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Andy Warhol e la Pop Art


 Buongiorno a tutti e buona domenica. Oggi parliamo di un altro artista controverso, che ebbe un grande impatto nel panorama della giovane Arte americana del Dopoguerra: Andy Warhol, pseudonimo di Andrew Warhola, nato a Pittsburg nel 1928 e morto a New York il 22/02/1987.Figlio di immigrati ruteni del villaggio di Mikovà ( Slovacchia ), studiò arte pubblicitaria al Carnegie Mellon University di Pittsburg e, dopo la laurea, nel 1949, si trasferì nella " Grande mela " che gli offrì subito variegate chance di affermazione nel mondo pubblicitario, infatti lavorò per riviste del calibro di Vogue e Glamour.La sua singolare attività artistica annovera numerosissime opere, prodotte in serie con l'ausilio dell'impianto serigrafico. E' celebre l'immagine di Marilyn Monroe ripetuta più volte usando combinazioni di colori diversi come sfondo e nel volto stesso della Monroe, così come in altri ritratti come per es. Che Guevara, Mao Zedong.Caratteristica peculiare della poetica di Warhol è l'immagine ripetuta quasi ossessivamente più volte sulla tela, usando colori vivaci, forti che, messi sul supporto e combinati in vario modo sul volto raffigurato, conferiscono all'immagine un effetto quasi tridimensionale, dato proprio, per esempio, dall'uso di colori primari e secondari ( giallo con viola ) che si esaltano e si valorizzano a vicenda.Warhol estrapolava grandi marchi di prodotti commerciali, tipo la Coca Cola o immagini d'impatto come la sedia elettrica o un incidente stradale e le ripeteva sul supporto su vasta scala, ottenendo quella sensazione di straniamento, di svuotamento  di significato, tipica della sua poetica: grande maestro della provocazione fu il nostro Andy. Egli riuscì a portare i prodotti di uno scaffale di supermercato all'interno di un museo e di una mostra d'Arte, ecco la sua invenzione, ecco la trovata geniale.