Racconti

DEDICA A MIO PADRE


Ci sono montagne che sembrano perennemente invalicabili. Spesso, sono proprio queste vette che tentiamo inesorabilmente di conquistare. Ci mettiamo tutta la volontà, tutta la tenacia di cui disponiamo, perché sappiamo, al di là di ogni dubbio, che solo in cima a quella vetta troveremo la felicità. Sappiamo con serena convinzione che raggiungere quella cima, seppure solo per un breve istante, ci permetterà di guardare al resto della vita con il cuore leggero, sapendo di aver compiuto il più grande dei passi. Eppure, tra queste vette, ce n’é una che pare più alta delle altre. Una scalata che nella vita si tenta innumerevoli volte. Una scalata che molti non riescono a portare a termine. É il più difficile compito nella vita di un uomo. É un percorso che si deve fare da soli, chi ci ama ci può dare la spinta per iniziarlo, ma bisogna proseguirlo da soli; passo dopo passo fino ad arrivare lassù, dove il sole splende solo per chi arriva. Quel percorso l’ho fatto migliaia di volte e per ogni passo compiuto ne sono tornato indietro di altri 100. Mi sono ostinato a ripercorre la strada,sempre la stessa, ma ogni volta, senza colpa di nessuno, mi sono sentito respinto da quella vetta. Poi, un giorno, negli occhi di una persona vicina, ho letto il mio dolore. Ho letto il dolore che avrei provato nella sconfitta di non essere giunto su quella cima. Mi sono allora spogliato di ogni arroganza. Mi sono spogliato di ogni pretesa. Mi sono spogliato di ogni umiltà. Mi sono spogliato di tutto... Ho capito, che per un padre ed un figlio essere amici e’ forse pretenzioso, ma non impossibile. Ho capito che dovevo accettare il tuo giudizio come espressione sincera di amore e non come un vincolo da dover assolutamente rispettare. Ho capito che il compito di salire passo dopo passo su quella montagna all’apparenza inviolabile, non era compito di entrambi, ma solo mio. Solo mio, come figlio. Non so se riusciremo mai ad essere anche amici oltre che padre e figlio, ma la comunanza che sento nei valori, nella serietà con cui difendiamo ciò in cui crediamo e la forza che ho ricavato nella meravigliosa ed insostituibile persona che mi sta al fianco tenendomi per mano, mi hanno aiutato a capire che quella montagna non esiste. Che quella montagna la creiamo noi giorno dopo giorno. Queste pagine, ti racconteranno molte cose di me. Alcune le sai, le conosci; altre ti faranno sentire a disagio, chiedendoti se conosci veramente tuo figlio. Alcune pescando nella memoria, alcune nella fantasia, altre nella memoria di altri, ma tutte, indiscutibilmente tutte, in qualche modo legate a mie emozioni. Emozioni che non ci siamo mai manifestati apertamente. Emozioni che ci siamo negati. Emozioni che voglio regalarti, perché non so se riusciremo mai ad essere come buoni vecchi amici, ma sicuramente, a prescindere da questo, voglio, non desidero, voglio, che le mie emozioni non siano un segreto per chi mi ha donato la vita. con amore tuo figlio