Racconti

LONTANI DALLE BRACCIA MA NON DAL CUORE


Quando sei lontano da casa tutto è diverso. Ogni piccola sfacettatura della vita quotidiana che normalmente non lascia traccia nella memoria, riaffiora prepotente quando la quotidianità si ribalta di 180 gradi.Sotto un certo aspetto non cambia nulla: il lavoro, un letto in cui dormire, una tavola a cui sederti, una birra in compagnia; eppure ti basta sollevare lo sguardo ed osservare le stelle per accorgerti che è diverso da quello che osservi normalmente.Ti guardi attorno e dagli abiti alla lingua, tutto palesa la spaventosa differenza di tradizione e cultura che ti circonda.Tralasciando ovviamente l'aspetto emotivo di non avere quel bacio e quella carezza a cui sei così abituato da considerare carina e non infinitamente preziosa. Evitando la p'alese mancanza dei superflui comfort a cui ormai soggioghiamo. Facendo finta che il giorno che torniamo tutto sia come prima e la nostra assenza sia pesata solo a noi.Grazie alla mostruosa parabola da 120 centimetri riesci a vedere Sky e ti siedi a guardare un telegiornale: manifestazioni, proteste, incidenti, morti, assassini, rapine. Bene, a casa non è cambiato nulla e cambi canale. La storia si sa è bella ma a quest'ora fa abbioccare e ricambi canale. Lo sport! Grande e meraviglioso sport! Non m'interessa quando sono a casa figuriamoci qua e ambio canale. Ah, la natura! Coccodrilli che attaccano serpenti grandi come una cinquecento (io avrei detto piccoli visto il paragone) e pescipalla che si accoppiano con pesci pagliaccio (nascerà l'erede di rocco siffredi?) e poco dopo non cambi canale perchè la Tv la spegni proprio.Libro? no quello è già pronto vicino al letto per l'ultima mezz'ora.Ti vai a bere un amaro, incontri un collega ma immancabilmente dopo pochi secondi si parla di lavoro e dopo dodici ore di tribolazioni professionali non ti va proprio.Vai a fumare una sigaretta e camminando nel buio ti accorgi che tra le quotidianità che ti mancano c'è il blog. Blog?  Si proprio il blog, non solo come espressione di qualcosa di proprio, di intimo ma anche quei quattro o cinque nick che passano sempre e lasciano un saluto, un bip sul naso.Sai che la loro vita prosegue normalmente e su binari molto diversi dai tuoi ed un po' ti scoccia perchè ti senti escluso. Ma è una sensazione passeggera perchè se sono amici ogni tanto passerranno a vedere se ci sono novità e se non passerrano più, beh vorrà dire che così amici anche solo di blog non lo erano poi così tanto. Poi pensi che l'amicizia è un percorso in due e se pedala solo uno non va bene.Allora dai ancora un tiro alla sigaretta, guardi l'orologio: le 22.30, bene, in Italia è  ancora presto per cenare e magari, pensi entrando nell'internet point,  posso fare una piccola sorpresa a qualcuno.E' mezzanotte quando ne esci, un po' felice per aver lasciato un ciao nel blog, un po' triste perchè capisci quanto è lontana casa con i suoi affetti.Accendi l'ultima sigaretta mentre torni versola stanza, alzi lo sguardo al cielo, cerchi la stella polare e sai che là sotto un po' a sinistra, anzi un bel po' a sinistra c'è casa e se a quella tavola, tra una moglie ed un figlio c'è un posto vuoto è solo perchè l'amore non ha consistenza fisica, altrimenti vedreste seduto un uomo che incantato osserva tutto ciò che è importante al mondo.