremo. Tu ed Io: NOI!Le note si spengono, abbasso leggermente il volume mentre nell’abitacolo pare ancora aleggiare la spumeggiante e sensuale voce che racconta l’amore come solo chi l’ha vissuto profondamente può fare.Si, abbassa il volume Bruno e datti una mossa, che laggiù dove il sole sta sorgendo ci sono due braccia che stanno solo aspettando di stringersi attorno a te.Corri, Bruno, corri, vola verso la felicità, ma fallo con i piedi per terra perché più di ogni altra cosa vuole che tu torni, non importa quando, ma che torni da lei. Corri e sogna Bruno, mentre il sorriso si allarga chilometro dopo chilometro nella promessa eterna di amare ogni giorno come hai fatto finora.