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Modigliani: pittura, genio e sregolatezza


Buongiorno a tutti. L'artista di cui oggi parleremo è ormai una leggenda ed è forse l'unico pittore italiano ad aver lasciato un'impronta così particolare e indelebile nel panorama artistico dei primi anni del Novecento: Amedeo Modigliani, detto Modì.Nacque a Livorno nel 1884 da famiglia ebraica e crebbe in povertà in quanto l'azienda di famiglia andò a rotoli. Amedeo fu precoce nel disegno e nel riempire fogli e fogli di schizzi e disegni, ma la famiglia non aveva possibilità economiche tali da fargli frequentare una Scuola d'Arte e, sempre da piccolo, soffriva di depressione e la sua salute era alquanto cagionevole. Conobbe il Fattori e i macchiaioli nel 1898. Nel 1902 si iscrisse alla Libera Scuola di Nudo a Firenze, poi si recò a Venezia ove frequentò l'Istituto per le Belle Arti .Nel 1906  si trasferì a Parigi, risiedendo a Montmartre. Gl'inizi della sua arte furono influenzati dalla pittura di Henry de Toulouse-Lautrec, mentre l'incontro con la pittura di Cezanne diede una sferzata decisa al suo stile.Modigliani è celebre per i ritratti di donne col collo lungo, gli occhi a mandorla, spesso privi di iride, è famoso per i ritratti col naso lungo ed irregolare. In effetti, pur guardando la pittura di Toulouse-Lautrec e di Cezanne, riuscì a creare un'arte del tutto singolare e peculiare: i suoi quadri risentono della lezione cubista, ma sono comunque tutt'altra cosa.