Messaggi del 31/03/2007

AIUTO

Post n°19 pubblicato il 31 Marzo 2007 da pajasso
 
Foto di pajasso

Aiuto, vi prego, fate qualche cosa, ve ne prego.
Mi sembrano ormai anni eppure sono passati solo pochi giorni da
quando quel terribile incidente mi ha ridotto così.
Inizialmente vedendomi da “fuori” pensavo di essere morto o
comunque prossimo a morire; non avevo paura, non avevo nostalgie anzi, pensandoci bene, non
avevo alcun sentimento. Ero lì, come un semplice spettatore di quanto avveniva intorno al mio
corpo quando tutto ad un tratto ho scorto il medico con il mio cuore in mano
sorridere e sussurrare all’infermiera: ”ce l’abbiamo fatta!” e in tuttuno
mi sono ritrovato ad osservare la stessa scena ma da un’altra angolazione:
quella naturale dei miei occhi.
Ormai da qualche giorno tutti quelli che si avvicinano, mi
osservano e mi parlano come se fossi un neonato. Io capisco perfettamente tutto quello che mi succede attorno,
sento perfettamente le vostre parole, anche quelle piene di pena sussurrate; è
solo questo maledetto corpo che non collabora e mi tiene prigioniero.
Io articolo le parole, muovo le braccia e le gambe, sbatto le
palpebre, faccio di tutto per attirare la vostra attenzione, ma questo
maledetto corpo non collabora, sembra quasi che combatta perché io non riesca
nel mio intento.
Ormai comincio a rassegnarmi, a chiudermi a riccio, a cercare
quella tenace pazienza che non mi faccia sprofondare nella follia. Sbaglio però a dire che il mio corpo non collabora, semplicemente si è rotto;
come una macchina con un buon motore ma una carrozzeria inutilizzabile.
Speravo in una lenta ma inesorabile ripresa, il tuo sguardo
sereno, il tuo sorriso, le tue parole d’incoraggiamento e d’amore erano la
benzina di questo motore, ora invece non riesci ad evitare di piangere ogni volta che mi
vedi. I tuoi singhiozzi mi fanno più male del silenzio che mi circonda, mi
sconquassano il cuore. Vorrei almeno piangere con te per sfogare questo dolore,
vorrei almeno poterti dire di non piangere perché non ce ne motivo.
Forse però ho vinto!
Il motore è in grado di auto distruggersi, di grippare. Si forse l'unico modo è cercare di mandarlo in sovraccarico, così che possa spegnersi per la pace mia
e del mio amore.
Affollo la mente di ricordi e pensieri, cercando
contemporaneamente di urlare, correre, ridere, saltare, piangere, gioire,
precipitare nel buio…
Ecco! Ora vi rivedo chini su di me, vi sento gridare agitati: “lo
perdiamo, lo perdiamo!” e non mi spavento, finalmente sento una
serenità dilagare nel mio essere.
Ecco amore! Ora la diga delle tue sofferenze si è aperta e tutto
il dolore che hai dentro può fuggire per liberarti la mente.
Ecco amore! Ora puoi sorridere, tu che avevi capito che dentro
quel sacco inanimato ruggiva ancora un motore. Ora puoi sorridere paga che il
tuo amore ce l’ha fatta a raggiungere il diritto ad una pace ed una serenità.
Eccomi amore! Ti abbraccio per l’ultima volta. Liberati da qualsiasi impegno tu possa sentire, ricordami con lo stesso amore che ci ha legato tutti questi anni ma alza lo sguardo al cielo, insipra profondamente e sorridi alla vita. Per te e per me.

 
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Un blog per raccontare emozioni. Se ti va lascia le tue.
ciao, da Pajasso
 
Molte persone entrano nella tua vita,
ma solo i veri amici lasciano le proprie orme
nel tuo cuore.
 

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