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Modì: seconda parte


Si racconta che le persone da lui ritratte, si sentivano come spogliate nell'anima dal l'inquieto artista labronico e non è dote comune a tutti!La pittura di Modigliani emana calore, le linee sono morbide, fluide, accarezzano la persona ritratta, forse in questo senso si può parlare di " anima messa a nudo "... Ammirando un qualunque ritratto di Modì, si avverto una sensazione di malinconìa: vi è una sorta di dicotomìa fra la bellezza e la sensualità appariscente delle donne ritratte, languide e con gli occhi vuoti e la sottile tristezza che comunque promanano.Non c'è dubbio di essere di fronte ad un genio, ad una persona unica e irripetibile, proprio come tutti i grandi artisti che finora abbiamo conosciuto!Nel 1909 ritornò a Livorno, malato e logoro a causa dello stile di vita dissoluto che conduceva, poi rientrò a Parigi e si stabilì a Montparnasse.In realtà Modigliani cominciò il suo iter artistico come scultore e non come pittore: conobbe Constantin Brancusi, ma la polvere dei materiali scultorei peggiorava la tubercolosi di cui seriamente soffriva.Fu organizzata a Parigi una prima mostra di quadri, raffiguranti donne nude nel 1917, ma l'evento suscitò scandalo al capo della polizia che ordinò di chiuderla .Ebbe un primo figlio - che mai volle riconoscere - da una sua amante: Simone Thiroux, mentre trovò l'amore della sua vita in Jeanne Hebuterne, pittrice francese in erba e con lei si trasferì in Provenza.Mentre era a Nizza fu aiutato da Leopold Zborowsky ( di cui fece uno splendido ritratto ) che cercava di vendere le sue opere ai turisti facoltosi della zona, ma Modì ne vendette pochi e per pochi franchi.Nonostante ciò, fu questo il periodo più fertile della sua produzione artistica ove raffigurò la maggior parte di ritratti che lo avrebbero reso celebre, conferendogli un posto di primo piano nella storia dell'Arte di tutti i tempi.I finanziamenti che Amedeo riceveva purtroppo erano dissipati in droghe ed alcool.