Racconti

PIUME


Se ve lo dico vi metterete a ridere, eppure è vero: sono allergico alle piume.Si lo so che detto così sembra una sciocchezza e so anche che un sacco di gente vive tranquillamente con lo stesso problema, ma io no, non posso e mi meraviglio che voi non capiate.Andiamo per ordine.Giorgio era un bambino tranquillo, molto introverso e serio per la sua età ed avere un padre che incalzava su valori molto alti quali lealtà ed onestà, non lo aiutavano certo a vivere la sua fanciullezza in modo giocoso.Crescendo, questa durezza interna stava formando un giovane ribelle e molto poco tranquillo. Un po’ goffo ed impacciato trasformava la timidezza in aggressività a cui non dava mai sfogo. Un po’ come un vulcano dormiente pronto a manifestare di cosa fosse capace. Il suo percorso diventava difficile.Terminata l’adolescenza in modo tribolante con scarsi risultati negli studi e solamente per pigrizia, eccolo proiettato nel mondo del lavoro, dove sempre per pigrizia accetta la prima occasione senza nemmeno chiedersi se è ciò che vuole.Passano gli anni, Giorgio cresce ma non trova uno scopo, una meta nella vita.Poi d’incanto la luce.Scoprire che ogni istante vissuto, conoscendo, paura, isolamento, incomprensione erano solo fasi obbligatorie prima di poter accettare di essere ciò che era.Il mondo però ha visto un Giorgio diverso farsi avanti nel cammino della vita. Un giorgio paziente e buono ma anche un Giorgio perentorio e determinato.Scoprire che l’obiettivo della sua vita non era “diventare” qualcuno o qualcosa perchè egli era già qualcosa, lo rasserenò insieme alla scoperta che il suo scopo erano gli altri: tutta quell’umanità che lo circondava e che aveva un infinito bisogno.Questa è stata la mia vita ed ogni giorno ho avuto la fortuna di dedicarlo a restituire un sorriso come a toglierlo in chi se ne era appropriato ingiustificatamente.Alle volte mi stufo e dopo essermi chiesto , borbottando, chi me lo faccia fare, ecco un raggio di sole tra le nubi o un uccellino che cinguetta e svolazza su di me, a ricordarmi che non è una mia scelta. Io posso? Allora io devo. É così semplice!Ora però tutto è diventato improvvisamente più difficile. Non so se voleva mettermi alla prova, non so se è il suo spirito un po’ burlone ma far venire a me un’allergia alle piume, questa no, non è serietà!In piedi, in cima sulla vetta più alta delle montagne, osservo intorno a me e vedo alcuni raggi sole perforare le nubi e illuminare i prati e dil villaggio nella valle. Di fronte a tanta bellezza mi commuovo e mentre un brivido mi percorre la schiena non resisto allargo le braccia e lo starnuto prepotente si fa strada: Etccciù!Ma come farò d’ora in poi? Alzo lo sguardo e nel cielo sembra comparire un sorriso beffardo, allora mi lancio verso valle.Un angelo con l’allergia alle piume. Ma si può?Etccciù!