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La sua prima volta sotto le stelle


Continua il caldo da record a Melbourne. Da 3 giorni ormai la temperatura supera tranquillamente i 40 (picco 43.5 all'ombra) e la notte scende solo di pochissimo sotto i 30 (29 la minima ieri). Confesso che durante il giorno se ne risente poco, lavorando in ufficio con l’aria condizionata, salvo svenire quando si esce per il pranzo. Ieri ad esempio mi sono dovuta infilare la maglia che tengo in ufficio per coprirmi le braccia perche’ anche se camminavo all’ombra, il vento caldo mi bruciava la pelle. In tutto questo turbinio di temperature il pargolo sembra non accorgersi di niente: continua a strofinarsi addosso a me e al padre, abbracciandoci forte e sedendosi vicio-vicino-vicino a noi. Lo vedo saltellare mentre noi ci trasciniamo a stento. Gli chiedo “ma non hai caldo?” e lui “si’” – ma continua allegramente a saltellare. Ieri notte ho deciso: non volevo trascorrere un’altra notte insonne a rigirarmi per il caldo. Ho gonfiato il materassino del campeggio e ho proposto di dormire in giardino. Non ricordo piu’ quando e’  stata l’ultima volta che ho dormito sotto le stelle (mi vengono in mente i mitici campeggi a Tiscali e a Cala Gonone). Sicuramente molti anni fa.  E’ stato fantastico! E il piccolo non stava nella pelle dalla felicita’. Ogni tanto mi guardava (“Dormi! – gli dicevo – dormi!”) e mi chiedeva “Mammina, stiamo qua fino a quando fa luce?” – abbiamo dormito magnificamente, con quel tanto di brezza giusta. Siamo rientrati verso le 5, quando il sole minacciava di venire fuori. A colazione il piccolo continuava a cinguettare “Possiamo dormire ancora sotto le stelle?” Guardiamo le cose dal lato positivo: il gran caldo insopportabile ci ha portato a dormire in giardino, sotto le stelle... e quando mai l'avremmo fatto altrimenti?