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Post N° 58


DOCUMENTO APPROVATO IL 25 settembre 2008 DALL’ATTIVO UNITARIORSU FLC CGIL – CISL SCUOLA  -  UIL SCUOLA TORINO(inviato da M.)I provvedimenti del governo in materia di politica scolastica , e con riferimento alla L.133/2008 e decreto legge 137/08 a cui si aggiungono il d.d.l. sul Federalismo Fiscale e il disegno di legge Aprea, definiscono un sistema di interventi che vanno a destrutturare il sistema della scuola pubblica statale.Provvedimenti che intervengono su tre assi dell'assetto dell'istruzione pubblica: gli ordinamenti (riduzione del tempo scuola in tutta la filiera dell'istruzione, spinta alla privatizzazione del tempo scuola opzionale), la rete scolastica e l'organizzazione del lavoro (accorpamenti, verticalizzazione degli istituti, aumento del carico di lavoro ).Nello specifico si assiste ad un abbassamento della qualità  del servizio scolastico che non può essere circoscritto alla sola riduzione del tempo scuola, ma anche in conseguenza dei tagli promossi (circa 8 miliardi di euro, 87 mila di insegnanti in meno, 45 mila ATA in meno): tutto ciò mette di fatto in discussione l'esigibilità del diritto allo studio come diritto costituzionale.Parallelamente questo processo di destrutturazione del sistema pubblico si appoggia ad interventi, di cui il disegno di legge Aprea costituisce l'asse portante, che vanno a modificare radicalmente la condizione di lavoro degli insegnanti e del personale Ausiliario, Tecnico, e Amministrativo, svalorizzandone la professionalità.Il sistema di informazione dei media è fortemente impegnato, salvo rare eccezioni, a delineare uno scenario distorto delle effettive ricadute derivanti   dall’applicazione di questi provvedimenti sui lavoratori della scuola e sugli utenti del servizio scolastico; la manipolazione e la mistificazione  in tema d’informazione pubblica e privata contribuisce a generare margini di consenso alle proposte del governo.Per queste ragioni la necessità di estendere la sensibilizzazione attraverso il supporto delle famiglie, dei genitori, degli studenti, ma anche delle associazioni e delle istituzioni locali (comune, provincia, regione) diventa un fatto essenziale.La mobilitazione di queste settimane è stata significativa, le assemblee con i lavoratori e con i genitori, che in molti casi hanno dato origine a comitati in difesa della scuola pubblica, hanno coinvolto la quasi totalità delle scuole e degli istituti della provincia in previsione della manifestazione del 4 ottobreLa gravità della situazione, l’arroganza dimostrata dalla maggioranza di governo, impongono una svolta nell’indirizzo della lotta sindacale che, a partire dalle esperienze di mobilitazione di questi giorni e dal presidio organizzato per il 29 settembre, deve condurre in tempi brevi e con il consenso più ampio possibile alla proclamazione dello sciopero generale della categoria.FLC CGIL TORINO            CISL SCUOLA TORINO            UIL SCUOLA TORINO