Messaggi del 12/04/2007
.... ultima parte ....
In un
passaggio particolarmente difficile, per guardare un cervo sull’altro lato
della valle, l'uomo inciampa sul suo stesso cane, perde l’equilibrio, si sporge oltre
il ciglio del burrone e cade salutando amorevole, come sempre nella sua lunga
vita, l’unico amico rimasto: “AAAADDIOCANEEEEE”.
Così nacque la diffusa espressione usata dalle
genti di queste valli, per esprimere sconcerto, stupore legati ad eventi non
positivi. Per esprimere meraviglia usano espressioni leggermente diverse, il
cui studio è affrontato nel seguente capitolo.
Altre informazioni:
Informazioni etimologiche possono essere trovate
nei dizionari, o in dizionari etimologici specializzati; per l'Italia
disponiamo, fra gli altri, del Dizionario Etimologico Italiano edito a Firenze
in tre volumi dal 1950, e del Dizionario Etimologico della Lingua Italiana
edito a Bologna in cinque volumi dal 1979. È disponibile inoltre la collana
“Lingue e dialetti: un confine incerto” di Runch BISCOTO edito a Milano in tre
volumi dal 1985.
Sbalordito,
rileggo almeno tre volte prima di decidermi a verificare chi ne fosse l’autore.
Possibile che l’origine di tale termine fosse questa? Conosco quelle genti, e
posso giurare che il loro intercalare costituito da bestemmie si perde nella
notte dei tempi, non ai primi del novecento.
Scorro
l’elenco delle facoltà austriache e scopro che non esiste nessuna facoltà di etimologia
a Salisburgo.
Allora
com’è sta storia?
Sono
passati quindici anni dal giorno che perplesso ho consegnato la mia tesi.
Ora
sono docente di etimologia qua a Venezia; per quindici anni ho sempre
insegnato ora invece trasmetto perchè ho scoperto tutto su quell’incredibile
foglietto, ho scoperto l’autore ed il motivo per cui l’ha scritto.
Non
era uno studente universitario, era una persona normalissima a cui piaceva semplicemente
scrivere. L’ho scoperto perché ho trovato una raccolta che si era pubblicato da
solo e Runch BISCOTO era il suo anagramma.
Ora ho
appreso quell’aspetto umano che mi mancava negli studi. L’etimologia è sì frutto
di educazione, sviluppo, cultura e adattamento, ma è anche frutto di questi
elementi combinati con l’amore, l’odio e soprattutto con l’ironia delle persone
che hanno “fatto il tempo”: la gente comune. Ora l’ho imparato e posso
insegnarlo. Pardon, trasmetterlo.
P. S.
Nella raccolta recuperata recentemente, un episodio comincia così:
ETIMOLOGIA
Ero chino sul libro da ore
a tentare di estorcere quell’invisibile informazione occultata tra le righe del
testo, in grado di trasformare la tesi in un evento straordinario in grado di
sbalordire i docenti…
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ciao, da Pajasso
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nel tuo cuore.
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